Sondrio - Si è svolta la riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto di Sondrio Salvatore Pasquariello, a cui hanno preso parte, oltre al Questore e ai Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, i Sindaci dei Comuni di Bormio, Chiavenna, Grosio, Grosotto, Madesimo, Mese, Samolaco, Mese, Samolaco, San Giacomo Filippo, Sondalo, Prata Camportaccio, Verceia e Villa di Chiavenna, i Comandanti della Polizia Municipale di Sondrio, di Chiavenna e di Tirano, il Dirigente dell’Ufficio scolastico Territoriale, i dirigenti dell’Istituto di istruzione superiore “Leonardo da Vinci” e dell’Istituto professionale “Crotto Caurga” di Chiavenna, il dirigente scolastico dell’Istituto di istruzione superiore “Pinchetti” di Tirano, il dirigente dell’Istituto di istruzione superiore “Alberti” di Bormio e il dirigente dell’Istituto comprensivo “Franco Zappa”di Grosio, Grosotto e Sondalo Oggetto dell’incontro è stato l’esame delle misure da adottare in occasione delle manifestazioni spontanee di festeggiamento dei “coscritti”, alla luce di taluni gravi episodi verificatisi negli scorsi anni, e in particolare a Chiavenna nel 2019.
Nel corso dell’incontro è stato in premessa "riconosciuto che tali festeggiamenti rientrano nel novero delle tradizioni locali, seppur non più legati alla ragione per cui erano nati ossia la cerimonia di saluti prima della partenza per la coscrizione obbligatoria, in seguito alla quale i giovani della stessa classe di leva venivano chiamati a prestare il servizio militare lontano dalla loro terra e dagli affetti per lunghi mesi.
Il Prefetto ha sottolineato che tali tipi di festeggiamenti, pur connotati da atti di goliardia, tuttavia non possono e non devono sfociare, come invece nel passato spesso accaduto, in atti e comportamenti in grado di causare disagi e pericoli alla comunità. Il lancio di getti di farina, l’accensione e il lancio di petardi e fumogeni, l’impedire, a volte in maniera anche violenta, il deflusso regolare degli studenti, aspettandoli, specie quelli delle prime classi, all’uscita dalla scuola, sono tutti comportamenti che nulla hanno a che fare con lo spirito originario di questa festa, né con il rispetto che si deve alle persone, compresi i più piccoli.
Ha poi voluto evidenziare che le necessarie cautele legate alle misure di contenimento della diffusione del covid 19 impongono, da un lato, l’adozione di talune restrizioni per impedire l’assembramento di ragazzi in spazi angusti e davanti alle scuole o nelle strade che conducono ad esse; dall’altro, si offrono come occasione per inaugurare una nuova stagione; considerazione questa che ha incontrato il favore e la piena adesione dei Sindaci e di tutti i presenti.
Pertanto, nella sua qualità di Autorità di pubblica sicurezza, il Prefetto ha invitato i Sindaci ad adottare, nel caso le necessità lo richiedano, apposite ordinanze contingibili e urgenti ai sensi degli artt. 50 e 54 del decreto legislativo n.