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Violenza domestica, ammonimento per un 45enne

Donna aggredita

Bolzano - Ancora una allarmante richiesta di intervento in urgenza della Polizia di Stato pervenuta alla Centrale Operativa della Questura per far fronte a situazioni di violenza domestica. Alcuni giorni fa al numero unico “112 NUE” sono giunte numerose segnalazioni pervenute dai cittadini riguardanti una donna aggredita da un individuo nei pressi dell’entrata dell’Ospedale “San Maurizio”; i testimoni, nello specifico, riferivano di aver visto l’uomo colpire brutalmente la vittima con violenti pugni al volto, facendola cadere a terra per poi prenderla per i capelli e trascinarla, il tutto alla presenza di tre figli minori. Valutata l’assoluta urgenza e la gravità di quanto stava accadendo, nel luogo segnalato venivano inviate le Pattuglie della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato, giunte in pochi attimi. Alla vista della Polizia l’uomo smetteva improvvisamente di percuotere la donna, per poi salire velocemente a bordo della propria autovettura per tentare la fuga, venendo tuttavia prontamente bloccato prima che potesse mette in moto l’auto. Subito dopo, a richiesta di spiegazioni formulatagli dai Poliziotti, l’aguzzino ammetteva: “…si, probabilmente ho un pò esagerato….”. La povera vittima, prontamente soccorsa dagli Agenti e dal Personale Sanitario, presentava vistosi segni di violenza sul volto e sul resto del corpo, e, dopo essere scoppiata in lacrime, riferiva che l’aggressore era suo marito, dal quale era in fase di separazione; costui, spazientito dal dover accompagnare lei e una delle figlie in Ospedale per alcuni accertamenti, era esploso in un impeto d’ira violenta come, purtroppo, spesso gli capitava di fare.
Accolta in un luogo sicuro, la vittima finalmente trovava il coraggio di denunciare il suo aguzzino, dal quale era costretta a subire violenze fisiche e psicologiche sin dall’inizio della loro relazione, iniziata oltre dieci anni fa. Già in passato la donna era stata vittima di maltrattamenti da parte del marito, ma poi aveva deciso di ritirare la denuncia; costui, quindi, si era rifiutato di seguire i Corsi antiviolenza ed aveva ripreso le sue condotte violente, senza perdere occasione per aggredire, ingiuriare e minacciare la moglie ed i 3 figli, tanto da costringerla, lo scorso mese di luglio, a trovare rifugio in un alloggio protetto. Accompagnato negli Uffici della Questura, l'aggressore – un 45enne bolzanino – veniva dichiarato in arresto nella flagranza del reato di atti persecutori e tradotto presso la Casa Circondariale a disposizione della Procura della Repubblica; alla vittima, visitata presso il Pronto Soccorso del Nosocomio, veniva diagnosticato un trauma facciale con ecchimosi ed escoriazioni varie. Il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori, quindi, in considerazione della personalità del soggetto e della gravità dei comportamenti tenuti da costui, ha emesso nei suoi confronti la Misura di Prevenzione Personale dell’Ammonimento. “I maltrattamenti in famiglia e gli atti persecutori, oltre a rappresentare una forma di reato particolarmente odiosa in quanto commessa a danno di vittime spesso non in grado di potersi difendere, rappresenta un grave problema culturale – ha evidenziato il Questore Sartori –. La Polizia di Stato rappresenta uno snodo fondamentale di una rete composta da Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato, ed è da sempre in prima linea, anche con Progetti specifici, nell’indicare percorsi di presa di coscienza e di consapevolezza del disvalore di quanto commesso, nonché con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite”.
Ultimo aggiornamento: 12/05/2025 11:12:18
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