“I consigli di classe possono decidere come combinare le attività, oppure se prediligere le une o le altre – sottolinea il Sovrintendente Vincenzo Gullotta - si tratta di una scelta che tiene conto di diverse variabili: dalle caratteristiche del gruppo classe alla presenza di situazioni particolari tra i ragazzi o i docenti. Ogni consiglio di classe deciderà in maniera autonoma come combinare le diverse modalità, tenendo presente le indicazioni fornite dal collegio docenti e dal dirigente scolastico”.
Strutture per la prima infanzia
Per quanto riguarda la prima infanzia nei nidi, riferisce l'assessora al sociale Waltraud Deeg, "nelle microstrutture e presso le Tagesmutter la presenza è stata intorno al 10%" (non sono però ancora disponibili i dati di due comprensori importanti come Merano e Laives).
Presenze nelle scuole in lingua tedesca e ladina
Nelle scuole dell’infanzia in lingua tedesca il 17,45% dei bambini potrà godere questa settimana del sostegno pedagogico all’interno delle strutture: si tratta di 2.109 bambine e bambini dei 12.087 iscritti in una delle 575 strutture della provincia. Con il 21,22%, la percentuale più alta si registra nel comprensorio di Bressanone, quella più bassa nel comprensorio di Bolzano con il 12,65%. Nelle scuole primarie di lingua tedesca si avvale dell'offerta circa il 18% dei 20.234 alunni iscritti. Con il 35,7%, la percentuale più alta si registra nel distretto scolastico Bressanone/Millan, quella più bassa nel distretto scolastico di Malles con il 7,3%. A Bolzano, il dato complessive di alunne e alunni che godranno del servizio in presenza si attesta sul 21,3%. Nelle scuole dell'infanzia in lingua ladina ha fruito delle lezioni in presenza l'8,64% dei bimbi (57 su 660). Alle elementari, invece, è andato a scuola circa il 10% dei bambini.
Due nuovi casi di positività nella scuola italiana
Oggi, infine, vengono intanto segnalati altri due casi di positività al Covid-19 negli istituti in lingua italiana della provincia. Un caso viene registrato alla scuola primaria “Antonio Rosmini” di Bressanone e un altro presso la scuola dell’infanzia “Bambi” di Bolzano, dove una sezione è stata posta in quarantena fino al 20 novembre.