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Incubo traffico in Trentino Alto Adige: mozione comune

Assemblea congiunta dei Consigli provinciali di Trento e Bolzano e del Landtag di Innsbruck

MERANO (Bolzano) - Si è concluso poco fa al Kurhaus di Merano il 16° Dreier Landtag, assise congiunta delle assemblee legislative di Trento, Innsbruck e Bolzano. I lavori di questa mattina, dopo quelli di ieri pomeriggio cui è seguito un ritrovo di tutti i partecipanti alla seduta dentro la splendida cornice dei giardini di Trauttmansdorf, hanno esaurito la serie di 20 mozioni all'ordine del giorno. Come previsto, il blocco di mozioni sul tema della mobilità è stato quello che più ha fatto lavorare i consiglieri dei tre territori alla ricerca di posizioni condivisibili di qui e di là dal Brennero. I testi del Trentino e del Tirolo austriaco sono stati reciprocamente respinti, ma c'è un voto comune sul testo altoatesino emendato, che fissa ben 11 punti dispositivi per l'elaborazione di soluzioni condivise alle gravi questioni aperte (inquinamento, lavori al viadotto del Lueg, divieti di transito...). L'assise si conclude con la conferenza stampa dei presidenti Soini, Schuler e Ledl Rossmann (Consiglio provinciale dio Bolzano foto credit Werth)

MOZIONI SU CLIMA E AMBIENTE
Martin Mayerl (Vp) e altri 10
Risorse per gestire i boschi come difesa dai rischi naturali (Approvata)
La mozione di Martin Mayerl (VP TIROL), Franz Locher (SVP), Sonja Ledl-Rossmann (VP TIROL), Dominik Mainusch (VP TIROL), Sebastian Kolland (VP TIROL), Florian Riedl (VP TIROL), Andreas Gang (FPÖ), Elisabeth Fleischanderl (SPÖ), Markus Sint (FRITZ), Gebi Mair (GRÜNE), Birgit Obermüller (NEOS) chiede alle assemblee legislative di invitare gli esecutivi a mettere a disposizione le risorse umane e finanziarie per gestire le aree boschive dei territori dell’Euregio in modo che possano proteggere la vita e i beni degli abitanti dai rischi naturali, sensibilizzando la popolazione su questo tema. Inoltre, si chiedono interventi per adattare i boschi al cambiamento climatico perché possano immagazzinare l’anidride carbonica dell’atmosfera e a ottimizzare lo scambio di conoscenze e di ricercatori e addetti ai lavori e di allestire una piattaforma Euregio per le aree boschive. Ancora, con la mozione si chiede di dar corpo a un programma di formazione professionale per vivaisti e esperti di silvicoltura e a ridurre i fattori che mettono a rischio la rigenerazione dei boschi come la pressione esercitata dalla selvaggina. Infine, di incrementare i sistemi di intelligenza artificiale per ridurre al minimo i rischi di calamità naturali, incendi e parassitosi.
La consigliera Michela Calzà (PD) ha sostenuto convintamente la mozione: non possiamo affrontare i cambiamenti climatici ancorati a vecchie convinzioni, ma dobbiamo mettere a fattor comune esperienze, strumenti, dati, anche per superare la frammentazione amministrativa che può rallentare gli interventi. Per Zeno Oberkofler (Gruene) la crisi climatica non si ferma ai confini e un approccio comune è fondamentale per affrontare la sfida più grande della nostra generazione. Questa assemblea deve diventare un’assemblea di sostanza, ha esortato: soprattutto su questi temi dobbiamo dare risposte e ridare fiducia ad una giovane generazione in ansia per il suo futuro. Anton Mattle (VP Tirol) ha ricordato il premio dedicato anni fa alla tutela dei “boschi di protezione” fondato dalle regioni alpine. Un progetto allora presentato dal Vorarlberg dal titolo “Rispetta i tuoi limiti”: oggi la situazione è molto più complessa e dobbiamo tutti contribuire affinché la biodiversità venga tutelata nella nostra quotidianità e tutti assieme possiamo adattare i boschi ai cambiamenti climatici. Franz Thomas Locher (SVP) ha apprezzato la mozione e invitato a votarla: i boschi ci proteggono da frane e smottamenti e assorbono CO2, oltre ad essere rifugio per molte specie rare, vanno dunque tutelati. Per Josef Geisler (SP Tirol) il cambiamento climatico è un tema cruciale e per questo in Tirolo stiamo organizzando la settimana del bosco per interessare al tema anche i non addetti ai lavori: il bosco è vita perché è fonte di ossigeno e riguarda tutti. Chiara Maule (Campobase) ha ringraziato gli estensori della mozione che riguarda la biodiversità, un tema trasversale non solo per noi, ma per il mondo intero: un tema di cui ci dobbiamo occupare anche perché sta a cuore ai giovani. Ha concluso citando una frase di Ernest Hemingway: la terra è un bel posto e vale la pena lottare per lei. La mozione solleva la questione della funzione dei boschi correlata al cambiamento climatico, ha osservato Peter Brunner (SVP), confermando il sostegno alla proposta e invitando a votarla. Gang Andreas (FPO) ha rilevato che la funzione del bosco è importante anche correlata al turismo, alla cultura, alla storia del territorio: dobbiamo fare il possibile per conservarlo e tutelarlo. Christian Kovacevic (SPO) ha condiviso la posizione di molti dei colleghi intervenuti: un ettaro di bosco può accumulare un paio di tonnellate di CO2, ha osservato, il bosco non termina al confine, è un bene che ci occupiamo di questo tema congiuntamente. Gabriele Madersbacher (Liste Fritz) ha rilevato che i boschi non sono una semplice cornice paesaggistica, ma un grande spazio di biodiversità: occorre tutelarli e proteggerli dalla forte pressione che stanno subendo.
