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La Valmalenco piange Alessandro Caputo, morto sull’Himalaya

Cresciuto fra le piste di Chiesa Valmalenco e Caspoggio e maestro di sci a St. Moritz

CHIESA VALMALENCO (Sondrio) - Aveva legami con la Valmalenco, i genitori hanno una seconda casa a Lanzada e frequentava le montagne valtellinesi Alessandro Caputo, 28 anni, l'alpinista morto sull’Himalaya.

Nove le vittime delle valanghe provocate dalle forti nevicate degli ultimi giorni e dal forte vento. Nel primo incidente, avvenuto lunedì mattina nei pressi dello Yalung Ri (6.920 metri), sette persone sono state travolte mentre tentavano la salita.
Tra le vittime gli italiani Paolo Cocco, Marco Di Marcello e Markus Kirchler, il tedesco Jakob Schreiber, il francese Christian André Manfredi, e le guide nepalesi Padam Tamang e Mere Karki.
Nel secondo incidente, nel massiccio del Manaslu, sono stati trovati morti Stefano Farronato e Alessandro Caputo, dispersi dal 28 ottobre. I due erano rimasti bloccati dal maltempo; sono stati rinvenuti senza vita all’interno della loro tenda, al Campo I del Panbari Himal, a circa 5.242 metri di quota.

Tra i 5 alpinisti italiani morti in Nepal c'è Alessandro Caputo (nel riquadro), 28 anni, di Milano, maestro di sci a St. Moritz, cresciuto fra le piste di Chiesa Valmalenco. Appena poteva scalava la montagne della Valtellina e dell'Engadina. La Sci Club Valmalenco e Scuola sci Sankt Moritz sono in lutto per la tragica scomparsa.
Ultimo aggiornamento: 05/11/2025 07:59:22
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