Donna brillante, intelligente, forte e di grande determinazione: è stata il racconto emozionante di tante battaglie vissute da protagonista in nome di quegli ideali di libertà, giustizia, pace, uguaglianza e pari opportunità che sono i pilastri della nostra democrazia".
"Giovane staffetta partigiana durante gli anni drammatici della resistenza, non volle mai toccare un'arma, ma questo - ha sottolineato la presidente di Palazzo Madama - non le impedì di conquistare il grado di 'sottotenente' e il brevetto di 'combattente' per il coraggio dimostrato in più occasioni nel soccorrere e nel salvare vite. Quello stesso coraggio che l'ha sempre accompagnata tanto nelle grandi battaglie politiche quanto nell'impegno quotidiano al servizio dei cittadini, specie di chi è più fragile e bisognoso di aiuto. Prima donna a entrare nel consiglio e nella giunta della provincia di Bolzano, fondatrice e firma autorevole del quotidiano il Manifesto, Lidia Menapace è stata per molti anni una delle voci più importanti del femminismo italiano e un simbolo di libertà per tante donne".
"Con Lidia Brisca Menapace - ha concluso la presidente Casellati - ci lascia una grande donna, un esempio di umanità, di coerenza e di instancabile fedeltà ai valori della Costituzione per tutti noi e per molte generazioni". Al termine i senatori hanno osservato un minuto di silenzio.