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Domenica, 24 marzo 2024

Anziani truffati a Laives e Bronzolo, due napoletani denunciati

Egna (Bolzano) - "Sono il Maresciallo…" ma è una truffa: due denunciati dai carabinieri a Laives e Bronzolo. Al termine di un’indagine operata dai militari della Compagnia di Egna sono stati individuati e denunciati due soggetti in relazione ad un reato odioso, che sfrutta la buona fede delle persone più fragili: truffe agli anziani.
I militari dell’Arma, delle Stazioni di Laives e di Bronzolo in stretto coordinamento con l’Aliquota operativa di Egna erano infatti da diversi giorni sulle tracce dei due malfattori e grazie ad una serrata attività investigativa, nella quale hanno ricorso anche all’ausilio di supporti tecnico-informatici, sono riusciti a risalire agli autori di due truffe consumate nel mese di febbraio a Bronzolo e Laives.
I responsabili sono due disoccupati residenti in provincia di Napoli, che avevano messo in atto un vero e proprio stratagemma per raggirare gli anziani, con l’obbiettivo di accaparrarsi i loro risparmi e gioielli.
Sono due anziani, residenti rispettivamente a Laives e Bronzolo, le vittime della truffa i cui fatti risalgono al 22 e 23 febbraio scorso.


La modalità della truffa è purtroppo nota come quella del “falso maresciallo”, ovvero una persona che, qualificandosi come maresciallo dei carabinieri, telefona al numero di casa dell’anziano e gli riferisce di una disgrazia, in questo caso un incidente stradale, in cui è rimasto colposamente coinvolto un suo familiare stretto.
A quel punto il finto maresciallo tranquillizza l’anziano dicendogli di poter aiutare il suo congiunto in quanto conosce un ottimo avvocato al quale però va subito versato un anticipo. Ottenuto l’assenso dell’anziano il finto avvocato si presenta presso l’abitazione per farsi consegnare quanti più soldi e gioielli possibili.


Così una signora di 85 anni di Laives e un signore di 80 anni di Bronzolo sono stati truffati perdendo complessivamente circa 30mila euro tra contanti e gioielli, risparmi di una vita.
Gli investigatori dell’Arma stanno ricostruendo il percorso effettuato dai due soggetti nel tentativo di risalire ad altre truffe perpetrate dagli odierni indagati, la cui posizione ora è al vaglio della Procura della Repubblica di Bolzano.
Il comandante della Compagnia Carabinieri di Egna - capitano Federico Seracini invita i cittadini che si trovassero a ricevere delle telefonate dubbie, a prendere tempo e contattare immediatamente il numero di emergenza 112 oppure a rivolgersi ad un presidio dell’Arma sul territorio in modo da ricevere assistenza.

Ultimo aggiornamento: 24/03/2024 11:09:56
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