Il documento è stato votato all’unanimità.

Lucia Coppola (Avs)
Cammino delle api per conoscerne l’importanza (approvata a maggioranza)
Riguarda le api la mozione di Lucia Coppola (Avs), Brigitte Foppa (Grüne – Verdi - Verda), Zeno Oberkofler (Grüne – Verdi - Verda), Madeleine Rohrer (Grüne – Verdi – Verda) che chiede di coinvolgere i cittadini con campagne di formazione sull’importanza della presenza delle api e degli insetti impollinatori, incentivando azioni concrete come la coltivazione di piante adatte allo sviluppo di questi insetti; a mappare quello che viene definito il Cammino delle api creando, lungo i percorsi, apiari, giardini e musei del miele; a individuare punti di interesse culturale e di degustazione dei prodotti delle api; a realizzare una cartellonistica idonea a individuare il percorso; a organizzare nei Giardini delle Api percorsi per disabili e l’installazione di cartelloni con scrittura Braille per i non vedenti; infine, a mettere in rete le città e i paesi che aderiranno al progetto.
A sostegno della mozione è intervenuto Andreas Kirchmair (VP Tirol) che ha ricordato il ruolo fondamentale delle api come insetti impollinatori che contribuiscono alla varietà delle nostre piante, un partner importante per l’aspetto alimentare e per la biodiversità. Ha parlato dell’utilità dei percorsi didattici che la mozione vuole ampliare. La consigliera Gabriele Madersbacher (Liste Fritz) ha detto che un percorso per le api può unire queste tre realtà: importanti le api e un’azione congiunta sul tema perché senza le api i nostri piatti sarebbero vuoti. Le api tutelano la biodiversità e le persone in generale, ha detto. In replica Coppola ha posto l’attenzione sull’ambiente contiguo dei tre territori del Dreier Landtag e ricordato il coinvolgimento dei residenti nei progetti proposti, un modo per educare le nuove generazioni e non solo a stili di vita sani legati alla sostenibilità ambientale. La volontà è mettere in rete i territori che parteciperanno al progetto. La mozione è stata approvata a maggioranza con qualche voto contrario.

MOZIONI SUL TURISMO
Katrin Brugger (VP TIROL) e Brigitte Foppa (Grüne Fraktion - Gruppo verde – Grupa vërda) (mozioni accorpate votate all’unanimità)
Istituire una cattedra di sviluppo turistico sostenibile
La mozione di Katrin Brugger (VP TIROL), Sonja Ledl-Rossmann (VP TIROL), Dominik Mainusch (VP TIROL), Sebastian Kolland (VP TIROL), Florian Riedl (VP TIROL), Alexander Gamper (FPÖ), Elisabeth Fleischanderl (SPÖ), Benedikt Lentsch (SPÖ), Markus Sint (FRITZ), Petra Wohlfahrtstätter (GRÜNE), Birgit Obermüller (NEOS) chiede alle assemblee legislative di incaricare gli esecutivi di prendere in considerazione l’istituzione di una cattedra di sviluppo turistico sostenibile dell’Euregio. Il documento è stato accorpato con la mozione su una strategia turistica comune per l’Euregio firmata da Brigitte Foppa (Grüne Fraktion - Gruppo verde – Grupa vërda), Madeleine Rohrer (Grüne Fraktion - Gruppo verde – Grupa vërda), Zeno Oberkofler (Grüne Fraktion - Gruppo verde – Grupa vërda), Lucia Coppola (Alleanza verdi e sinistra) che vuole impegnare le tre assemblee legislative a esprimersi a favore di uno sviluppo turistico nell’Euregio che sia in linea con gli obiettivi climatici della Ue e dei tre territori; a incaricare gli esecutivi a sviluppare una strategia turistica con l’obiettivo di arrivare a una migliore distribuzione del turismo mettendo al centro l’equilibrio tra turismo e il mantenimento della qualità della vita delle popolazioni; a trovare strategie per non alimentare ulteriormente il turismo fondato sugli hot spot promuovendo un turismo culturale, naturalistico, sanitario e gastronomico. Inoltre, a potenziare i collegamenti con i mezzi pubblici e a sviluppare una strategia di comunicazione e di applicazioni digitali per gestire le presenze turistiche e per favorire un turismo sostenibile e rispettoso del clima.
