Trescore Balneario - Presentato nella Sala consiliare di Trescore Balneario, il progetto
TornAdo, promosso da una rete di diciannove partner, con la cooperativa sociale
AEPER come ente capofila, in collaborazione con il
Consorzio Servizi Val Cavallina,
CMAS – Comunità Montana Laghi Bergamaschi,
Ambito Alto Sebino e
Ambito Monte Bronzone Basso Sebino, con il sostegno dell’impresa sociale CON I BAMBINI.
Si tratta di un'iniziativa innovativa dedicata al benessere psicologico di preadolescenti, adolescenti e famiglie nei territori della Val Cavallina, dell’Alto Sebino e del Basso Sebino che può contare su un finanziamento complessivo di oltre 700mila euro, comprensivo del co-finanziamento degli enti partner. L’incontro ha rappresentato un momento fondamentale per condividere con la cittadinanza e le agenzie educative e sanitarie locali gli obiettivi, le attività in avvio e i riferimenti operativi dei nuovi presidi territoriali.

Hanno presenziato alla conferenza: Alessandro Bigoni, Assessore ai Servizi sociali della Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi; Loredana Vaghi, presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Val Cavallina; Silvia Dradi, responsabile del progetto; Debora Zanchi, responsabile Area Minori e Famiglie della cooperativa sociale AEPER e progettista di TornAdo; Beppe Pinto, presidente della cooperativa sociale Il Cantiere; Francesca Nilges, responsabile dell’Area di Neuropsichiatria Infantile della cooperativa sociale AEPER; Maurizio Salvetti, Associazione Liberamente.
Un progetto triennale per contrastare il disagio giovanile
Il progetto
TornAdo nasce dalla necessità di rispondere ai bisogni emergenti degli e delle adolescenti tra gli 11 e i 18 anni, attraverso azioni integrate – formative, educative e cliniche – volte alla prevenzione e alla cura di situazioni di disagio e marginalità. In un arco triennale, l’obiettivo è raggiungere e sostenere 340 adolescenti a rischio residenti nei tre Ambiti territoriali coinvolti: Val Cavallina, Alto Sebino e Basso Sebino.
Per rendere capillare l’intervento, sono stati individuati tre presidi territoriali che fungeranno da hub operativi e di accoglienza a
Gorlago, a
Sarnico e a
Sovere.
Obiettivi e visione: rafforzare le comunità educanti
TornAdo si pone obiettivi ambiziosi ma concreti:
- Rinforzare le competenze educative ed emotive di insegnanti, genitori, operatori e adulti di riferimento, affinché siano in grado di valorizzare i giovani come veri agenti di cambiamento;
- Promuovere la salute mentale attraverso risposte personalizzate, accessibili e co-costruite con i beneficiari;
- Ottimizzare la filiera educativa e terapeutica, attraverso un sistema integrato di interventi preventivi e riabilitativi gestiti dalla rete di partner del progetto;
- Favorire l’ascolto e la partecipazione attiva dei giovani, coinvolgendoli direttamente nella definizione e realizzazione di alcune azioni progettuali.
Le azioni in campo: formazione, laboratori e spazi di cura
Il progetto prevede un ricco ventaglio di azioni operative che si concentrano sia sulla prevenzione sia sul sostegno:
- Formazione mirata per insegnanti, operatori e personale scolastico (ATA), per riconoscere i segnali di disagio e relazionarsi con i ragazzi in difficoltà. Previsti corsi, incontri e spazi di supervisione, individuali e di gruppo;
- Laboratori di crescita personale per adolescenti, attivati nei presidi, nelle scuole e in luoghi informali di aggregazione. Questi momenti saranno fondamentali per entrare in contatto con i ragazzi e avviarli a percorsi di cura personalizzati;
- Supporto per adulti educanti, con percorsi individuali e di gruppo destinati a genitori e adulti di riferimento, per affrontare le sfide relazionali dell’adolescenza e prevenire i conflitti generazionali.
Le proposte per tutta la comunità educante
TornAdo si rivolge all’intera comunità educante – scuole, istituzioni, associazioni, organizzazioni del privato sociale, medici e amministratori locali – considerandola risorsa fondamentale per la crescita armonica dei giovani.
