TRENTO - Depositate le motivazioni della sentenza di assoluzione dell'ex primario di ginecologia Saverio Tateo e della sua vice Liliana Mereu.
In 175 pagine il giudice del tribunale di Trento, Marco Tamburrino, spiega che l’ambiente di lavoro era diretto da Tateo e Mereu con fare autoritario, ma non è emerso nessun maltrattamento.
L’esposto era stato depositato da 21 tra infermieri, ostetriche e medici dell'unità operativa, di cui 10 si erano costituiti parte civile.
La difesa sostenuta dagli avvocati Nicola Stolfi e Salvatore Scuto ha sostenuto che non vi erano stati maltrattamenti in corsia.
Il giudice Tamburrino scrive nelle motivazioni: "Non vi è prova certa della creazione da parte del dottor Tateo e della dottoressa Mereu, di un clima tossico, all'interno del reparto di ostetrica e ginecologia dell'ospedale Santa Chiara di Trento, al più, un primariato di tipo sicuramente autoritario, le cui decisioni gestorie e di organizzazione, ovvero sul piano medico potevano anche non essere gradite a molti, cosa che aveva creato vari attriti con alcuni medici al medesimo sottoposto".
Per lo stress e le tensioni lavorative il giudice spiega nelle 175 pagine che l'Azienda sanitaria era a conoscenza del problema ed è civilmente responsabile in veste di datore di lavoro.
Ultimo aggiornamento:
13/06/2025 19:48:57