Nella discussione al documento unitario Brigitte Foppa (Gruene) ha sottolineato l’enorme numero, 25 milioni, di turisti nell’Euregio. Rileviamo il plus valore rappresentato dal turismo, ma anche la pressione che questo comporta, ha detto: per trovare un equilibrio in questo senso serve una strategia comune, ha aggiunto, chiarendo di aver inserito nella mozione alcuni punti chiave su over tourism, emergenza abitativa, obiettivi climatici ecc. Per Michela Calzà (PD) il turismo è un grande valore, però servono nuove competenze, soldi e conoscenze ha dichiarato sostenendo l’istituzione della cattedra. Markus Sint (Liste Fritz) ha raccontato della svendita della sua patria, il Tirolo, agli operatori turistici: il turismo crea plus valore economico, ma ci sono diversi aspetti negativi e per questo serve una strategia turistica comune. Il turismo ha portato benessere ed è fondamentale, ha osservato Elisabeth Maria Rieder (Liste Fritz), ma è indubbio che il costo della vita nei nostri territori è aumentato e non di conseguenza gli stipendi: questo fa sì che l’atteggiamento positivo nei confronti del turismo sta cambiando e per questo è necessario e decisivo che ci uniamo nella condivisione di questi temi. Una mozione condivisibile e necessaria per contrastare l'over tourism, ha detto Lucia Coppola (AvS): le problematiche sono simili e le risposte devono essere le stesse al fine di individuare strategie comuni ed arginare una deriva che toglie qualità all’offerta e non garantisce la vivibilità dei residenti. Il tema del turismo è molto conflittuale, ha osservato Myriam Atz (Sud-Tiroler Freiheit): per questo dobbiamo promuovere un turismo sostenibile, adottando misure comuni che coniughino la promozione del turismo e il benessere di chi vive nei territori. Simili le considerazioni di Gabriele Madersbacher (Liste Fritz) per la quale l’idea della mozione è ottima, perché un turismo sostenibile non significa solo colazione bio, ma anche un equilibrio tra natura e turismo e di conseguenza meno code, meno traffico, migliore qualità dell’aria. Petra Wohlfahrtstaetter (Gruene) ha sottolineato la necessità che chi vive tutto l’anno in regioni turistiche non debba subire una pressione troppo alta e ha invitato a votare la mozione.
Approvata all’unanimità.

MOZIONI SU ALTRE TEMATICHE
Bernhard Zimmerhofer (Sud- Tiroler Freiheit)
L’Italia ratifichi la Convenzione di Madrid (approvata a maggioranza)
La mozione di Bernhard Zimmerhofer (SÜD-TIROLER FREIHEIT), Sven Knoll (SÜD-TIROLER FREIHEIT), Myriam Atz (SÜD-TIROLER FREIHEIT), Hannes Rabensteiner (SÜD-TIROLER FREIHEIT) chiede alle assemblee legislative di invitare il Parlamento e il governo italiano a ratificare entro il 2025 il protocollo aggiuntivo della Convenzione quadro europea sulla cooperazione transfrontaliera, chiamata anche Convenzione di Madrid. Il protocollo è stato approvato il 16 novembre 2009 e disciplina la creazione di gruppi euroregionali di cooperazione (GEC), ai quali viene conferita personalità giuridica, ma non è stato mai ratificato dall’Italia, fatto che rende difficile la collaborazione tra le varie parti del Tirolo.
Dopo Zimmerhofer è intervenuto Dominik Mainusch (VP Tirol) che ha anticipato convinto voto a favore: la Convenzione serve per riempire di sostanza il quadro in cui ci si muove. Non serve a nulla incontrarsi per due giorni e approvare mozioni se queste decisioni non sono vincolanti. Il successo dell’azione congiunta si misura nelle azioni concrete, ha aggiunto. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha ricordato gli ostacoli alla collaborazione concreta: l’intento è creare istituzioni e strutture comuni per lavorare assieme in maniera transfrontaliera. Collaborazioni dovrebbero essere possibili tra Comuni e Regioni e la ratifica aiuterebbe a lavorare meglio. Migliorare questa sensazione significherebbe far in modo che i cittadini abbiano la sensazione di vivere nell’Euregio, territorio in cui si possono identificare. Per Harald Stauder (Svp) non si deve trattare ciò in questa seduta congiunta: il documento andava presentato in forma di voto in Consiglio provinciale a Bolzano. Questo è il posto sbagliato per trattare questa mozione, ha dichiarato. Ovviamente, ha precisato, la Convenzione di Madrid è molto sensata e utile, il regolamento del Gect va già oltre da quanto prevede. Ha anticipato voto contrario anche per evitare complicazioni future.
Il documento è stato approvato a maggioranza.

