Ai lavoratori in possesso della certificazione di qualità verrà inoltre riconosciuta una ulteriore indennità fino a 10 euro al mese.
Le lavoratrici e i lavoratori con contratto a tempo pieno e indeterminato con anzianità di almeno sei mesi presso lo stesso datore di lavoro potranno beneficiare di 40 ore annue di permesso retribuito per frequentare corsi di formazione professionali specifici per collaboratori e assistenti familiari, elevati a 64 ore annue di permessi retribuiti qualora il lavoratore decidesse di frequentare percorsi formativi riconosciuti e finanziati dall’Ente bilaterale di settore, Ebincolf, fondamentali per dare dignità al lavoratore e maggior tutela alla famiglia.
“L’intesa è un buon punto d’arrivo per le lavoratrici e i lavoratori – ammettono Filcams Fisascat, Uiltucs del Trentino –. Questi addetti, essenziali per l’organizzazione delle nostre famiglie, hanno pagato un prezzo altissimo durante la pandemia e ancora oggi ne subiscono le conseguenze sul piano economico”.
Ci sono adesso le condizioni per proseguire il confronto, anche con le istituzioni, con l’obiettivo comune di rendere maggiormente attrattivo il lavoro regolare in un comparto che tanto ha dato nella fase emergenziale e che è chiamato a svolgere un ruolo essenziale nel nostro Paese, alla luce delle stime sull’invecchiamento demografico.