Bolzano - Sono circa 160mila gli altoatesini maggiorenni che hanno un'identità digitale (SPID), 41.000 edifici hanno una connessione internet e 2500 cittadine e cittadini della provincia si recano, ogni giorno, in uno degli uffici che erogano servizi digitali.
Sono i dati forniti dal direttore della Ripartizione informatica e responsabile della trasformazione digitale Josef T. Hofer e da Stefan Gasslitter, direttore generale di Informatica Alto Adige (SIAG) nel corso di una conferenza aperta ai media tenutasi presso lo stand"Civis e myCIVIS" alla Fiera d'Autunno/Biolife di Bolzano. Foto @Marco Parisi.
850 milioni di euro investiti nella digitalizzazione in 5 anni
"L'obiettivo dell'Alto Adige è tanto ambizioso quanto realistico: entro il 2026 tutti gli altoatesini dovranno avere una connessione a banda larga", ha spiegato Hofer durante l'incontro con la stampa. Attualmente, 41.000 edifici dispongono di una connessione Internet, a cui si aggiungono 2000 chilometri di fibra ottica posati a forma di stella. "Abbiamo scelto la digitalizzazione come "progetto faro" per gli investimenti da mettere in campo grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Entro il 2026, altri 15.000 edifici riceveranno una connessione a banda larga, raggiungendo così tutti gli altoatesini", ha dichiarato Hofer. Il progetto di digitalizzazione si basa su diversi pilastri, ad esempio, l'attuale Data Center di Bolzano, che verrà ulteriormente ampliato. Ci sono anche progetti in corso nei vari dipartimenti della provincia e nei Comuni, anche per supportare i cittadini nella creazione della loro identità digitale o per accompagnarli nelle procedure ufficiali digitali. In totale, nei prossimi cinque anni, avremo a disposizione 850 milioni di euro per la digitalizzazione", ha rimarcato Hofer. Naturalmente, i fondi non proverranno esclusivamente dalle casse dello Stato: "Sono 240 i milioni di euro che otterremmo grazie al PNRR per il solo “progetto faro", afferma Hofer.