Elisabeth Fleischanderl (SPÖ) (Approvata all’unanimità)
Rafforzare l’attuazione della convenzione Onu sui diritti dei disabili
La mozione sottoscritta da Elisabeth Fleischanderl (SPÖ), Sonja Ledl-Rossmann (VP TIROL), Andrea Haselwanter-Schneider (FRITZ), Zeliha Arslan (GRÜNE), Beate Scheiber (VP TIROL), Birgit Obermüller (NEOS) chiede alle tre assemblee legislative di esprimere la volontà di rafforzare lo scambio reciproco di conoscenze sull’attuazione della convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità. Per Mariachiara Franzoia (PD) è bene partire dai principi e dai valori per metterli a fuoco e declinarli nelle nostre leggi di riforma. Valori come la partecipazione attiva delle persone con disabilità, da sostenere affinché queste persone diventino protagoniste del proprio progetto di vita, ma anche di quello comunitario. Bene rafforzare questi scambi che possono migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità: noi trentini stiamo attuando una riforma in questa direzione. Rosmarie Pamer (SVP) ha apprezzato il documento notando che in Alto Adige e in Trentino già si sta lavorando su questi temi e la mozione rafforza progetti comuni e condivisi, quindi va condivisa convintamente. Per Iris Zangerl-Walser (VP Tirol) quello della convenzione dell’Onu è un impegno politico centrale e per raggiungere l’obiettivo è importante agire congiuntamente: l’inclusione non avviene individualmente, ma si sostanzia dello scambio di modelli di successo. Chiara Maule (Campobase) ha ringraziato i colleghi per aver posto un tema trasversale di cui tutti ci dovremmo fare carico: il diritto all’autodeterminazione è un processo che abbiamo cercato di introdurre nei nostri comuni perché ha a che fare con la lotta alla discriminazione e la partecipazione di tutti, per rendere la società più giusta, inclusiva e capace di farsi carico di chi è in difficoltà. Alex Ploner (Team K) ha sostenuto il documento portando alcuni esempi di quanto accade nell’arco alpino e Haselwanter-Schneider Anne (Liste Fritz) ha condiviso l’importanza di agire congiuntamente su questi temi. Stefania Segnana (Lega) ha ringraziato chi ha portato all’attenzione questo tema sul quale pochi mesi fa si è celebrato un convegno a Bolzano nel quale ci si è impegnati proprio ad attuare i principi della convenzione Onu. L’unione dei tre territori può rappresentare un forte contributo, ha aggiunto, ricordando i progetti sul turismo accessibile e l’inclusione delle persone sorde con un progetto di interpretariato a distanza realizzati nella scorsa legislatura. Per Zeliha Arslan (Gruene) è importante parlare delle barriere reali e concrete che incontrano le persone con disabilità nei loro percorsi di vita: un tema di cui ci dobbiamo fare carico anche scambiandoci buone pratiche e modelli.
Approvata all’unanimità.

Franz Locher (SVP)
Aree di servizio, puntare sui prodotti dei territori (approvata all’unanimità)
La mozione di Franz Thomas Locher (SVP), emendata, vuole impegnare le assemblee legislative al rinnovo e conservazione delle aree di servizio sulle autostrade che dovrebbero utilizzare il più possibile prodotti dei tre territori. Primo a intervenire dopo la presentazione da parte di Locher è stato Andreas Kirchmair (VP Tirol) che si è detto d’accordo: i punti di ristoro autostradale sono luoghi di incontro che possono rendere visibili i prodotti regionali. Importante qualità, trasporti brevi: in tempi di cambiamenti climatici e di sfide per l’ambiente è bene sostenere le realtà locali, i cui prodotti agricoli possono essere distribuiti nelle stazioni autostradali. Regionalità e sostenibilità prevedendo anche punti di ricarica elettrici. Harald Stauder (Svp) ha detto che i punti di sosta autostradali sono un biglietto da visita per i territori. Ha portato ad esempio positivo l’area di sosta del Brennero, mentre, ha detto, in altre aree di sosta si trova davvero di tutto e non si riconosce perciò entrando il territorio in cui si è. Bisogna offrire al turista di passaggio di vedere, acquistare e gustare prodotti locali, ha affermato ringraziando per la proposta.
Il testo emendato è stato approvato all’unanimità.

Luis Walcher (SVP) (approvata all’unanimità)
Istituire la “Pianta dell’anno dell’Euregio”
La mozione di Luis Walcher (SVP) chiede l’impegno dei tre governi dell’Euregio a introdurre, in collaborazione con le associazioni del settore ortoflorovivaistico, l’iniziativa “Pianta dell’anno dell’Euregio” per la promozione transfrontaliera della biodiversità e del suo valore culturale e biologico. Si chiede inoltre l’avvio di una campagna di informazione per sensibilizzare i cittadini sulla pianta scelta. Michael Jaeger (VP Tirol) ha appoggiato l’iniziativa di collaborazione transfrontaliera sulla valorizzazione di un simbolo condiviso e comune. Ha condiviso il documento anche Lucia Coppola (AvS) che celebra la pianta dell’anno dell’Euregio in collaborazione con gli orto flora vivaisti. La vegetazione che ci accomuna consentirà l’implementazione di specie vegetali che ci regalano tanta bellezza e ribadirà il nostro forte legame con il verde pubblico e privato che caratterizza nei nostri territori il forte legame tra uomo e ambiente. Giulia Zanotelli (Lega) ha ricordato che si tratta di un lavoro realizzato in collaborazione con i rappresentanti del settore orto vivaistico dei tre territori e servirà a dare lustro a quanto le nostre aziende fanno sul territorio.
