Ad
Ad


Val Pusteria, Sesto e Monguelfo diventano zone rosse. Ordinanza e stretta in tutto l’Alto Adige: le regole

giovedì, 15 ottobre 2020

Sesto Pusteria – Inasprimento delle misure anti-Covid in Alto Adige: da domani, i due Comuni pusteresi Sesto e Monguelfo diventeranno zone rosse, con forti limitazioni per i prossimi 14 giorni, a causa dei focolai.

La crescita dei casi di positività al Covid-19 avvenuta negli ultimi giorni ha spinto il presidente Arno Kompatscher, dopo un’attenta analisi assieme agli esperti del settore sanitario, a intraprendere nuove misure riguardanti sia i cluster di Sesto Pusteria e Monguelfo, sia l’intero territorio provinciale. “L’obiettivo di queste misure – spiega Kompatscher – è quello di evitare nel medio e lungo periodo interventi ancora più rigidi sulla vita economica e sociale della nostra terra”. Martedì, durante la conferenza stampa al termine della Giunta provinciale, il presidente aveva annunciato che l’esecutivo si riservava di “intervenire con nuove ordinanze qualora i dati peggiorassero e vi fosse un trend evidente e costante improntato alla crescita”. Il caso di è subito presentato. Nei Comuni di Sesto Pusteria e Monguelfo – Tesido sono stati individuati due focolai che hanno fatto aumentare notevolmente il numero di persone affette da Coronavirus: da qui la decisione di elaborare le ordinanze contingibili e urgenti numero 43 e 44, che sono state firmate nella serata di oggi (15 ottobre) dal presidente della Provincia. “Le misure entreranno in vigore da subito – annuncia Kompatscher – e saranno valide per i prossimi 14 giorni. In questo modo puntiamo a contenere il numero dei casi e a circoscriverli”.

Bar chiusi e manifestazioni sospese

In concreto, sia a Sesto Pusteria che a Monguelfo, verranno chiusi tutti i bar, mentre i ristoranti potranno rimanere aperti solamente fino alle ore 18. Fanno eccezione, per quanto riguarda l’orario serale, soltanto i ristoranti degli alberghi che devono fornire i pasti ai propri ospiti. Oltre a ciò, viene sospesa ogni manifestazione di qualsiasi tipo, dalle feste agli eventi sportivi  e culturali, mentre le cerimonie civili e religiose come matrimoni, funerali o battesimi potranno avere luogo solamente in presenza di un ristretto numero di familiari per un massimo di 15 persone. Oltre a ciò, all’interno del territorio comunale dei due cluster scatta l’obbligo di indossare la mascherina tranne che all’interno della propria abitazione oppure all’aperto in condizioni di isolamento da altre persone. A cittadine e cittadini, infine, è raccomandato di limitare gli spostamenti da e verso tali comuni per limitare la diffusione del virus.

Da lunedì nuove regole in tutto l’Alto Adige

Nel corso della giornata di domani (16 ottobre) il presidente Arno Kompatscher firmerà inoltre una nuova ordinanza che sarà in vigore da lunedì 19 ottobre alla fine del mese di novembre e che varrà per tutto il territorio altoatesino. Durante le manifestazioni pubbliche sarà vietata la distribuzione di cibi e bevande, e dalle ore 18 nei bar potranno essere somministrati cibi e bevande solo a persone che occupano posti a sedere sia all’aperto che al chiuso. Per quanto riguarda gli orari di chiusura, i bar dovranno abbassare le saracinesche alle ore 23, mentre i ristoranti non potranno restare aperti oltre le ore 24. Le cerimonie civili e religiose potranno ospitare un massimo di 30 persone e all’interno delle chiese continueranno a valere i protocolli attualmente in essere. Per quanto riguarda le attività sportive amatoriali (fanno eccezione quelle professionistiche, dilettantistiche e degli enti di promozione), stop agli sport di contatto che si svolgono al chiuso, forte raccomandazione di evitare gli sport di contatto all’aperto e divieto di utilizzo degli spogliatoi. “Si tratta di contesti che si sono dimostrati particolarmente fertili per la diffusione delle infezioni”, conclude il presidente della Provincia.



© Gazzetta delle Valli - Testata registrata in tribunale, direttore responsabile Pierangelo Panzeri - P. IVA 03457250136