SELLA GIUDICARIE (Trento) – Identità, sostenibilità e comunità. Sono queste le parole chiave che hanno segnato la XV edizione di Mondo Contadino, andata in scena sulle sponde del Lago di Roncone, in Valle del Chiese. Una due giorni autentica e partecipata, che ha riportato al centro dell’attenzione il valore della ruralità non come nostalgia del passato, ma come visione concreta per il futuro.
L’evento, promosso dall’Unione Allevatori Val del Chiese con il supporto del Comune di Sella Giudicarie, della Pro Loco di Roncone e dell’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio, ha saputo attrarre migliaia di visitatori tra turisti, famiglie, appassionati di agricoltura, giovani professionisti e operatori del settore. Un pubblico eterogeneo, ma unito dal desiderio di riscoprire un mondo che resiste, si rinnova e sceglie di aprirsi al cambiamento senza rinnegare le proprie radici.
Nata per valorizzare il ruolo degli allevatori e dei produttori locali, Mondo Contadino è diventata nel tempo una vera e propria vetrina della zootecnia di montagna, dell’artigianato, della cultura alimentare a chilometro zero. Ma soprattutto, un racconto collettivo di una valle che si prende cura del proprio territorio, costruendo legami profondi tra uomo, paesaggio e comunità.
Tra i momenti più attesi, la tradizionale Mostra Bovina, che ha premiato alcune eccellenze locali dell’allevamento. Per la razza Bruna ha vinto Marille dell’Azienda Agricola Fioroni Adriano; per la Frisona si è distinta Sibilla dell’Azienda Agricola Dapreda Roberto; per la Rendena, razza autoctona trentina, ha trionfato Zenzo Lolita dell’Azienda Agricola "La Cugna" di Radoani Luca; mentre per la Pezzata Rossa il primo premio è andato a Enrosadira dell’Azienda Agricola Ghezzi Franca.
Accanto alla zootecnia, il grande protagonista è stato anche il formaggio d’alpeggio. Il Festival del Formai da Mòt, diventato negli anni una rassegna di riferimento per il patrimonio caseario locale, ha visto imporsi Malga Serolo in entrambe le categorie, formaggi freschi e stagionati, seguita da Malga d’Arnò. Una conferma della qualità e della passione che animano le malghe della zona, luoghi di produzione ma anche presìdi di cultura e biodiversità.
E proprio sulle malghe si è concentrata una riflessione importante.
L’amministrazione comunale ha infatti deciso di affidarne la gestione agli allevatori locali, una scelta dettata dalla volontà di garantire una cura del territorio più attenta e consapevole. “Chi vive la montagna ogni giorno – ha spiegato Alberto Ferrari, assessore del Comune di Sella Giudicarie – la considera casa propria. Per questo affidare le malghe a chi le abita e le lavora è una scelta di lungimiranza: significa tutelare il paesaggio, promuovere la biodiversità e costruire un modello economico e ambientale sostenibile nel lungo periodo”. La collaborazione tra istituzioni, malghe, associazioni e cittadini diventa così una leva strategica per la gestione attiva del territorio e la valorizzazione delle sue risorse.
Il successo dell’edizione 2025 è stato amplificato anche da un programma ricco e coinvolgente: il torneo di sfalcio a mano, le attività educative per bambini, i laboratori esperienziali, gli incontri narrativi, le degustazioni dei piatti della tradizione contadina e l’esposizione dei prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato hanno contribuito a creare un clima di festa autentica, in cui lavoro e convivialità si sono fusi in un’esperienza partecipata e genuina. Franca Ghezzi ha vinto la gara di sfalcio femminile, Pierino Baldracchi quella maschile, mentre Alberto Valenti è stato il vincitore della classifica generale del Torneo di sfalcio delle Giudicarie che ha unito la prova di Caderzone Terme con quella di Sella Giudicarie.
Più che una semplice manifestazione, Mondo Contadino si conferma ogni anno un appuntamento capace di ispirare. Un modello culturale e produttivo che mette al centro le persone e i luoghi, dove innovazione e tradizione non sono in contrapposizione, ma si rafforzano a vicenda. Una montagna che non è solo da cartolina, ma spazio vivo, resistente, generativo.
Nel corso degli anni, l’evento ha saputo consolidare una rete di collaborazioni solide tra enti pubblici, realtà associative e singoli cittadini. Una rete che oggi rappresenta una delle risposte più concrete alle sfide dello spopolamento, del cambiamento climatico e della sostenibilità economica nelle aree alpine.
Mondo Contadino rinnova così la sua promessa: non smettere mai di credere nel valore delle radici. Perché è da lì che nasce ogni possibilità di futuro.