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Manovra, in Parlamento spunta la richiesta di una patrimoniale

domenica, 29 novembre 2020

Roma – Non solo buone notizie nell’approdo alla Camera per il passaggio parlamentare della Manovra, già oggetto di proposte, controproposte, interventi e modifiche. Le modifiche effettive alla Manovra saranno il frutto degli emendamenti che verranno approvati nelle prossime settimane in commissione Bilancio della Camera.

In campo le ipotesi di prorogare i bonus al 110% e l’ecobonus per l’acquisto delle auto, ma spunta anche una richiesta di introdurre una patrimoniale.

Quest’ultimo tasto dolente è rappresentato da un emendamento firmato da deputati di Leu e del Pd che chiede l’abolizione dell’Imu e dell’imposta di bollo sui conti correnti e di deposito titoli, per sostituirle con un’aliquota progressiva minima dello 0,2% “sui grandi patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta superiore a 500mila euro”. I primi firmatari sono Nicola Fratoianni, che fa parte della componente di Sinistra Italiana in Leu, e Matteo Orfini, della minoranza Pd. A seconda delle ricchezze sarebbe progressiva: in quella cifra però rientra anche il valore degli immobili posseduti da persone fisiche e giuridiche, compresa la prima casa in cui si abita che oggi è sottratta alla tassazione Imu. Insorgono le opposizioni.

Inoltre c’è la richiesta di alzare l’accisa sulle ultime arrivate fra le sigarette, quelle con tabacco “da inalazione senza combustione”.



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