Ad
Ad


Lungo weekend della 50a Marcialonga, entusiasmo a Trento per la cerimonia di apertura

giovedì, 26 gennaio 2023

Trento – La Marcialonga meritava una cerimonia d’apertura eccezionale per celebrare la cinquantesima edizione, e così è stato. Questa sera Piazza Duomo di Trento si è trasformata in uno ‘stadio’ con una pista da fondo che partiva da Via Belenzani e faceva il giro della fontana del Nettuno illuminata, così come le facciate del Duomo con il prezioso stemma dorato: Marcialonga “The Number 50 Edition”. Foto @Newspower.

Le voci del coro della Sosat hanno inaugurato la speciale cerimonia con le canzoni montanare e l’inno della Marcialonga, datato 1971, a celebrare la storia del territorio trentino, mentre a fianco scorrevano le splendide immagini in bianco e nero e quelle più recenti della mitica Marcialonga. Sulla pista in centro a Trento hanno sfilato molti personaggi che hanno scritto la storia della granfondo trentina, e molti giovani fondisti provenienti da alcuni sci club locali che hanno portato con onore le 36 bandiere in rappresentanza delle varie nazioni iscritte alla 50.a edizione di domenica.

A fare da apripista è stato Mario Cristofolini, presidente della LILT di Trento, a sventolare la bandiera dell’Argentina, seguito dagli inarrestabili senatori Fabio Lunelli (classe 1943), Odillo Piotti di 83 anni, Luigi Delvai (classe 1943), fiammazzo doc accompagnato dalla nipote Clarissa, e Costantino Costantin. A portare con orgoglio la bandiera della Finlandia c’era Juha Viljamaa, presidente della Worldloppet, seguito dalla Soreghina Sabrina Pellegrin a sfilare con la bandiera dell’Irlanda. Il pubblico ha poi applaudito l’arrivo di Ulrico Kostner, primo vincitore della Marcialonga nel 1971, il campione Fulvio “Bubo” Valbusa, ultimo italiano a vincerla, Fernando Zorzi, storico volontario e infine il patron Angelo Corradini, vestito di tutto punto in stile vintage per l’evento.

Sul palco sono saliti il sindaco di Trento Franco Ianeselli e il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti: “Marcialonga è patrimonio di tutto il Trentino, oltre che delle Valli di Fiemme e Fassa”. Il presidente Corradini ha poi consegnato il trofeo in legno a Ianeselli e Fugatti, in ricordo della 50.a edizione.

Infine il pubblico ha accolto con un grande applauso i fantastici tre campioni olimpionici fiemmesi: Franco Nones, primo oro olimpico a Grenoble 1968 con il pettorale numero 26, Cristian Zorzi medaglia d’oro e Antonella Confortola, medaglia di bronzo, nella staffetta di Torino 2006, poi c’era Fulvio Valbusa, quest’ultimo a ricevere dalla giovane fondista Camilla Morelato il pettorale numero 760 di Marcialonga che indosserà domenica. Il finale è stato scoppiettante, con esplosioni di luci, colori e coriandoli a dare l’avvio ufficiale alla 50.a Marcialonga. Domani primo atto, con lo start della Marcialonga Baby alle 15.30, la suggestiva Marcialonga Story alle 16.30, e l’apertura delle porte al Palafiemme di Cavalese per il ritiro dei pettorali.

VIDEO

Fugatti: “Evento di tutto il Trentino”

“La Marcialonga è un evento di tutto il Trentino”, lo ha evidenziato il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti che ha partecipato alla cerimonia, che si è tenuta nel tardo pomeriggio di oggi a Trento, in Piazza Duomo, con la quale è stata inaugurata la cinquantesima edizione della Marcialonga, in programma domenica prossima. Il presidente Fugatti ha sottolineato il valore per tutto il Trentino di un appuntamento sportivo che ha ricadute importanti dal punto di vista promozionale e della comunicazione. “Grazie – ha detto – a chi a suo tempo ha pensato a questo evento e ai volontari che si impegnano ogni anno per la sua organizzazione e congratulazioni a chi ha partecipato a tutte le edizioni”. Nel 2021, ha ricordato il presidente Fugatti, alla Marcialonga è stata conferita l’Aquila di San Venceslao, proprio per evidenziare la capacità di questo evento sportivo di rappresentare la cultura e la storia del Trentino e il valore del nostro volontariato.

Via Belenzani, da palazzo Thun fino in piazza Duomo, si è presentata per l’occasione con una pista innevata che passava anche attorno alla fontana del Nettuno.

La cerimonia, aperta dal Coro della Sosat che ha cantato l’Inno al Trentino e l’Inno alla Marcialonga, ha visto la sfilata delle 36 bandiere – portate da atleti, volontari, personalità importanti nella storia della Marcialonga – delle nazioni partecipanti all’edizione di quest’anno; rappresentavano, è stato detto, anche quelle delle 65 nazioni che hanno partecipato alle passate edizioni. Sugli schermi intanto venivano proiettate immagini e foto, anche in bianco e nero, della storia dell’evento sportivo.

