Siamo comunque grati per averci invitato al bando e fatto visionare gli eventuali locali, prima della pubblicazione del bando stesso.
Nell’occasione è emerso che non c’è nessuna preclusione nei confronti del circolo del basso Sebino, a differenza della passata amministrazione comunale guidata da Riccardo Venchiarutti che, tra i primi atti della sua attività, con una banale scusa, ci ha “sfrattati” dal locale allora in uso. La stanza peraltro ci era stato assegnata dall’attuale Sindaco che a quell'epoca era in carica, in comodato gratuito. Il costo d’affitto e altri oneri stabiliti dal bando per il locale presso l’Arsenale, risulta per noi oneroso come associazione no-profit, in particolare per un circolo che ha come uniche entrate finanziarie il tesseramento dei soci.
Cogliamo l’occasione per segnalare che forse per favorire lo sviluppo delle attività del volontariato locale, sarebbe stato meglio applicare la normativa del codice del terzo settore (d.gls.n.117/17) che al comma 2 dell’articolo 21 recita: "lo Stato, le provincie, le regioni e gli enti locali possono concedere in comodato beni immobili e mobili di loro proprietà non utilizzati per fini istituzionali, agli enti del terzo settore (volontariato). Per lo svolgimento delle loro attività la cessione ha una durata massima di anni trenta, nel corso dei quali l’ente concessionario (associazioni) ha l’onere di effettuare sull’immobile, a proprie spese, gli interventi di manutenzione e gli altri necessari a mantenerne la funzionalità”.