La norma approvata dal Consiglio regionale disciplina le "libertà di movimento dei cittadini, le attività economiche e le relazioni sociali, compatibilmente con le misure di contrasto alla diffusione del virus".
Aperture degli esercizi commerciali, sport ed eventi religiosi sono alcune dei dettagli, inoltre è stato annunciato che verrà impugnata l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha riclassificato in zona arancione il Piemonte, la Lombardia e la Calabria, lasciando la regione alpina in zona rossa, come riferito dal presidente Erik Lavevaz.
Probabile che lo strappo della Valle d'Aosta nei confronti della linea governativa sarà oggetto di ricorso al Tar da parte dell'Esecutivo, come già avvenuto per altre 'fughe in avanti' dei territori durante gli scorsi mesi.