Si tratta di un ruolo sociale davvero importante e per noi appassionati della corsa rappresenta una soddisfazione enorme".
Tutto questo in un mese che ha visto il nuovo record nella cronoscalata di Tremalzo, stabilito dal forte ugandese Simon Rugut in 1h02'30 lungo i 13 chilometri che collegano Passo d'Ampola, estremità occidentale della Valle di Ledro, con Passo Tremalzo, strada già teatro negli anni delle sfide di Federico Pellegrino e degli altri fondisti azzurri in occasione della tappa di Coppa Italia di Skiroll organizzata ogni autunno dallo Sci Club Ledrense.
Non potendo fare rientro nel proprio paese per le difficoltà di viaggiare in questo periodo, Rugut ha scelto proprio la Valle di Ledro come sede della sua estate e l'occasione ha portato all'idea di effettuare questa prova, conclusa con il nuovo record del percorso di 1h02'30, ora di fatto un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati che vorranno cimentarsi nella medesima sfida. E già si pensa di porre dei picchetti (rigorosamente in legno) a bordo strada per indicare partenza e arrivo del tracciato.
La corsa nella natura è sempre più una delle prerogative della Valle di Ledro secondo una tradizione di lunga data che passa anche dalla figura di Gianni Demadonna, grande maratoneta degli anni '80 (si ricorda un secondo posto a New York nel 1987) che aveva portato all'organizzazione del Trofeo Palafitta con la presenza di tutti i principali protagonisti della corsa del periodo, compresi Alberto Cova, Francesco Panetta e via dicendo. Un testimone passato poi alla LedroRunning che ha permesso al territorio di diventare un riferimento per la preparazione atletica: non è un caso se negli anni grandi atleti come il primatista italiano Yeman Crippa, lo stesso Pellegrino e tanti anni hanno scelto la Valle di Ledro e le sue opportunità per stage di allenamento. Ed a settembre è atteso il ritorno della formazione del Rugby Viadana, una delle massime espressioni italiane che da anni affronta la preparazione estiva in Valle di Ledro.
In quella che è una vera e propria palestra a cielo aperto è possibile praticare qualsiasi attività outdoor, dagli sport di montagna a quelli acquatici passando per la bici, la corsa, il canyoning e via dicendo grazie ad un territorio che spazia dai 600 metri di quota dell'imbocco della Valle fino agli oltre 2000 delle vette delle Alpi di Ledro le cui caratteristiche di purezza e biodiversità hanno consentito l'inserimento nel progetto Riserva della Biosfera di Unesco.