Ha curato la gestione degli aiuti umanitari in Bosnia e Kosovo, Sierra Leone, Mozambico, Sud Sudan, Siria e Libano, Iraq e, dal 2022, Ucraina.
Il premio, istituito dal Comune di Malegno, dalla parrocchia Sant'Andrea apostolo di Malegno, sostenuto dal consorzio BIM, dalla Comunità Montana di Valle Camonica, ha lo scopo di riprendere e riattualizzare il messaggio universalistico che i padri fondatori della comunità malegnese hanno voluto imprimere nei vecchi portali, nello stemma e nel motto del Comune, assegnato ogni anno a persone, associazioni, istituti, organizzazioni particolarmente distintesi per l’impegno in progetti e azioni di solidarietà e pace o in atti concreti di generosità e bontà umana, a livello mondiale, nazionale, locale; e nei quali si ravvisi quel carattere di mitezza così prezioso e difficile da individuare.
Ben cinque, e di livello davvero elevato, le candidature arrivate quest’anno, per un premio che si sta dando l’obiettivo di un orizzonte ampio, aperto ben oltre Malegno, ma che abbia una ricaduta operativa, sottoforma di azioni e percorsi educativi da svolgere con la comunità di Malegno e della Valle Camonica durante l’anno successivo al premio, soprattutto con i bambini ed i ragazzi.
Il premio è stato assegnato durante una serata emozionante, presentata da Dario Pezzoni, impreziosita dagli interventi musicali di alcuni giovani malegnesi, alla presenza dell’assessore della Comunità Montana Massimo Maugeri e del parroco don Giuseppe Stefini. La commissione del Premio Mites Terram Possident ha deciso di premiare Fabrizio Minini con la seguente motivazione: "Professionista dell’aiuto ed appassionato dell’umano, costruisce pace nei luoghi di conflitto, a servizio di ogni essere umano vittima della guerra”.
L’intervento di Fabrizio Minini, collegato da Odessa, ha consentito al numeroso pubblico di percepire concretamente lo stato d’animo delle popolazioni che abitano in situazione di guerra ormai da lungo tempo. Con la consueta concretezza, ha ipotizzato alcuni percorsi di educazione alla pace che svolgeremo durante i prossimi mesi con bambini ed adolescenti di Malegno.
Il sindaco Paolo Erba, nel suo intervento, ha sottolineato come sia ancora “Pace” la parola chiave del premio 2023. “Viviamo inseriti in una cultura di guerra che pervade anche le nazioni non in stato di conflitto - ha detto il Sindaco -. Ci piace immaginare che esempi come quello di Fabrizio Minini possano aiutarci a trasformare in cultura di pace le nostre azioni quotidiane e che l’esempio di portatore di pace di Minini possa essere spunto per scelte concrete, soprattutto per i nostri ragazzi e giovani”.
A conclusione dell’intervento il sindaco Erba ha lanciato la proposta operativa di una scuola di pace da realizzare in Valle Camonica, dedicata ai nostri ragazzi e giovani, per creare una nuova cultura di pace.
Red. At.