A seguire i saluti del sindaco Franco Ianeselli, del presidente della Provincia Maurizio Fugatti e del presidente della manifestazione Angelo Corradini.

In chiusura sono stati invitati sul palco Tiziano Mellarini, presidente del Comitato trentino della Fisi, e Mario Cristofolini, uno dei fondatori della manifestazione, e gli atleti e campioni Franco Nones, Cristian Zorzi, Antonella Confortola, Fulvio Valbusa e Camilla Morelato.

Nutrita e calorosa la partecipazione del pubblico. Da domani le attività si spostano nelle valli di Fiemme e Fassa; domenica la partenza della 50esima Marcialonga da Moena alle 8 mentre un’ora prima partiranno i partecipanti alla “50×50” con abbigliamento e sci d’epoca. Poi lo spettacolo dei panorami delle due valli e l’arrivo, previsto per i primi verso le ore 11, a Cavalese.

LA PRESENTAZIONE

La Marcialonga di domenica 29 gennaio sarà la prima fra le “Grand Classics” del circuito Ski Classics delle lunghe distanze, ma per presentare la cinquantesima edizione non c’è stata la tradizionale conferenza stampa. Dalle Valli di Fiemme e Fassa a Trento: la Marcialonga ha voluto tornare alle origini nella Tridentum e oggi presso il Comune di Trento sono intervenute le istituzioni, i protagonisti e alcuni personaggi che hanno fatto la storia della granfondo trentina.

Ad aprire le danze è stato proprio il primo cittadino di Trento, Franco Ianeselli: “L’anno scorso ho partecipato alla Marcialonga Story, ricordo di aver sciato per gran parte del percorso assieme ad un signore del Minnesota. Sono orgoglioso che molti atleti di tutto il mondo scelgano il territorio trentino per praticare sport. Lo sci di fondo è fatica, è rapporto con la natura, e tornare a celebrare a Trento la Marcialonga fa onore ai suoi quattro fondatori. I 50 anni meritano qualcosa di eccezionale”.

Marcialonga unisce le splendide vallate di Fiemme e Fassa ed è un vanto per il Trentino intero; in rappresentanza della Provincia di Trento è intervenuto Mario Tonina, assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione con funzioni di vicepresidente: “Credo che un appuntamento come il cinquantesimo di Marcialonga meriti un momento come questo, e quello che il sindaco ha voluto garantire portando la neve in via Belenzani per avvicinare i giovani a questo sport è qualcosa di grande valore. Il turismo è sempre più attratto dai grandi eventi sportivi. Questa intuizione della Marcialonga tanti anni fa è riuscita a unire due valli e tanti volontari che hanno saputo rendere celebre questa manifestazione.”

Presente in sala anche la Soreghina Sabrina Pellegrin di Moena: ”Sono anche un’atleta, poter incoronare il vincitore sarà sicuramente importante. Non vediamo l’ora di accogliere tutti i fondisti a braccia aperte”.

Non poteva mancare l’intervento di Angelo Corradini, presidente Marcialonga: “Vorrei ringraziare Trento, è stata una sorpresa positiva trovare le porte aperte da parte del sindaco e di tutti i funzionari. Crediamo in quello che stiamo facendo, nel nostro prodotto Marcialonga come strumento di promozione turistica del nostro territorio. 18 televisioni trasmetteranno in diretta, tra cui Sky, Now TV oltre alle televisioni locali. Abbiamo 1500 persone che con entusiasmo lavorano per Marcialonga. La pista di Marcialonga è aperta a tutti e apprezzata da molti, e questo ci fa davvero onore”. Marcialonga è per molti fondisti elite di Ski Classics un obiettivo e anche David Nilsson, CEO Ski Classics, ha voluto prendere parola: “L’idea di Ski Classics è nata nel 1922 quando è nata anche la Vasaloppet, il circuito Ski Classics ha solo 15 anni e Marcialonga ha in archivio 50 edizioni, ci sentiamo quasi in soggezione. Ski Classics è onorata di avere Marcialonga in questo circuito. Per noi della Scandinavia è sempre un piacere venire a gareggiare in Trentino, siamo onorati di essere qui e auguriamo altri 50 anni a Marcialonga. La Marcialonga sarà vista in 50 paesi nel mondo e in Svezia è la granfondo più seguita assieme alle competizioni di biathlon IBU”. Presente in sala Franco Nones, campione olimpico a Grenoble 1968: “La Marcialonga è sempre stata faticosa, l’entusiasmo è sempre stato alto fin dalla prima edizione. La Valle di Fiemme ha tanto da offrire allo sport, lo scorso weekend abbiamo avuto lo Skiri Trophy, la gara dedicata ai giovani fondisti che saranno in futuro i prossimi marcialonghisti”. La festa per i 50 anni di Marcialonga proseguirà in Piazza Duomo a Trento per la cerimonia inaugurale.



© Gazzetta delle Valli - Testata registrata in tribunale, direttore responsabile Pierangelo Panzeri - P. IVA 03457250136