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Scoperto un gioiello a Pisogne: la Miniera dei Cristalli

Il Gruppo Speleo Montorfano di Coccaglio ha esplorato l'ex miniera attiva fino al 1953

PISOGNE (Brescia) - Un gioiello sottoterra chiamato "Miniera dei cristalli". Quel luogo di Pisogne sembrava dimenticato, la miniera era attiva fino a metà del secolo scorso, poi un'alluvione provocò inondazioni e smottamenti, dove morirono una ventina di minatori e tre non sono mai ritrovati.
Era il 9 luglio 1953 quando Pisogne venne sommersa da smottamenti e fango per le violentissime piogge e la miniera venne chiusa. L'ingresso principale venne ostruito da una frana.

Dopo oltre 70 anni da quei tragici eventi, il Gruppo Speleo Montorfano di Coccaglio, guidato da Franco Di Prizio, ha raccolto le testimonianze che sono state tramandate nei decenni, fatto visita alla parte esterna della miniera con alcuni testimoni e studiato sulle mappe gli ingressi nella storica miniera. Nei giorni scorsi gli speleologi hanno scoperto un tesoro nascosto sottoterra.


Infatti Franco Di Prizio e gli speleologi del gruppo di Coccaglio sono entrati nella ex miniera di Pisogne da un accesso secondario, quindi si sono calati nella parte centrale della miniera, superando pozzi, zone dove si erano verificati smottamenti per l'inondazione e cunicoli impervi, infine hanno esplorato e ricostruito un importante pezzo di storia del paese al confine tra Valle Camonica e Sebino.

Dieci speleologi hanno lavorato per aprire i varchi e scoperto all'interno del tunnel i binari che venivano utilizzati sui quali correvano i vagoni per trasportare i minerali. In quelle grotte c'è un pezzo di archeologia industriale, l'ex miniera diverrà un'attrazione per gli appassionati. In alcuni punti ci sono anche scritte con nomi di minatori e soprattutto si sono formate stalattiti con uno scenario unico. Il Gruppo Speleo Montorfano di Coccaglio ha pensato di chiamare quel luogo Miniera dei Cristalli.
Ultimo aggiornamento: 16/11/2025 00:04:24
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