TEMU' (Brescia) -
"Quest'anno la stagione estiva in Alta Valle Camonica è stata racchiusa nei dieci giorni a cavallo di Ferragosto, occore fare di più per attrarre turisti",
Francesco Bosco (nella foto), consigliere comunale di minoranza a
Temù e già direttore generale di Adamello Ski e Funivie Campiglio fa un primo bilancio dell'estate.
La settimana dopo Ferragosto è da sempre il giro di boa della stagione estiva: gli operatori tracciano un bilancio, anche se ci sono davanti ancora settimane ed eventi importanti in
Alta Valle Camonica prima di dire addio all'estate.
Francesco Bosco, cosa emerge da questa stagione estiva?

"E' trascorso sul modello di quelle delle annate precedenti, con un grande afflusso nei 15 giorni centrali di agosto, poi i fine settimana di giugno e luglio. Va tenuto presente che quest'anno - parlando con gli operatori - è stato avvertito un calo di presenze e questo deve far ripensare al modello turistico dell'Alta Valle Camonica, che è una realtà bellissima e va valorizzata con una serie di iniziative".
Quali proposte?
"Partiamo dalla presenza in Alta Valle Camonica di due club calcistici, Cagliari e Sampdoria, nel mese di luglio: accanto all'ospitalità e alla visibilità che Il Comprensorio PontediLegno-Tonale hanno avuto, occorre sostenere con iniziative sul loro territorio, in particolare Genova e la Liguria, così da far conoscere il nostro stupendo territorio e fare promozione in vista dell'inverno. A mio parere inverno ed estate devono integrarsi, così entrambi possono crescere.
L'altro discorso riguarda le iniziative in loco durante l'estate, e qui mi riferisco in modo particolare a Temù, dove gli eventi di qualità sono stati davvero scarsi. Ai turisti occorre avanzare delle proposte tutti i giorni".
E sui servizi?
"Questo è un altro tema, se si vuole veramente fare un salto di qualità a livello turistico: gli hotel del Comprensorio che offrono all inclusive, pranzo e cena, sono davvero pochi e negli ultimi anni si sono ridotti, così i turisti sono obbligati, dopo una giornata dove magari hanno effettuato un'escursione e cercano relax, andare a prenotare un ristorante e questo a mio parere non va nella direzione giusta dell'accoglienza turistica. Se mancano i servizi, l'attrattività delle nostre località viene meno.
Un discorso a parte è la questione strade, senza entrare nei grandi progetti che si trascinano da decenni, mi limito a far osservare le condizioni in cui si trovano le strade di Temù, con buche ed erba ai lati".
Ma gli appalti della manutenzione ordinaria non vengono programmati a inizio anno?
"Come consigliere comunale ho chiesto informazioni e mi è stato risposto che l'allato viene fatto dall'Unione dei Comuni dell'Alta Camonica e che sarà in programma a settembre, ossia quando la stagione estiva è finita. Tengo a precisare che non servono grandi progetti, ma una maggior attenzione turistica: l'Alta Valle Camonica vive di turismo e i maggiori interventi devono essere fatti in questa direzione".
Sono in programma importanti investimenti nel Comprensorio?
"Non entro nel merito di ciò che verrà, dove ho già espresso un parere, parto dal progetto "Grande sogno" avviato all'inizio di questo secolo che ha dato un grande slancio alle nostre località e si basava su tre pilastri: il primo era l'ampliamento del demanio sciabile, il secondo prevedeva creare tra Temù, Ponte di Legno e il versante bresciano del Passo Tonale tremila posti letto alberghiero, il terzo intervento puntava sulla formazione degli operatori, far crescere i giovani, inserirli nelle attività ricettive e creare una cultura dell'accoglienza turistica. I tre pilastri non sono stati completati e i risultati sono sotto gli occhi di tutti".
Cosa serve?
"Parto da due realtà che conosco, dove ho lavorato e che sono simili: il Comprensorio PontediLegno-Tonale è cresciuto, ma molto meno di altre realtà, tra cui Campiglio che negli ultimi anni ha fatto un balzo. Il modello è semplice e lo ripeto da anni: serve una cabina di regia che indichi e porti avanti le strategie per far crescere l'Alta Valle Camonica. Le potenzialità ci sono, vanno valorizzate. Serve un lavoro di base, costante nel tempo, dico quotidiano, di integrazione tra pubblico e privato".
E a livello amministrativo?
"Parlo di Temù dove sono consigliere comunale di minoranza: in questi quindici mesi non ho visto grandi strategie, direi che la maggioranza vive dell'ordinaria amministrazione e tutto ruota attorno ad un progetto - Palaghiaccio - dove i costi sono aumentati. Noi avanziamo delle proposte, ad esempio nell'ultimo consiglio comunale abbiamo discusso - su mia richiesta - di dissesto idrogeologico, ma di soluzioni, comprese quella sulla Val d'Avio, non ne ho viste.
Poi è di questi giorni la questione acqua potabile in una parte di Pontagna, visto la delicatezza del problema, mi sarei aspettato un'informazione completa da parte di chi guida in Comune".
Perché si è impegnato in politica?
"Per tre motivi: primo mi è stato chiesto dai cittadini di impegnarmi ed ho risposto positivamente, secondo per senso civico nel paese dove vivo, terzo perché ritengo di essere competente e di poter dare il mio contributo".