Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-
Sabato, 16 febbraio 2019

Rovereto, tutti i dettagli della maxi-operazione Case sicure dei carabinieri

Rovereto - Maxi-operazione Case Sicure dei carabinieri in Trentino. A finalizzazione ed esito di una più ampia attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Rovereto e volta ad infrenare il fenomeno dei reati predatori, specificatamente di furti in appartamento, personale del dipendente Nucleo Operativo, ha dato esecuzione a misure cautelari coercitive, concesse dal G.I.P.

dell'Autorità Giudiziaria, nei confronti di soggetti di origine sicula dimoranti nel comprensorio di riferimento della giurisdizione di competenza della Compagnia Carabinieri; nello specifico un ordine di custodia cautelare in carcere a carico di Sebastiano Finocchiario operato nella serata di giovedì e di due ordini di custodia cautelare in carcere a carico di Venerando Finocchiario e Antonio Lo Presti, entrambi già ristretti presso la casa circondariale di Verona in quanto tratti in arresto in flagranza di reato, alla fine del mese di dicembre scorso, nell’ambito della stessa attività d’indagine, sorpresi all’atto di allontanarsi da un’abitazione del centro di Rovereto ove avevano appena perpetrato un furto di monili in oro, subito restituiti poi ai legittimi proprietari.


L’Operazione “Case Sicure” vede la sua palingènesi e prende l’abbrivio dalle denunce sporte dalla cittadinanza a decorrere dal mese di Ottobre 2018, nel pieno della stagione autunnale, caratterizzata anche dal naturale accorciarsi delle giornate, allorquando si sono verificati una serie di atti predatori nei confronti prevalentemente di abitazioni private, lasciate incustodite dai proprietari negli orari pomeridiani, sia nell’ambito del Comune di Rovereto che in periferia.


Il dato relativo al modus operandi riferito agli autori, acquisito durante i vari sopralluoghi effettuati, è risultato essere uniforme per gran parte degli episodi, in quanto relativamente al fattore arco-temporale prediletto dagli autori per porre in essere le condotte antigiuridiche, ha evidenziato la circostanza che l’azione diretta, spavalda e predatoria, veniva sistematicamente effettuata nelle ore pomeridiane prossime alla sera, ovvero approfittando del naturale affievolirsi della luce diurna, in contesti residenziali riservati, insistenti in strade centrali, poco illuminate quindi raggiungibili anche a piedi, e situate anche al secondo piano di edifici sviluppati su più livelli.


In tali contesti i rei guadagnavano l’accesso all’interno delle dimore mediante l’effrazione dei vetri delle finestre o direttamente agendo sui portoncini d’ingresso, sottraendo dai locali prevalentemente monili d’oro ed oggetti preziosi, anche per un valore complessivo del bottino ingente.


Quanto informativamente acquisito sin da subito, dava la possibilità al personale del Nucleo Operativo di questo Comando Compagnia di procedere ad attività investigativa svolta sia con metodologie operative classiche di controllo e captazione sul Territorio dei comportamenti illeciti, nonchè anche mediante metodologia investigativa supportata da ausili tecnologici dedicati.


L’attività di indagine ha necessitato la sera del 22.12.2018 di un intervento immediato da parte dell’organo investigativo allorquando i due, Antonio Lo Presti e Venerando Finocchiario, venivano fermati nel mentre si stavano allontanando da un’abitazione che è poi risultato nella circostanza, essere stata poco prima “visitata” dai due, rinvenendo sulla loro persona i monili appena asportati e quindi restituiti ai legittimi proprietari.


Si procedeva poi all’analisi degli elementi fin allora raccolti e delle informazioni tecnico - informatiche acquisite il che consentiva di ampiare il quadro investigativo che portava al coinvolgimento nell’indagine, di una terza persona, ovvero Sebastiano Finocchiario, convivente con i primi due, ritenuto responsabile tra l’altro di numerosi episodi di ricettazione dei monili asportati dalle abitazioni.


Durante l’intera operazione è risultato alquanto “curioso” la circostanza per cui i responsabili dei fatti, in principal modo Antonio Lo Presti ed Venerando Finocchiario, erano soliti utilizzare, per i loro spostamenti nella provincia, in principal modo da Rovereto a Trento e viceversa, il servizio di TAXI, verosimilmente per depistare anche eventuali attività di pedinamento delle forze dell'ordine. Tutti e tre i coinvolti sono al momento nel carcere di Verona a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


In totale sono stati censiti e contestati 24 eventi delittuosi accertati tra il mese di Agosto e Dicembre 2018 di cui cinque ricettazioni, 19 furti tra abitazioni private ed esercizi commerciali occorsi in Rovereto e comuni limitrofi.

Ultimo aggiornamento: 16/02/2019 13:48:53
POTREBBE INTERESSARTI
Controlli dei carabinieri sulla statale 42 in Val di Non
Le previsioni: in arrivo due perturbazioni tra domani e giovedì
ULTIME NOTIZIE
Gli scarti finiti nel lago d'Iseo sono una bomba ecologica
Morto a 81 anni l'ex direttore delle bande di Rogno, Costa Volpino, Sovere e Sonico