Nel medesimo condominio, location propizia per l’illecita attività, notati dai Militari strani movimenti presso un altro appartamento, veniva, nell’occasione, effettuata un’ulteriore perquisizione di iniziativa, che consentiva l’arresto di un terzo soggetto, cittadino italiano, per la detenzione di circa 200 grammi di marijuana, oltre a materiale vario per il confezionamento e la pesatura.
L’arresto dei due soggetti di origine albanese veniva convalidato dal Giudice, che disponeva per entrambi la misura cautelare dell’ “obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria."Le indagini a carico dei soggetti, però, sono proseguite, dal momento che sono state acquisite informazioni anche in relazione ad attività di spaccio che avveniva in concomitanza della sottoposizione alla misura cautelare da parte di uno dei due arrestati.
Pertanto, pochi giorni fa veniva data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a carico dello spacciatore “recidivo”, nonché ad altra misura cautelare (arresti domiciliari) a carico della sorella incensurata di uno dei due citati cittadini albanesi, anche lei inserita a pieno titolo nel business di famiglia.
A GHEDI - Spacciava a minorenni: arrestato 39enne di Ghedi. Al termine di un periodo di osservazione dei movimenti di un disoccupato ghedese di 39 anni, i carabinieri della locale Stazione hanno proceduto al suo arresto mentre si stava consumando la cessione di stupefacente di tipo hashish in favore di un giovane concittadino, a pochi metri dalla sua abitazione.
La perquisizione del pusher italiano ha permesso di rinvenire altre 20 dosi preconfezionate di hashish pronte allo smercio, per un totale di 30 grammi, ma più di tutto, una vera e propria serra realizzata nel suo appartamento che condivideva con la madre. In una camera il ghedese aveva costruito e installato delle lampade artigianali per il riscaldamento e illuminazione di piante di marijuana che in parte sono state rinvenute nei loro vasi ed in parte già ‘raccolte’ e appese per l’essiccazione, per un totale di mezzo di chilo ulteriore di stupefacente.
La droga e l’attrezzatura per la coltivazione, tra cui timer per la regolazione automatica dell’illuminazione, numerosi fertilizzanti e termoventilatori utilizzati per creare un microclima favorevole allo sviluppo della coltivazione, sono stati sequestrati.
L’uomo è stato tratto in arresto e associato alla casa circondariale di Brescia nonostante trattasse solo droghe cosiddette leggere, perché tra i suoi clienti abituali i carabinieri hanno individuato anche dei minorenni con le aggravanti che la legge prevede in tal caso. Il Gip del Tribunale di Brescia ha poi convalidato l’arresto applicando al reo la misura della custodia cautelare in carcere.