Nel 2021, ha ricordato il presidente Fugatti, alla Marcialonga è stata conferita l’Aquila di San Venceslao, proprio per evidenziare la capacità di questo evento sportivo di rappresentare la cultura e la storia del Trentino e il valore del nostro volontariato.
Via Belenzani, da palazzo Thun fino in piazza Duomo, si è presentata per l’occasione con una pista innevata che passava anche attorno alla fontana del Nettuno.
La cerimonia, aperta dal Coro della Sosat che ha cantato l’Inno al Trentino e l’Inno alla Marcialonga, ha visto la sfilata delle 36 bandiere - portate da atleti, volontari, personalità importanti nella storia della Marcialonga - delle nazioni partecipanti all’edizione di quest’anno; rappresentavano, è stato detto, anche quelle delle 65 nazioni che hanno partecipato alle passate edizioni. Sugli schermi intanto venivano proiettate immagini e foto, anche in bianco e nero, della storia dell’evento sportivo.
A seguire i saluti del sindaco Franco Ianeselli, del presidente della Provincia Maurizio Fugatti e del presidente della manifestazione Angelo Corradini.
In chiusura sono stati invitati sul palco Tiziano Mellarini, presidente del Comitato trentino della Fisi, e Mario Cristofolini, uno dei fondatori della manifestazione, e gli atleti e campioni Franco Nones, Cristian Zorzi, Antonella Confortola, Fulvio Valbusa e Camilla Morelato.
Nutrita e calorosa la partecipazione del pubblico. Da domani le attività si spostano nelle valli di Fiemme e Fassa; domenica la partenza della 50esima Marcialonga da Moena alle 8 mentre un’ora prima partiranno i partecipanti alla “50x50” con abbigliamento e sci d’epoca. Poi lo spettacolo dei panorami delle due valli e l’arrivo, previsto per i primi verso le ore 11, a Cavalese.
LA PRESENTAZIONE
La Marcialonga di domenica 29 gennaio sarà la prima fra le “Grand Classics” del circuito Ski Classics delle lunghe distanze, ma per presentare la cinquantesima edizione non c’è stata la tradizionale conferenza stampa. Dalle Valli di Fiemme e Fassa a Trento: la Marcialonga ha voluto tornare alle origini nella Tridentum e oggi presso il Comune di Trento sono intervenute le istituzioni, i protagonisti e alcuni personaggi che hanno fatto la storia della granfondo trentina.
Ad aprire le danze è stato proprio il primo cittadino di Trento, Franco Ianeselli: “L’anno scorso ho partecipato alla Marcialonga Story, ricordo di aver sciato per gran parte del percorso assieme ad un signore del Minnesota. Sono orgoglioso che molti atleti di tutto il mondo scelgano il territorio trentino per praticare sport. Lo sci di fondo è fatica, è rapporto con la natura, e tornare a celebrare a Trento la Marcialonga fa onore ai suoi quattro fondatori. I 50 anni meritano qualcosa di eccezionale”.
Marcialonga unisce le splendide vallate di Fiemme e Fassa ed è un vanto per il Trentino intero; in rappresentanza della Provincia di Trento è intervenuto Mario Tonina, assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione con funzioni di vicepresidente: “Credo che un appuntamento come il cinquantesimo di Marcialonga meriti un momento come questo, e quello che il sindaco ha voluto garantire portando la neve in via Belenzani per avvicinare i giovani a questo sport è qualcosa di grande valore. Il turismo è sempre più attratto dai grandi eventi sportivi. Questa intuizione della Marcialonga tanti anni fa è riuscita a unire due valli e tanti volontari che hanno saputo rendere celebre questa manifestazione.”
Presente in sala anche la Soreghina Sabrina Pellegrin di Moena: ”Sono anche un’atleta, poter incoronare il vincitore sarà sicuramente importante. Non vediamo l’ora di accogliere tutti i fondisti a braccia aperte”.
Non poteva mancare l’intervento di Angelo Corradini, presidente Marcialonga: “Vorrei ringraziare Trento, è stata una sorpresa positiva trovare le porte aperte da parte del sindaco e di tutti i funzionari. Crediamo in quello che stiamo facendo, nel nostro prodotto Marcialonga come strumento di promozione turistica del nostro territorio. 18 televisioni trasmetteranno in diretta, tra cui Sky, Now TV oltre alle televisioni locali. Abbiamo 1500 persone che con entusiasmo lavorano per Marcialonga. La pista di Marcialonga è aperta a tutti e apprezzata da molti, e questo ci fa davvero onore”. Marcialonga è per molti fondisti elite di Ski Classics un obiettivo e anche David Nilsson, CEO Ski Classics, ha voluto prendere parola: “L’idea di Ski Classics è nata nel 1922 quando è nata anche la Vasaloppet, il circuito Ski Classics ha solo 15 anni e Marcialonga ha in archivio 50 edizioni, ci sentiamo quasi in soggezione. Ski Classics è onorata di avere Marcialonga in questo circuito. Per noi della Scandinavia è sempre un piacere venire a gareggiare in Trentino, siamo onorati di essere qui e auguriamo altri 50 anni a Marcialonga. La Marcialonga sarà vista in 50 paesi nel mondo e in Svezia è la granfondo più seguita assieme alle competizioni di biathlon IBU”. Presente in sala Franco Nones, campione olimpico a Grenoble 1968: “La Marcialonga è sempre stata faticosa, l’entusiasmo è sempre stato alto fin dalla prima edizione. La Valle di Fiemme ha tanto da offrire allo sport, lo scorso weekend abbiamo avuto lo Skiri Trophy, la gara dedicata ai giovani fondisti che saranno in futuro i prossimi marcialonghisti”. La festa per i 50 anni di Marcialonga proseguirà in Piazza Duomo a Trento per la cerimonia inaugurale.