L’obiettivo è creare un ambiente inclusivo e collaborativo, dove ciascun soggetto possa riconoscere e valorizzare i segnali di disagio e attivare reti di supporto efficaci. In questo contesto, particolare attenzione viene data al ruolo delle “antenne sociali”, ovvero quei cittadini e operatori in grado di cogliere tempestivamente situazioni di fragilità e orientare le famiglie verso i servizi e le opportunità del progetto.
Il ruolo centrale delle famiglie
Consapevole del peso che la famiglia ha nel percorso di crescita dei figli, TornAdo prevede specifiche azioni di sostegno rivolte ai genitori. Saranno attivati spazi di confronto e accompagnamento, rivolti sia a genitori di adolescenti in difficoltà, sia in particolare a quelli già inseriti nei percorsi di cura.
Una rete forte per un impatto duraturo
Il progetto TornAdo è promosso da Cooperativa Sociale AEPER, ente capofila. La cabina di regia è composta da una rete di soggetti del territorio:
- CMAS – Comunità Montana Laghi Bergamaschi (Ambito Alto Sebino e Ambito Monte Bronzone Basso Sebino)
- Consorzio Servizi Val Cavallina
- Libera-Mente ODV
- Centro Servizi per il Volontariato di Bergamo – ETS
- Cooperativa Sociale Il Cantiere
- Cooperativa Sociale Sebina
- Crisalide Società Cooperativa Sociale
- Fondazione Angelo Custode Onlus
- Associazione per la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (Gamec)
Fanno parte del partenariato del progetto anche: ASST Bergamo EST – UONPIA di Trescore, Istituto “Lorenzo Lotto” di Trescore Balneario, ABF di Trescore Balneario, Istituti Comprensivo “Villongo”, I.S.S.S. “Serafino Riva” di Sarnico, Istituto Comprensivo “Daniele Spada” di Sovere, I.I.S.
“Ivan Piana2 di Lovere, Istituto Comprensivo “Fratelli d’Italia” di Costa Volpino.
Un progetto selezionato da “Con i Bambini”
TornAdo è stato selezionato nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, promosso da Con i Bambini, impresa sociale nata nel 2016 grazie a un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo italiano.
Il Fondo sostiene interventi destinati a rimuovere ostacoli economici, sociali e culturali che impediscono la piena partecipazione dei minori ai processi educativi. Maggiori informazioni su: www.conibambini.org
Dichiarazioni
Silvia Dradi, responsabile di progetto
«Il Progetto “TornAdo. Tensioni comunitarie di crescita, resilienza e cura” rappresenta la sfida di adottare nuovi paradigmi e modalità per comprendere cosa sta accadendo agli adolescenti e alle nuove generazioni, ma anche a noi. In questo senso parliamo anche di un cantiere educativo e non solo di un progetto. L’obiettivo è incidere nei contesti, costruendo contesti. Per affrontare questa sfida, soggetti pubblici e privati a vocazione territoriale, insieme a terapeuti, scuole, servizi, associazioni (19 partner) si sono alleati per attivare i 3 presidi territoriali dotati di equipe multidisciplinare; luoghi di prossimità, aperti alla comunità, contesti che devono animarsi di opportunità, di incontri e di esperienze e dove si promuovono pratiche di condivisione. TornAdo valorizza la comunità locale e la rete territoriale perché le opportunità nei presidi possano trovare una sinergia con i Servizi territoriali e specialistici e possano generare nuove possibilità per i ragazzi, facilitando l’attivazione di processi di cambiamento e contribuendo allo sviluppo della comunità locale per il benessere psicologico degli adolescenti. Le azioni si propongono il forte coinvolgimento degli adolescenti individuando spazi per percorsi di inclusione anche al di fuori e oltre i servizi consolidati. L’obiettivo è potenziare le competenze della comunità perché sia una comunità educante e responsabile e per arrivare ad una cultura educante capace di creare luoghi e opportunità di benessere, di rigenerazione umana oltre che urbana. Con l’approccio recovery-oriented, l’obiettivo è co-costruire una rete di sostegno sociale capace di veicolare empowerment personale e favorire un’evoluzione culturale e civile che potrà tradursi, certamente per alcuni ragazzi, in un miglioramento della qualità della loro vita in senso più gratificante e sodisfacente».
