TRENTO - In occasione della fase più acuta del conflitto israelo-palestinese, parallelamente al progredire della Global Sumud Flottilla, in diverse città d'Italia si sono svolte molteplici manifestazioni pubbliche, unite dallo slogan "blocchiamo tutto", alcune delle quali hanno determinato anche blocchi stradali e della circolazione ferroviaria.

Anche nella città di Trento, nel tardo pomeriggio del 2 ottobre scorso, al termine di un corteo preavvisato e svoltosi regolarmente, un gruppo di manifestanti aveva improvvisato un altro corteo che, partendo dal Dipartimento di Sociologia aveva raggiunto la stazione ferroviaria di Trento. Qui, facilitati dai cantieri presenti attorno all'opera infrastrutturale, diversi manifestanti avevano fatto accesso ed occupato i binari, causando ritardi superiori ad un'ora e la cancellazione di alcuni convogli ferroviari.
La Polizia di Stato, dopo aver analizzato le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti lungo il percorso del corteo non preavvisato e della stazione ferroviaria, è riuscita ad identificare 38 manifestanti resisi autori del blocco ferroviario, segnalandone la posizione all'Autorità Giudiziaria per le valutazioni del caso. Gli stessi saranno anche valutati dal Questore di Trento per l'eventuale adozione di misure di prevenzione.