Darfo Boario Terme - Quanto è buono il formaggio con le pere? Una domanda che troverà risposta giovedì 25 agosto a malga Perlepere di Darfo Boario Terme (Brescia), dove si potranno assaggiare i formaggi del territorio in occasione di un pranzo camuno.
Dopo il successo della prima “tappa” alla malga Guccione - che ha offerto, oltre alla cena, anche un viaggio tra le stelle in compagnia di Astronomitaly -, arriva il secondo appuntamento di "Fiormaggi", il concorso riservato ai formaggi di malga ottenuti con latte fresco vaccino, ovino o caprino, da animali al pascolo brado o semibrado, giunto quest'anno alla terza edizione, con il consueto obiettivo di valorizzare la biodiversità della Valle Camonica.
Un ricco programma che, fino a novembre, metterà in luce tutti gli aspetti e le qualità dei formaggi d'alpeggio, esaltandone gusto, profumi e aromi, ma anche le competenze casearie dei malghesi, tramandate di generazione in generazione.
Il costo per partecipare al pranzo camuno della malga Perlepere è di 15 euro a persona, bevande incluse.
La rassegna - organizzata dall'Associazione Darfense Agricoltori e da PromAzioni360 di Loretta Tabarini, su invito e con il patrocinio della Comunità Montana di Valle Camonica e del Comune di Darfo Boario Terme, in collaborazione con Slow Food Valle Camonica - proseguirà dal 7 ottobre al 7 novembre, quando si entrerà nel cuore dell'evento con il “Mese dei Fiormaggi”, che vedrà il coinvolgimento di ristoranti e pizzerie di Darfo Boario Terme e dell'Associazione Ristoratori Vallecamonica, che per l'occasione proporranno un menu con piatti a base di formaggio.
Le fasi finali del concorso entreranno nel vivo il 24 ottobre, quando una giuria di qualità sarà chiamata a stabilire i vincitori, che verranno premiati giovedì 27 ottobre nel corso di un'apericena durante la quale i formaggi vincitori saranno abbinati ai vini del territorio.
La conclusione è fissata per domenica 6 novembre con l'assaggio dei formaggi proposto al mercato a km zero di Darfo Boario Terme.
Per informazioni e prenotazioni telefonare ai numeri 333 8290004 e 339 8824098.
Perchè il concorso Fiormaggi?
“Negli anni è stato scoperto che il latte d'alpeggio ha un valore nutrizionale più elevato ed un maggiore contenuto di composti in grado di conferire aromi diversi – spiega Domenico Foppoli, presidente dell'Associazione Darfense Agricoltori -. Ma c'è una motivazione in più: scegliere un formaggio d'alpeggio è anche un modo per aiutare l'ambiente e valorizzare un territorio. Un prodotto che rappresenta a pieno titolo un territorio speciale come la Valle Camonica. Che, vista la sua estensione, è caratterizzata da una fitta rete di malghe e alpeggi, e da un paniere di formaggi unici”.
Questo concorso “è una sorta di viaggio che vuole mettere in collegamento, una dopo l'altra, tutte le peculiarità del territorio: dai fiori al cibo - sottolinea Loretta Tabarini, presidente di PromAzioni360 -. Fin dalla prima edizione, il concorso ha dato risultati eccellenti e inaspettati: circa 50 i formaggi iscritti, in rappresentanza di 25 aziende produttrici. Quest'anno abbiamo cercato di evidenziare un aspetto prioritario del concorso: valorizzare la biodiversità e la biosfera della valle”.
“Il concorso Fiormaggi diventa una manifestazione sul territorio, nell'intento di mettere in rete e in relazione produttori, trasformatori, utilizzatori e consumatori finali. Il concorso rimane il punto cardine del progetto, declinato però in una serie di iniziative collaterali volte a conoscere il territorio, viverlo e dare ulteriore visibilità a chi, come i malghesi, eroicamente stanno in montagna d'estate – spiega Dario Bonfanti, assessore alla Filiera alimentare, all'allevamento, alla ristorazione e al territorio montano -. Questo è un punto fondamentale per l'Amministrazione di Darfo: non un concorso fine a se stesso, ma che dà modo di creare una piccola economia circolare. Oggi a Darfo, ma domani potrebbe diventare un volàno per tutta la valle”.
Fondamentale anche il coinvolgimento della ristorazione, “un settore all'avanguardia, che può dare ulteriore smalto a quelli che sono i prodotti tipici della Valle Camonica – conclude l'assessore Bonfanti -. Un'identità enogastronomica che fa rivivere la valle anche dal punto di vista turistico, utilizzando le peculiarità del nostro territorio”.