Luis Walcher (SVP) ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa che può essere un ulteriore elemento di unione, oltre che un’occasione di visibilità per il settore orto vivaistico dei rispettivi territori.
Approvata all’unanimità.

Walter Kaswalder (Patt)
Consorzio idroelettrico tra Trentino, Sudtirolo e Tirolo (approvata a larga maggioranza)
La mozione, emendata, proposta da Walter Kaswalder (Patt) e sottoscritta da Luca Guglielmi (Fassa), Claudio Cia (Gruppo misto), Mirko Bisesti (Lega), Maria Bosin (Patt), Roberto Failoni (Lega), Mario Tonina (Patt), Eleonora Angeli (Noi Trentino), Antonella Brunet (Noi Trentino), Daniele Biada (Fratelli d'Italia), Vanessa Masè (La Civica), Filippo Degasperi (Onda), Francesco Valduga (Campobase), Andrea de Bertolini (Pd), Lucia Coppola (Avs), Paola Demagri (Casa Autonomia) chiede alle assemblee legislative di attivarsi presso le proprie aziende elettriche locali Hydro Dolomiti Energia, Alperia e Tiwag per confrontarsi sul tema idroelettrico tramite un nuovo organismo collaborativo per sfruttare sinergie.
Madeleine Rohrer (Grüne Fraktion - Gruppo verde – Grupa vërda) ha parlato di sostenibilità, possibile solo con la cooperazione. La scorsa estate, con il gran caldo, ha sottolineato si sono visti i conflitti con le regioni confinanti che dipendono dalla nostra risorsa idrica. Il cambiamento climatico è una grande sfida in questo senso per la popolazione. Bene attivarsi con un’energia possibilmente verde, ha concluso. Appoggio alle intenzioni della mozione è stato espresso da Martin Mayerl (Vp Tirol) che ha indicato un iniziale problema dal tipo giuridico superato con l’emendamento. Nell’Euregio la fonte idrica ha un ruolo importantissimo, ha aggiunto, tramite le imprese idroelettriche ci garantisce un approvvigionamento conveniente per popolazione e imprese. La richiesta di energia elettrica sarà sempre maggiore anche per l’avvento dell’IA e degli investimenti sempre più richiesti per i centri dati. Andrea de Bertolini (Pd) ha trattato del diritto all’acqua, di terza generazione, incluso nei diritti umani: l’acqua è un bene scarso e chi è detentore di acqua e degli usi dell’acqua genera schiavitù. Chi non vi ha accesso è vittima di poteri e interessi economici, ha proseguito. La mozione per de Bertolini è importante perché consente di declinare l’autodeterminazione come fattore di libertà collettiva, per proporre un modello autenticamente esemplare per l’Europa e per il globo intero. Peter Brunner (Svp) ha ricordato che già oggi ci sono forme di collaborazione tra le tre imprese. Il potenziale enorme è dato dal trasferimento di sapere, ha aggiunto. Ci sono requisiti nazionali nei vari settori, ha ricordato, ma nonostante ciò si è detto favorevole a uno scambio coordinato anche su una adeguata piattaforma. Markus Sint (Liste Fritz) ha descritto il tema come fondamentale: la proposta iniziale non era di fondare un consorzio idroelettrico, ma uno studio di fattibilità. Sarebbe stato interessante poterlo svolgere e leggere l’esito, ora non è più possibile perché la mozione è stata un po’ annacquata, era ottima già la prima proposta e ora quello che rimane è proprio poco, ha detto. Forse non serve una mozione per invitare le aziende a incontrarsi, ha dichiarato, anticipando un voto non favorevole all’emendamento. Problemi giuridici? Incaricare di svolgere uno studio di fattibilità non ne pone, approvare un emendamento per un incontro non è sufficiente, ha riassunto. Alessio Manica (Pd) ha detto di condividere l’amarezza del collega, comunque ha anticipato sostegno alla mozione che segna comunque un campo di lavoro per i governi, uno tra i principali assieme a quello della mobilità. Ha parlato del conflitto sul tema dell’uso dell’acqua: si ha la possibilità di riflettere sulla sostenibilità dell’idroelettrico, una sfida da condividere sui territori. Manica ha detto di ritenere che in futuro dovrà essere il pubblico a governare la partita, la dimensione globale rischia di schiacciare. Ha parlato di un seme, riferendosi alla mozione, augurandosi che produca qualcosa in più. Francesco Valduga (Campobase) ha detto di aver sottoscritto la mozione perché è importante esercitare il primato della politica. In questo senso si è detto convinto non solo in riferimento al passato, ma anche al futuro: c’è bisogno di costruire un corridoio di sostenibilità nei nostri territori e il tema passa per ciò. Serve un lavoro congiunto sull’asse dell’autostrada del Brennero per costruire una grande compagnia, un grande player in Europa. L’emendamento? Un po’ annacqua, ma ha un senso perché non sempre le aziende si parlano. Il documento come emendato è stato approvato a larga maggioranza.

