Valsugana - E' stata effettuata, con la firma dei verbali, la consegna dei lavori di sistemazione e adeguamento del viadotto dei “Crozi”. Le imprese che se li sono aggiudicati – la Costruzioni Carraro geom. Adriano & C. di Castel Ivano in associazione con Padana Interventi Srl di Padova – avranno 540 giorni per completarli. Durante i lavori, e a partire dal prossimo mese di marzo, si prevede di deviare parte del traffico in direzione di Padova, con esclusione del traffico pesante, sul vecchio sedime della SS 47 della Valsugana, per poter chiudere una corsia sul viadotto, garantendo così sempre le due corsie in direzione di Padova. Alla consegna dei lavori erano presenti il presidente della Provincia autonoma di Trento e gli amministratori dei Comuni di Trento, Civezzano e Pergine Valsugana.
Si tratta, ha evidenziato il presidente della Provincia autonoma di Trento, di un importante lavoro di manutenzione di un’arteria strategica per la viabilità del Trentino, che si aggiunge ad altri investimenti lungo il tracciato della SS 47 in territorio trentino, che sono in programma - e alcuni in fase di progettazione - come la sistemazione dei viadotti di Canova, campata sud, per un investimento di 49.000.000 di euro, l’adeguamento sismico del viadotto "Tamarisi" sulla S.S. 47 della Valsugana, per 7.265.144,09 euro, la messa in sicurezza della galleria “Crozi 1” sulla SS 47 della Valsugana, primo intervento, per 11.500.000 euro, la riorganizzazione e raddoppio della S.S. 47 della Valsugana nel tratto tra Castelnuovo e Grigno, per 61.485.000 euro.
Il dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture e trasporti della Provincia, ingegner Stefano De Vigili, ha ribadito quanto sia strategico investire, come si sta facendo, nella conservazione e valorizzazione di un patrimonio pubblico fatto di oltre 1200 ponti sulla viabilità di competenza provinciale e una rete di circa 2500 chilometri di strade.
I dettagli dei lavori che iniziano oggi sono stati illustrati dal dirigente generale dell’Agenzia provinciale per le opere pubbliche, ingegner Luciano Martorano.
L’intervento rientra nel “Programma Operativo del FESR 2014-2020”, tra gli investimenti destinati a far fronte agli adeguamenti strutturali per il rischio sismico sulla rete stradale provinciale.
Il viadotto, lungo in totale 514 metri, presenta 10 campate.