Cavalese - Caro alloggi degli operatori sanitari e coinvolgimento della comunità, interrogazione dei consiglieri PATT. E' stata depositata dai consiglieri provinciali del PATT Paola Demagri e Michele Dallapiccola un’interrogazione per chiedere spiegazione di quanto accaduto qualche giorno fa, quando il Direttore del Servizio Ospedaliero Provinciale, Pier Paolo Benetollo, ha inviato una email ai Primari dell’Ospedale di Cavalese (Trento), chiedendo un aiuto per cercare una soluzione al problema del caro affitti nella zona della Val di Fiemme, a Cavalese in particolare. Questo, secondo lui, è uno dei motivi che rendono particolarmente difficile trovare radiologi e personale tecnico (TSRM) disposti a trasferirsi all’Ospedale di Cavalese.
“Siamo rimasti molto sorpresi nel leggere l’email scritta da Benetollo - afferma la consigliera provinciale Paola Demagri (nella foto) - perché dimostra come a cascata la Provincia deleghi ad altri senza affrontare la realtà e i problemi. L’assessorato chiede ai tecnici di risolvere un guaio politico, questi delegano ad altri e quindi si arriva a chiedere ai Primari di insistere sulla popolazione per trovare affitti a canone agevolato. Mi sembra davvero paradossale”
Nell’interrogazione i Consiglieri del PATT scrivono che sull’ospedale di Cavalese ci si è più volte confrontati con la Giunta a riguardo delle scelte fatte sul punto nascita e sull’impostazione dei servizi Sanitari in quella zona del Trentino. La particolarità di questa realtà è che a differenza di altre zone ha un legame fortissimo con il proprio Ospedale, poiché fu la comunità stessa a contribuire alla creazione del nosocomio. Gli stessi cittadini hanno inoltre cercato di favorire l’arrivo di medici in Val di Fiemme unendo le forze come comunità. Questo certamente è un valore aggiunto importante, poiché quando i cittadini collaborano per favorire un risultato comune è sempre una notizia positiva.
E’ tuttavia particolare che l’Azienda Sanitaria stessa faccia affidamento sul “buon cuore” dei cittadini per risolvere problemi organizzativi che riguardano invece una visione strategica e di consapevolezza degli interventi e delle scelte che si stanno facendo.
“Pur comprendendo che quello descritto da Benetollo può essere un problema reale – conclude Demagri - non è possibile accettare che l’Azienda Sanitaria Provinciale scarichi un suo problema sui Primari che operano sul territorio chiedendo loro di utilizzare la propria autorevolezza per trovare affitti a canone agevolato per i colleghi.