Francesco Valduga (Campobase) (approvata all’unanimità)
Promuovere la difesa della democrazia in Europa e presso l’ONU
La mozione proposta da Francesco Valduga e sottoscritta dai componenti del gruppo del Pd e di Campobase, chiede alle assemblee legislative dei territori dell’Euregio di esprimere il consenso ai valori contenuti nella Costituzione italiana, nella Carta dell’Onu e nella Dichiarazione dei diritti umani, ribadendo la centralità dell’Onu per la costruzione di ordine di pace e giustizia; di chiedere al Governo e al Parlamento italiano, al Governo austriaco e alla Commissione e al Parlamento europeo di agire, in coerenza con il Patto per il futuro, per difendere e rilanciare il ruolo dell’Onu e a operare per porre fine alle guerre e alle stragi a partire dall’Ucraina, dalla Striscia di Gaza e dal Libano. Sebastian Kolland (VP Tirol) ha ringraziato il collega Valduga per aver tenuto conto degli emendamenti dell’VP Tirol. La situazione attuale, ha aggiunto, mette sotto pressione molte democrazie e le nazioni unite devono vigilare e intervenire. Bene dunque il documento che stimola una riflessione unitaria su questi temi. Andrea de Bertolini (PD) ha sottolineato la parola “difesa”: si difende ciò che è sotto attacco e la democrazia lo è. Ciascuno di noi nella propria libertà personale lo percepisce come un dato evidente e la difesa davanti all’ONU è un passaggio cruciale da percorrere con convinzione. La difesa è un patrimonio inestimabile e ripartendo dall’ONU si potrà forse avere un modo migliore, vale la pena di crederci. La consigliera dell’SPO Elisabeth Blanik ha ricordato la dichiarazione universale dei diritti umani: partendo da questa premessa, in tempi in cui vale il potere del più forte, ha aggiunto, abbiamo bisogno di proteggere i diritti umani e la democrazia prendendo posizione contro l’odio. Markus Sint (Liste Fritz) ha riconosciuto il valore di questa mozione a sostegno della pace e contro la guerra e per questo ha detto di volerla votare con convinzione, esortando anche a concentrarsi su quanto si possa cambiare all’interno dei rispettivi singoli territori. Zeliha Arslan (Gruene) ha evocato le drammatiche immagini di guerra che occupano tutti i notiziari che dimostrano l’irrazionalità della guerra: noi appoggiamo questa mozione, ha dichiarato.
Documento approvato all’unanimità.

MOZIONI IN MATERIA DI MOBILITÀ
L’argomento che ha suscitato maggiore dibattito è stato quello della mobilità, con il raggiungimento di un obiettivo condiviso e l’approvazione a larga maggioranza e in forma emendata di uno solo dei tre documenti presentati da Paul Koellensperger (Team K) “Asse del Brennero, un comitato per la gestione sostenibile del traffico”, Florian Riedl (Vp)
“Brennero, sostenere le misure di emergenza per limitare il traffico” e Vanessa Masè (La Civica), “Ponte Lueg, sospendere i divieti di circolazione dei Tir”.
Il testo condiviso e sottoscritto mira a una gestione coordinata, sostenibile e transfrontaliera del traffico lungo l’asse del Brennero, fondata su cooperazione istituzionale, riduzione delle emissioni, promozione della mobilità ferroviaria e uso intelligente dei dati. Nello specifico, il dispositivo, molto articolato, impegna i tre territori a costituire un comitato interistituzionale transnazionale che rappresenti le amministrazioni dei tre territori e i governi di Italia e Austria, con il compito di definire strategie comuni per la gestione sostenibile del traffico lungo l’asse del Brennero; a promuovere un dialogo tra le autonomie locali e i governi nazionali per trovare soluzioni condivise, evitando una gestione puramente conflittuale della questione; a elaborare un piano d’azione congiunto per la riduzione delle emissioni inquinanti, in linea con gli standard europei sulla qualità dell’aria e le direttive sul clima ed energia, includendo anche una graduale riduzione degli incentivi per l’utilizzo di fonti fossili; a sostenere misure di incentivazione al trasporto ferroviario, migliorando le infrastrutture esistenti e potenziando le politiche di trasferimento delle merci dalla gomma alla rotaia; a valorizzare il lavoro di ricerca e analisi per fornire parametri per la definizione delle politiche pubbliche e l’adozione delle decisioni politiche e per monitorare l’efficacia delle misure adottate nel tempo; a presentare periodicamente al Dreier Landtag una relazione di avanzamento delle iniziative adottate e sugli impatti delle politiche adottate e a sollecitare la Germania e la Baviera ad iniziare la costruzione delle tratte di accesso al BBT; a promuovere un intervento per l'ottimizzazione del traffico sul ponte Lueg e altri cantieri, considerando la possibilità di utilizzare per la durata dei lavori entrambe le corsie per senso di marcia, ogni qual volta possibile, senza compromettere la sicurezza. Infine, s’incaricano gli esecutivi del Land Tirolo e delle Province autonome di Bolzano e di Trento di elaborare, un piano comune per lo scambio di dati sul traffico in tempo reale e di promuovere una gestione del traffico che soddisfi le esigenze economiche e le richieste della popolazione locale in entrambe le regioni e sollecitare la costituzione di un tavolo di lavoro tra i 3 stati confinanti (Italia, Austria, Germania) per individuare modalità condivise partendo dalla situazione attuale di gestione del traffico volte a garantire sicurezza e fruibilità dello stesso, secondo un principio di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, salvaguardando tutte le esigenze.
