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Trentino, Didattica Digitale Integrata: CISL Scuola sottoscrive l'accordo integrativo

Trento - Anche in Trentino nonostante lo sforzo e la volontà dell’Amministrazione provinciale di mantenere la scuola in presenza, il perdurante stato di emergenza sanitaria causato dalla situazione pandemica ha imposto una nuova interruzione dell’attività didattica in presenza.


Per regolamentare, dal punto di vista contrattuale, le prestazioni lavorative del personale docente, chiamato ad operare, totalmente o parzialmente, a distanza, l’Amministrazione provinciale ha avviato un percorso di confronto con le sigle sindacali.


Dopo lunghe trattative, protrattesi per oltre un mese e mezzo, nella giornata di oggi CISL scuola del Trentino ha sottoscritto l’accordo integrativo.

Esso inquadra le diverse attività, sincrone ed asincrone, negli istituti contrattuali vigenti; chiarisce gli aspetti legati all’orario di lavoro ed alla durata delle lezioni; tratta i temi della privacy, dell’organizzazione dell’attività didattica, dei diritti sindacali, delle modalità di svolgimento dei colloqui con i genitori, della salute e sicurezza dei lavoratori, degli obblighi e dei divieti correlati all’utilizzo dei mezzi tecnologici.
L’accordo contiene anche l’impegno della Provincia ad individuare, per l’anno scolastico 2020 – 2021, nella compatibilità con gli stanziamenti del proprio bilancio, ulteriori risorse per remunerare, attraverso il Fondo unico delle Istituzioni scolastiche (“FUIS”), le maggiori attività dei docenti resesi necessarie a causa dell’emergenza sanitaria.


L’Assessore all’istruzione Mirko Bisesti ringrazia CISL Scuola e la sua Segretaria generale, Stefania Galli, per la sottoscrizione dell’accordo; sottoscrizione che, nelle parole del sindacato, vuole contribuire a ristabilire un clima di serenità all’interno della Comunità educante trentina, che sente un forte bisogno di risposte.


"Pur migliorabile e magari non del tutto soddisfacente rispetto alle reciproche posizioni - ha affermato l’Assessore - ritengo che l'accordo abbia sancito in maniera chiara diritti e doveri dei lavoratori, in un equilibrato bilanciamento tra le tutele dei docenti ed il primario diritto all'istruzione di alunni e studenti.


Resta il rammarico – ha proseguito Bisesti - per la mancata sottoscrizione da parte delle altre sigle sindacali, anche se il lavoro fatto e lo scambio intercorso in queste settimane è da considerarsi comunque un arricchimento per entrambe le parti, ed un utile approfondimento di tematiche tuttora in rapida e continua evoluzione.


La didattica a distanza e il nuovo assetto organizzativo imposti dall'attuale contesto pandemico hanno comunque portato spunti di innovazione e sviluppo che, anche in un futuro auspicabilmente più sereno, potranno costituire valido riferimento per migliorare ancora la qualità ed i risultati del nostro sistema scolastico provinciale.


Condivido inoltre l’auspicio di CISL Scuola che tutto questo possa contribuire anche a ristabilire positive relazioni sindacali ed una condivisione fra le parti che hanno l’onere e la responsabilità del buon funzionamento dell’intero sistema scolastico.


La speranza di tutti – ha concluso Bisesti - è naturalmente quella di poter rientrare ad una scuola il più possibile e prima possibile incentrata sulla didattica in presenza; nel frattempo, anche grazie alla sottoscrizione di questo accordo, le modalità di erogazione della didattica a distanza saranno regolamentate a beneficio di tutte le componenti della nostra comunità scolastica”.


FLC NON FIRMA


Al termine di un confronto che ha richiesto incontri su incontri e più di otto bozze di intesa non è stato raggiunto l’accordo tra la Provincia e tutte le organizzazioni sindacali della scuola sulla didattica digitale integrata (DDI/DaD). Flc infatti non ha firmato il contratto integrativo per la DDI/DaD con valenza solo per quest’anno scolastico fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria in corso. "E’ importante chiarire che questo contratto è a costo zero per le casse della Provincia. Piazza Dante non solo non avrebbe speso un euro in più per riconoscere il lavoro svolto, ma non è stata disposta ad andare incontro agli insegnanti in alcun modo per rendere operativamente possibile la didattica a distanza con la dotazione di strumentazione adeguata”, spiega Cinzia Mazzacca, segretaria provinciale della Flc Cgil. "Per giustificare in qualche modo la propria indisponibilità, la Provincia pretendeva di scrivere nel contratto che la DDI/DaD deve essere svolta comunque in aula, in piena contraddizione con l’invito delle istituzioni ai cittadini a rimanere il più possibile a casa propria anche per lo svolgimento delle attività lavorative.


Altro nodo su cui non si sono accorciate le distanze è stata la questione del riconoscimento della card per l’acquisto di supporti informatici per realizzare la DDI/DaD. Un punto su cui Flc si è battuta tantissimo. Si fa finta di non sapere che non tutti i docenti dispongono di dispositivi informatici adeguati. E anche chi ce li ha li destina all’intera famiglia, quindi un uso esclusivo non sempre è possibile. Prevedere che questi strumenti possano essere messi a disposizione dalle scuole è far finta di non sapere che non tutti gli istituti ne hanno a sufficienza. Si chiedeva alla Provincia un riconoscimento economico minimo per adeguare le dotazioni dei docenti, ma sembra che Piazza Dante ignori come funziona nel concreto la scuola”.


Per Flc Cgil il mancato accordo resta comunque un’occasione sprecata. “Si poteva mettere un primo importante tassello sul riconoscimento del lavoro svolto e mai riconosciuto ai docenti oltre le ore di insegnamento frontale, in questa fase di emergenza. Si è preferito non vedere l’impegno che gli insegnanti hanno speso nella scorsa primavera e adesso perché la scuola continuasse a funzionare”, conclude Mazzacca.

Ultimo aggiornamento: 02/12/2020 17:09:48
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