Per il territorio d'Iseo sono previsti due interventi una casa della Comunità hub ad Iseo nei locali obsoleti che oggi ospitano i servizi dell'Asst Franciacorta e una a Marone sita nel centro sportivo di via Europa.
"Restano all’Ospedale d’Iseo i tagli al reparto oncologico, la chiusura della maternità, i letti di ginecologia e la riduzione dei servizi di Pediatria passati da una copertura h24 (giorno e notte) ad una copertura di 8 ore giornaliere con chiusura il sabato e la domenica.
"Le carenze e le inefficienze organizzative manifestate dal periodo della pandemia a livello territoriale restano. L'urgente rimpiazzo del turn over di infermieri e medici poiché fanno parte della spesa corrente non sono previsti. Resta pertanto in tutta la sua gravità il vincolo più stringente che osta al rilancio dell'attività di prevenzione e cura sul nostro territorio. Le nuove strutture allungano la catena di comando organizzativa rendendola inefficiente. Resta in prospettiva a breve il trasferimento dei malati del nostro territorio nelle strutture private o pubbliche ( come nel caso del già congestionato ospedale Civile di Brescia). Le necessità verranno spostate sulle strutture private che in questi anni hanno aumentato i loro accreditamenti e il volume di attività. Ci si aspettava che la riforma tendesse ad un riequilibrio tra attività svolte dal privato e quelle pubbliche sempre più depauperate. Proprio questo argomento del rapporto pubblico privato sta alla base delle “eccezioni” fatte dal Governo centrale alla riforma lombarda che dovrebbe inoltre modificare, per Ministero, le sue modalità di individuazione del top management. In questi anni infatti sono le scelte sono state prive di valutazioni oggettive sulla qualità e i meriti dei dirigenti invece nominati su base politica", dichiara Dario Balotta, presidente di Legambiente basso Sebino.