I primi firmatari sono intervenuti a presentare le proposte di mozione e a commento della trattativa intercorsa. Florian Riedl (Vp), sulle trattative, ha detto che non essere arrivati a una quadra non è una sconfitta: l’Euregio è vivace e si deve accettare che certi temi si possano affrontare con opinioni differenti. Una sconfitta sarebbe se non si trattassero temi su cui non si è d’accordo. Anche Paul Koellensperger (Team K) ha parlato di una discussione vivace, non una sconfitta, su un tema importante. C’è bisogno di parlare di questo tema e questo Dreier Landtag potrebbe svolgere un ruolo fondamentale anche se non tutte le mozioni saranno approvate, ha detto. Meglio andare a casa con una mozione respinta e un risultato che una mozione approvata e finita nel dimenticatoio. Fondamentale una piattaforma comune, ha detto, il comitato deve sviluppare strategie sostenibili, scambio istituzionale. Vanessa Masè (La Civica) ha parlato di un lavoro intenso fatto a partire dalla Commissione interregionale: già un passo avanti importante perché già nel 2021 c’era stata una rigidità più netta. Il 2023 e il 2025 hanno aperto un dialogo molto fruttuoso. Ha ringraziato i colleghi firmatari della proposta di mozione, 33 su 35, per rappresentare un tema che si scarica anche sul Trentino in maniera forte e le criticità. Tra cui il traffico notturno, i lavori sul ponte Lueg, il contingentamento del traffico. Crediamo fortemente nella ferrovia, ha aggiunto, stiamo investendo molto sull’interporto che potrà dare soluzioni efficaci, ma nell’attesa si deve ragionare sul tema. Democrazia è fatica e i punti di vista sono diversi, ci si è detti in questi giorni quali sono i concetti irrinunciabili, i punti di partenza per i territori e si è cercato di comprendere le esigenze dei territori che rappresentiamo. Un grande risultato per Masè.
Madeleine Rohrer (Grüne – Verdi – Verda) ha riportato l’istanza della necessità per i territori di adottare soluzioni anche a tutela dell’ambiente. L’appello a cui ha dato voce è stato prendere di nuovo in mano il progetto, adottare soluzioni coraggiose e assumersi la responsabilità del futuro. Anton Mattle (VP Tirol) ha detto che sull’asse delle autostrade vivono 210.000 tirolesi, il 28% della popolazione del Tirolo. La politica si assume la responsabilità per la salute di queste persone e in Tirolo non ci sono i boschi a proteggere dalle emissioni: c’è una pressione massiccia per l’imposizione di misure di tutela. Ha ringraziato per la volontà di affrontare il problema e ha detto “evviva il Dreier Landtag” che, anche in forma riformata, è una piattaforma di discussione per attuare misure. Roberto Paccher (Lega) ha ricordato la sofferenza del Tirolo e la situazione della Valsugana che dal 1965 sta aspettando la PiRuBi. In quel tratto di Euregio c’è solo una superstrada che sopporta 55.000 veicoli al giorno: benissimo portare il tema della viabilità in modo globale, ma senza no ideologici alla realizzazione di nuove infrastrutture. Il consigliere si è detto contrario a dire sì al treno e no a nuove strade, devono esistere entrambi. Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha ringraziato il Tirolo per le limitazioni di traffico introdotte, che tutelano anche l’Alto Adige. Ha auspicato che le misure vengano applicate anche in Alto Adige. Nei weekend di punta i mezzi di soccorso non riescono più a passare, ha dichiarato e ha chiesto di valutare il prezzo per un biglietto del treno condiviso perché 750 euro è un prezzo troppo alto per i cittadini perché scelgano di abbandonare la macchina. René Zumtobel (SPÖ) ha indicato la necessità di trovare punti in comune, compromessi, una soluzione comune per il corridoio del Brennero. Si deve fare di più: si creerà un ticket Euregio, si acquisterà materiale rotabile con l’Alto Adige. Sulle strade serve più trasparenza nella comunicazione tra di noi. Ha avanzato una proposta concreta: mettere a disposizione di tutti i dati dei gestori delle autostrade per un’analisi congiunta. Paul Köllensperger (Team K) ha ribadito l’importanza di un progetto per condividere i dati in tempo reale e un gruppo di lavoro per creare strategie comuni. Sebastian Kolland (VP Tirol) ha ricordato l’importanza delle misure di emergenza: sono necessarie per la tutela della salute dei cittadini, si spera comunque che in un futuro non siano più necessarie. La discussione: bene poter scambiare i punti di vista e le idee su tematiche importanti.
