Passo dello Stelvio - Nel cuore delle Alpi valtellinesi, la
strada regina delle esperienze outdoor compie 200 anni: il
Passo dello Stelvio, con i suoi leggendari tornanti che si inerpicano fino a
2.758 metri di altitudine, celebra nel 2025 un
bicentenario che racconta non solo la storia di un'
opera ingegneristica straordinaria, ma anche l'evoluzione di
un simbolo che ha saputo riscoprirsi come
meta privilegiata per gli appassionati di sport e natura.

Nata per esigenze commerciali e amministrative come unico
collegamento tra Italia e Nord Europa, nei suoi 200 anni di storia la strada dello Stelvio ha visto trasformare la propria vocazione verso il
turismo e le
attività outdoor. Con i suoi
46,5 chilometri di lunghezza,
88 tornanti e
7 gallerie, questa arteria alpina mette in contatto tra loro non solo due regioni -
Lombardia ed
Alto Adige - ma anche il
Canton Grigioni, in
Svizzera, grazie alla strada, lunga
13,3 chilometri, inaugurata nel 1901, che collega la
Val Monastero al
Giogo di Santa Maria (noto anche come
Umbrailpass). Il risultato è un
ponte tra culture,
tradizioni e
paesaggi diversi all'interno dello splendido scenario del
Parco Nazionale dello Stelvio. Dalla prima metà del Novecento ad oggi, il passo è stato testimone di eventi storici come la
Prima Guerra Mondiale combattuta oltre i 3.000 metri di quota, fino a diventare teatro di
imprese sportive leggendarie.
UN'ICONA PER GLI AMANTI DELLE DUE RUOTE
Il
legame tra lo Stelvio e il ciclismo ha radici profonde che risalgono al
1953, quando il passo comparve per la prima volta nel tracciato del
Giro d'Italia con una storica vittoria di
Fausto Coppi. Da quel momento, la salita è diventata un
simbolo per i ciclisti di tutto il mondo, tanto da meritare per ben
12 volte nell’albo della Corsa Rosa il titolo di
Cima Coppi, il punto più alto dell'intero percorso.
Dagli anni '80, la strada ha visto crescere esponenzialmente il numero di appassionati che si cimentano nella conquista dei suoi 40 tornanti (dal versante lombardo), trasformando
Bormio e l'intera
Valtellina in una
destinazione privilegiata per gli amanti delle due ruote. La sfida dello Stelvio, con i suoi
21 chilometri di salita e
panorami mozzafiato, rappresenta il
sogno di ogni ciclista, dall'amatore al professionista.
IL GIRO D'ITALIA TORNA A BORMIO
La prima ad onorare l’anniversario dello Stelvio sarà proprio la gara che lo ha reso celebre:
mercoledì 28 maggio il
Giro d’Italia arriverà infatti a Bormio per la
17esima tappa, con partenza da
San Michele all’Adige. Pur senza scalare il gigante per motivi di stagionalità, l’arrivo del Giro nella perla dell’Alta Valtellina è un
omaggio alla storia e al significato dello Stelvio, in una tappa in cui grandi salite e dislivelli non mancheranno di certo.
Dopo il via dalla
Piana Rotaliana, i corridori affronteranno un percorso estremamente impegnativo di
154 chilometri che, dopo la
Val di Non e la
Val di Sole, li porterà a scalare prima il
Passo del Tonale a
1882 metri, entrando in
Lombardia e in
Val Camonica per poi affrontare il temuto
Mortirolo, una salita di
13 chilometri con pendenze che metteranno a dura prova il gruppo.
Decisivo nel finale di corsa potrebbe essere lo
strappo delle Motte, a pochi chilometri dalla
linea d’arrivo di Bormio, che regalerà spettacolo e incertezza fino all'ultimo metro.