TRENTO - I
carabinieri arrestano rapinatore seriale. Il
27enne aveva indossato i
vestiti rubati il giorno prima. Nella mattinata odierna, i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Trento hanno arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di una rapina impropria consumata ai danni di una tabaccheria situata in via Manci.
L

’intervento dei militari è scattato a seguito di una chiamata giunta al Numero Unico di Emergenza 112: i gestori dell’esercizio commerciale, infatti, avevano richiesto aiuto dopo essere stati aggrediti dall’uomo, sorpreso mentre tentava di allontanarsi con alcuni pacchetti di sigarette rubati dagli scaffali.
Per garantirsi la fuga, il soggetto aveva dapprima scagliato contro il titolare un espositore e, successivamente, era passato alle “mani”, ingaggiando una colluttazione durante la quale la vittima ha riportato alcune – per fortuna – lievi ferite.
Grazie al tempestivo arrivo della pattuglia, l’aggressore è stato immediatamente individuato e bloccato prima che riuscisse a far perdere le proprie tracce.
Nel corso della perquisizione, inoltre, i carabinieri hanno rinvenuto indosso all’uomo diversi capi di vestiario risultati rubati il giorno precedente presso un negozio situato sempre in via Manci. Dichiarato in stato di arresto, il fermato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Trento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
LA SOLIDARIETA' DEL SINDACO
“Esprimo la solidarietà mia personale e dell’Amministrazione comunale ai titolari della tabaccheria di via Manci, aggrediti questa mattina verso le 9 da un uomo che si è introdotto nel negozio per rubare sigarette e accendini. Ringrazio inoltre i Carabinieri, che sono intervenuti in modo tempestivo riuscendo così ad arrestare l’aggressore prima che si dileguasse”.
Così il sindaco Franco Ianeselli commenta il grave episodio avvenuto oggi in centro città: “Mi dispiace molto per i titolari della tabaccheria, è intollerabile non sentirsi sicuri mentre si lavora. A questo proposito non posso che rilanciare l’appello che si è levato dall’ultima assemblea dell’Anci a Bologna: visto che in Italia esiste una questione sicurezza, visto che è lo Stato ad avere la competenza sul tema, i sindaci hanno chiesto al ministero dell’Interno di non lasciare sole le città e di stanziare maggiori risorse per le forze dell’ordine. La questione sicurezza non è di Venezia o di Trento, di Verona o di Genova: siamo di fronte a un problema che va affrontato a livello generale, mettendo in atto strategie più efficaci sia riguardo alla prevenzione, sia riguardo alla repressione”.