Nelle parole di don Giuseppe c’è stata la commozione per questo gesto di affetto nei suoi confronti da parte delle sue comunità.
Il premio è stato assegnato durante una serata svolta purtroppo in diretta video, presentata da Dario Pezzoni, alla presenza dell’assessore della Comunità Montana Attilio Cristini, del consigliere provinciale Giampiero Bressanelli, del Parroco don Giuseppe Stefini .
La scelta della commissione è caduta sul Comune di Marano Vicentino con la seguente Motivazione: “In un momento storico in cui le parole vengono usate per offendere e ferire, premiamo un Comune che ha ri-scoperto assieme ai suoi cittadini la potenza creatrice della "parola", come strumento che unisce le persone e crea comunità”.
E’ stato Marco Guzzonato, giovane sindaco del Comune vicentino, a raccontare le esperienze del patto educativo territoriale che ha unito la comunità nei servizi per i bambini, e l’innovativa idea del “Comune libero dalla violenza verbale”.
Il progetto nasce dall’esperienza triestina di Parole ostili, progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole, cui anche Malegno aderisce, che partendo dalla rete sta diffondendo il virus positivo delle parole di qualità.
A dare qualità e livello alla serata ci ha pensato Nunzia Vallini, direttore del Giornale di Brescia, che qualche giorno fa ha fatto scalpore mediatico per la scelta coraggiosissima del Giornale di Brescia di togliersi da Facebook, social spesso vittima di logiche divisive e offensive.
Significativo anche il momento di attualizzazione del premio Mites TErram Possident da parte degli adolescenti di Malegno, attraverso un breve ma efficace video messaggio. L’ha ripreso il sindaco Paolo Erba, nel suo intervento, sottolineando come "siamo in debito con gli adolescenti per averli rinchiusi nella didattica a distanza anche in questi mesi. Ha rilanciato l’idea del Piano Marshall sull’adolescenza proposto, per ora senza risposta, alla Regione, sul quale Malegno sta continuando a lavorare.
Il sindaco ha voluto sottolineare come quest’anno il Premio Mites premia chi riesce a utilizzare le parole come strumento per creare relazioni e non per distruggere.