Beppe Pinto, Il Cantiere
«Progetto TornAdo comporta: un forte investimento educativo, per connettere e integrare lo sguardo e la cura clinica e sanitaria con lo sguardo e la cura educativa; un forte investimento formativo, per aggiornare le conoscenze e competenze degli operatori socio-educativi che incontrano i nuovi bisogni evolutivi e di cura degli adolescenti e un forte investimento territoriale, per promuovere disseminazioni, reti e connessioni territoriali, affinché i contesti di vita siano sempre più generatori di fattori di benessere».
Maurizio Salvetti, Liberamente
«Il progetto prevede la realizzazione di laboratori tematici innovativi, come Videogame Therapy, Pet Therapy, mindfulness e musica, per favorire l'espressione, il benessere emotivo e la crescita personale dei giovani. Saranno organizzate uscite sul territorio, come attività di vela, campeggi e passeggiate a cavallo, pensate per promuovere la socializzazione, il lavoro di gruppo e il contatto con la natura, creando occasioni di svago e arricchimento esperienziale per i partecipanti. Il progetto prevede la creazione di laboratori tecnologici, incentrati su coding, stampanti 3D e intelligenza artificiale, per offrire ai giovani strumenti e competenze innovative. Saranno organizzati anche percorsi info-orientativi, per guidarli nella scoperta di opportunità formative».
Loredana Vaghi - Presidente dell’Assemblea dei Sindaci della Val Cavallina
«A partire dal periodo Covid, con radici antecedenti, si sono evidenziate problematiche crescenti legate alla salute mentale degli adolescenti. I servizi, le scuole, i contesti educativi hanno ben chiaro la complessità crescente di queste difficoltà. L’ambito territoriale sociale della Val Cavallina ha quindi sostenuto questo progetto, fin dalla sua genesi progettuale. Il focus che si è voluto sostenere è la strategia preventiva di azioni rivolte ai ragazzi e alle loro famiglie, cercando di arricchire la platea dei destinatari e delle realtà operative che verranno coinvolte al fine di promuovere sul territorio, nei diversi aspetti della vita (il gioco, lo sport, la cultura, i pari), la possibilità di vivere incontri significativi».
Simona Figaroli, Presidente dell’Ambito Alto Sebino
«Il progetto TornAdo è un tassello fondamentale per l'Ambito Alto Sebino, perché affronta con serietà e competenza una realtà tangibile della nostra società e rispetto alla quale non possiamo permetterci di chiudere gli occhi: il crescente disagio adolescenziale. Attraverso un intervento integrato e multilivello, questo progetto non solo sostiene i ragazzi in difficoltà, ma rafforza l'intera comunità educante — scuola, famiglie, operatori — mettendo in rete le risorse ed i progetti già presenti sul territorio. "TornAdo" rappresenta pertanto un investimento concreto nel benessere futuro del nostro territorio, nella prevenzione e nella cura, con l'obiettivo di costruire insieme una comunità educante più coesa, consapevole e capace di prendersi cura dei propri giovani».
Francesca Nilges, Coop. soc. AEPER
«Affrontando l'emergenza del crescente malessere psicologico tra gli adolescenti (11-18 anni) nella provincia di Bergamo, dove i servizi dedicati sono insufficienti e i disturbi in aumento, nasce il progetto TornAdo. TornAdo mira a garantire benessere psicologico con risposte accessibili e personalizzate attraverso una rete di alleanze territoriali che coinvolge ragazzi, famiglie e adulti in un approccio "recovery oriented". Le azioni chiave includono presidi territoriali, un'Equipe Multidisciplinare, percorsi di cura terapeutici individualizzati, spazi terapeutici specifici (es. Video Game Therapy) e supporto agli adulti, per ridurre la sofferenza e garantire percorsi rapidi ed efficaci che valorizzano e implementano le risorse presenti nel territorio come fattore di salute mentale».