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Denunciati tre cittadini stranieri per circonvenzione di incapace

Coinvolto anche un avvocato di famiglia

BRESSANONE (Bolzano) - I carabinieri dell'Aliquota Operativa della Compagnia di Bressanone hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Bolzano tre cittadini albanesi, appartenenti allo stesso nucleo familiare - padre, madre e figlio - per la violazione degli articoli 61, 81, 110 e 643 del Codice Penale – concorso nella circonvenzione di persona incapace aggravata dall’ingente danno patrimoniale.

L’attività investigativa, avviata nel mese di settembre 2024 a seguito di segnalazioni provenienti da conoscenti dell’anziano, ha consentito di accertare che i tre indagati, agendo in concorso morale e materiale fra loro, avevano posto in essere un articolato disegno criminoso ai danni di un uomo di 86 anni, che viveva da solo, con l’obiettivo di ottenere la disponibilità del suo patrimonio.

Dalle indagini è emerso che gli autori avrebbero conquistato la fiducia della vittima con atteggiamenti affettuosi e premurosi, fingendosi parte della sua famiglia, fino a isolarlo dal suo contesto relazionale e a indurlo a compiere numerosi atti patrimoniali (bonifici, prelievi, procure, testamenti) a lui pregiudizievoli, per un valore complessivo di circa 71.000 euro.
In particolare, la madre avrebbe svolto il ruolo di badante “in nero” e, progressivamente, lo avrebbe convinto a trasferirsi presso la loro abitazione, con il chiaro intento di escluderlo dai rapporti sociali e familiari e renderlo così più facilmente manipolabile.

E’ stato inoltre accertato che l’anziano era stato indotto ad acquistare un’automobile e orologi di lusso (Rolex), intestati al figlio indagato, con l’obiettivo di occultare la provenienza del denaro utilizzato e di fare in modo che, in caso di decesso, tali beni passassero direttamente agli autori della truffa senza destare sospetti.
Nel corso delle indagini, è emersa anche la figura di un avvocato di famiglia, che avrebbe fornito un contributo rilevante nella predisposizione di atti legali volti a consentire l’accesso al patrimonio dell’anziano. Il professionista è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Bolzano per le opportune valutazioni.
Grazie alla tempestiva attività investigativa dei Carabinieri, svolta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bolzano nella figura del P.M. dott. Igor Secco, è stato possibile interrompere le condotte delittuose e procedere al sequestro dei beni riconducibili agli indagati, impedendo l’ulteriore depauperamento del patrimonio della vittima.

I beni sequestrati, opportunamente assicurati e tutelati, sono stati consegnati nelle mani del neonominato tutore legale amministratore di sostegno dell’anziano, nominato su impulso dell’anzidetta Procura di Bolzano, al fine di garantire la corretta amministrazione e la salvaguardia del patrimonio personale.
“E’ nostro impegno costante proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione – anziani, persone sole – da ogni forma di lavoro e sfruttamento. Invitiamo i cittadini a prestare particolare attenzione alle persone anziane, a fornire loro supporto e, in caso di sospetti di sfruttamento o abusi, a segnalare tempestivamente ogni situazione sospetta alle Forze dell’Ordine.

L’Arma dei Carabinieri continuerà a vigilare e a intervenire con determinazione per garantire che chi tradisce la fiducia di una persona fragile risponda pienamente delle proprie azioni”, dichiara il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bressanone.
Ultimo aggiornamento: 07/11/2025 11:27:18
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