159 del 2011.
In particolare quindi le imprese aderenti si impegnano a stipulare contratti o sub contratti nei settori di attività in questione esclusivamente con soggetti di cui sia stata accertata, con le modalità su riportate, l’insussistenza dei motivi ostativi previsti.
I contratti inoltre potranno prevedere apposite clausole risolutive che consentono di addivenire alla stipula anche prima del rilascio della documentazione liberatoria con obbligo di recesso in caso di successivo provvedimento interdittivo eventualmente emanato dalla Prefettura, fatto salvo il pagamento delle opere già eseguite ed il rimborso delle spese sostenute per l’ esecuzione del rimanente nei limiti delle utilità conseguite.
Si tratta dell’istituzionalizzazione di una stretta collaborazione per promuovere la cultura della legalità e potenziare il ricorso allo strumento delle “white list” che si concretizza ancora una volta in un presidio dell’Amministrazione dell’Interno contro l’illegalità a fianco delle imprese e delle istituzioni, contribuendo al corretto svolgimento delle attività di impresa attraverso l’introduzione di misure di salvaguardia, finalizzate a contrastare l’ingerenza delle organizzazioni criminali nell’economia legale.
L’importante strumento convenzionale potrà rivelarsi funzionale ancor più nella prospettiva del rilancio economico favorito dalle risorse del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al rafforzamento dell’azione di prevenzione amministrativa antimafia.