Trento - Trovare strategie per fermare il progressivo spopolamento dei piccoli paesi montani e valorizzare il patrimonio abitativo pubblico non utilizzato: al Festival della Famiglia sono stati questi i temi approfonditi oggi nell’appuntamento online dal titolo “Co-Living: e se andassimo a vivere in montagna?”, a cura della Fondazione Demarchi e dell’Agenzia per la Famiglia. A Luserna, nella prima sperimentazione del progetto, iniziato nel 2017 ed oggi concretizzato, quattro appartamenti di ITEA S.p.A. sono stati messi a disposizione, in comodato d’uso gratuito per quattro anni, a nuovi nuclei familiari, provenienti da diverse città italiane e selezionati tramite un bando.
Stefania Segnana, assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, ha sottolineato quanto la Giunta creda in questo progetto che, valorizzando il patrimonio pubblico, che se inutilizzato rappresenta comunque un costo in termini di manutenzione, contribuisce a mantenere la popolazione presso comunità a rischio di spopolamento a causa della distanza dai centri maggiori. “ E’ un progetto sperimentale – ha detto - che ha visto un’alta adesione ed ha suscitato l’interesse di altri Comuni. Mette inoltre al centro il tema della qualità della vita e della bellezza del nostro territorio. Itea sta lavorando per individuare altri alloggi disponibili per allargare l’adesione al progetto ad altri Comuni. Sono certa intanto che la comunità di Luserna saprà accogliere e far sentire a casa le famiglie che hanno aderito a questa possibilità”.
Luciano Malfer, dirigente generale dell’Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, ha ricordato la normativa che sta a supporto del progetto. “Le competenze dell’autonomia – ha sottolineato – consentono di creare progetti innovativi conferendo valore al tema del bene comune. Il territorio diventa attrattivo anche grazie a queste politiche”.
Laura Ravanelli, coordinatrice generale della Fondazione Demarchi, ha parlato di un progetto importante e innovativo che affronta il problema dello spopolamento della montagna e del progressivo elevarsi dell’età media di alcune comunità. La spinta per le famiglie che vi hanno aderito, ha aggiunto, è stata anche la possibilità di vivere una dimensione di comunità.
Nicoletta Carbonari, commissaria della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, ha ricordato come la Comunità abbia sempre sostenuto le politiche per la famiglia. Ha evidenziato la collaborazione che è stata messa in campo per arrivare a questo risultato, che vuol dire guardare al futuro e mantenere i servizi sul territorio.