Hannes Rabensteiter (Sud-Tiroler Freiheit) ha detto che è arrivato il momento di guardare in faccia la realtà, la viabilità è al limite e la popolazione ne soffre. Le autostrade sono sempre bloccate, servono misure condivise per sgravare la popolazione e migliorare la qualità di vita. Bisogna guardare la gente e non guardare le lobby che considerano il paesaggio come zona di transito. Evelyn Achhorner (FPÖ) ha chiesto a cosa servono le foto e i comunicati stampa quando se si parla di strada tutto collassa. Ha chiesto cosa non si capisce nella parola “misure di emergenza” a tutela della popolazione. Ci date un’alternativa? ha chiesto. Christian Kovacevic (SPÖ) ha ricordato che per la gente del Tirolo il traffico è diventato insopportabile. Non si parla solo quello merci e dei vacanzieri: bisogna trovare soluzioni per il trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia.
Andrea Haselwanter-Schneider (Liste Fritz) ha detto “sì” alle misure di emergenza, divieti di transito notturno. Si può parlare anche di orchidee, ma bisogna occuparci dei grandi problemi. Ha detto che della mozione resta poco, ma è già positivo l’accordo sul fatto che si continuerà a discutere assieme. Rispondendo a Paccher: 2,5 milioni di Tir transitano sul corridoio, non si può fare un confronto. Gebi Mair (Gruene) ha detto che il traffico è un dramma per la popolazione. Ha ripreso le decisioni prese a Riva del Garda: non di ciò è stato realizzato. Una gestione insieme è indispensabile, ha detto: Asfinag potrebbe rilevare l’A22 e farne un’autostrada pantirolese. Brigit Obermueller (NEOS) ha ricordato che ieri si è detto che si deve intervenire a diversi livelli, ma non si è detto che alcuni devono ancora fare i propri compiti a casa. Si deve eliminare il privilegio dei diesel, ha aggiunto. Non si devono trovare misure per darci fastidio l’un l’altro, ma lavorare assieme per una soluzione.
Alessio Manica (Pd) ha detto di voler tranquillizzare: non tutti in Trentino vogliono la PiRuBi. Anche il Trentino e l’Alto Adige soffrono il traffico dell’autostrada, ha detto. Importante la mozione Köllensperger soprattutto se ci sarà una vera attuazione, ha detto. Resta però l’amarezza per le altre mozioni: sarebbe meglio lasciare quella di Köllensperger e ritirare le alte. Florian Riedl (VP Tirol) ha portato a esempio lo scorso weekend con due cantieri, in Alto Adige e Tirolo, con il calendario dei divieti di passaggio: c’era traffico in tutti due i sensi. La comunicazione come deve essere gestita? A che livello? Non ha funzionato, deve essere migliorata. Ha chiesto la votazione separata sulla mozione 17. Andrea Haselwanter-Schneider (Liste Fritz) ha ricordato che le strade bloccate non lasciano passare i mezzi di soccorso e ha lanciato un appello alla comprensione delle situazioni drammatiche e delle loro conseguenze che ci sono. Ha difeso le misure adottate. Madeleine Rohrer (Grüne – Verdi – Verda) ha detto che la priorità è mantenere le misure di emergenza e mantenere le misure per la salute della popolazione: no al traffico di transito notturno e sì alla qualità di vita.
Roberto Stanchina (Campobase) ha indicato le difficoltà di mediazione incontrate oggi. Nessuno vuole forzare verso un altro territorio, non era l’intento questo della mozione trentina. Nemmeno questo sarà l’intento del Tirolo. Ha fatto un appello per arrivare a un contesto di mobilità condivisa e globale nei tre territori. Non sarà fare una strada o meno che risolverà il problema del traffico, ha detto, ma il confronto sul tema della mobilità alternativa.
Sven Knoll (Svp) Ha chiesto la votazione per punti separati sulla mozione 17 di Masè. Tutto passa per il Brennero, ha dichiarato, parlando non di mancata comunicazione, ma di mancato interesse. Ha citato la mozione del 2014 del Dreier Landtag che prevedeva l’introduzione di un collegamento unico su ferrovia Innsbruck-Lienz, mozione non attuata.
Birgit Obermueller (NEOS) ha ripercorso quelli che ha definito come errori di comunicazione sulla ristrutturazione del ponte Lueg. Per la bassa valle Isarco è stata persa un’occasione per il ritorno alla natura.
In replica Paul Köllensperger (Team K) ha plaudito alla sintesi sulla mozione 8 (emendata) e auspicato l’attuazione in termini concreti. L’istituzione di una piattaforma per affrontare il problema è necessaria, si vigilerà sull’attuazione, ha dichiarato.
Vanessa Masè (La Civica) ha chiesto sulla proposta 4 la votazione per assemblee separate e di permettere prima la votazione sulla 4, poi quella sulla 17 e poi quella sulla 8 conclusiva del percorso comune. Un dibattito molto articolato che ha visto anche provocazioni e posizioni ideologiche che è corretto emergano, ha detto: comunque un percorso è stato fatto, su alcune cose è difficile fare sintesi, ma il confronto e il compromesso in politica sono sempre un passo avanti. Ha pregato di leggere il compromesso non come qualcosa al ribasso, ma, anzi, in avanti per tutti.
Ultimo aggiornamento: 12/06/2025 14:44:49

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