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Emergenza Ucraina, la solidarietà del Trentino

Trento - Un camion solidale per l'Ucraina messo a disposizione da Fai Conftrasporto del Trentino e organizzato in collaborazione con l'associazione Rasom partito oggi da Trento, una volta a destinazione, entrerà per una ventina di chilometri in territorio ucraino. L'arrivo è previsto per mercoledì. A bordo del camion vestiario, medicinali e alimentari destinati alla popolazione ucraina.


Alla partenza c'erano anche l'assessore alle politiche sociali Stefania Segnana, la consigliera provinciale Vanessa Masè e Andrea Pellegrini, presidente di Fai Conftrasporto.


"Anche questa iniziativa - sottolinea l'assessore Segnana - conferma la grande solidarietà del Trentino verso la popolazione ucraina. In una situazione delicata come quella attuale, gli aiuti concreti sono fondamentali per alleviare il dolore e la deprivazione delle persone che soffrono a causa della guerra e per dare loro un segnale di speranza e vicinanza".


Il viaggio della colonna mobile


Dopo aver attraversato due confini di Stato (Slovenia e Ungheria), la colonna mobile della Protezione civile trentina e altoatesina raggiungerà in serata Budapest, per la prima notte della spedizione in territorio straniero. Il viaggio che porterà fino in Moldavia i 43 uomini guidati dal capo missione Giovanni Giovannini, è iniziato alle 5 del mattino, al termine del briefing presso il polo della Protezione civile a Lavis. La colonna di 11 tir - accompagnata da alcuni mezzi di supporto e da un’ambulanza - con 18 container di materiale per l’allestimento di un campo di accoglienza per le persone in fuga dal conflitto in Ucraina, ha percorso la lingua di asfalto che costeggia campi e piccoli centri abitati ed a tratti si immerge nella foresta. L’autostrada viene percorsa da decine di mezzi carichi di beni destinati alla popolazione ucraina e ai territori che confinano con il Paese devastato dai bombardamenti. Riconoscere gli autisti in “missione” non è troppo difficile: spesso sulla cabina campeggia la bandiera gialloblu dell’Ucraina in segno di vicinanza. E così nascono incontri nel segno della solidarietà. È accaduto anche durante la sosta per il pranzo, quando un gruppo di 12 vigili del fuoco francesi appartenenti all’associazione umanitaria ‘Aaip’ ha srotolato uno striscione, invitando i membri della spedizione regionale ad unirsi per una foto ricordo. Non poteva mancare la bandiera del Trentino. I pompieri provenivano dalla Corsica ed hanno fatto scalo a Lione. Consegneranno generi di prima necessità al confine tra Ungheria e Ucraina.


La colonna mobile sta viaggiando seguendo una precisa tabella di marcia. Il gruppo formato da personale del Servizio prevenzione rischi, vigili del fuoco permanenti e volontari, Nuvola, volontari della Croce rossa trentina e della Croce Bianca altoatesina, può contare sul supporto del funzionario del Dipartimento nazionale delle Protezione civile Italiana - Andrea Mazo - con compiti di collegamento con le autorità locali anche per gli aspetti di sicurezza della colonna. I materiali e le attrezzature trasportati verranno ceduti a titolo gratuito alle autorità competenti dell’amministrazione moldava. Al momento non è previsto che gli operatori della colonna mobile partecipino all’allestimento. Come ha spiegato Giovannini, al momento dell’arrivo in Moldavia la colonna mobile seguirà strade diverse: alcuni membri del “convoglio” si distaccheranno per la consegna degli aiuti umanitari Caritas inseriti nella colonna mobile alle parrocchie che stanno accogliendo i profughi.


Emergenza Ucraina, il Trentino all’incontro con il premier Draghi


La protezione civile, un sistema che mette assieme Stato e territori. E che ancora una volta, di fronte all’emergenza Ucraina, sta dando risposte efficaci ed efficienti, confermando l’alleanza tra Dipartimento nazionale e Regioni e Province autonome: una unità d’intenti confermata anche da iniziative come la colonna mobile del Trentino e dell’Alto Adige, partita questa mattina per portare sostegno in Moldavia alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra. È il messaggio condiviso dal premier Mario Draghi e dai rappresentanti dei territori, tra cui il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che hanno partecipato al Comitato di coordinamento della protezione civile per l’emergenza Ucraina, riunitosi oggi a Palmanova, nel centro della protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Presenti anche Massimiliano Fedriga, presidente della Regione ospitante e della conferenza delle Regioni, e il capo del Dipartimento nazionale di protezione civile Fabrizio Curcio.

Foto @Archivio Ufficio stampa PAT.


Ringraziando il presidente Fugatti per il ruolo di coordinamento del Trentino nell’ambito della Commissione di protezione civile della Conferenza, Curcio ha ricordato la partenza avvenuta questa mattina della colonna mobile della protezione civile del Trentino e dell’Alto Adige diretta a circa 30 chilometri da Chi?inau, capitale della Moldavia, ad appena 180 chilometri da Odessa. Con un carico di 17 container di materiale per l’allestimento di un campo di accoglienza per le persone che varcano le frontiere ucraine, oltre a 1 container di beni alimentari donati dalla Caritas.


Sottolineando la disponibilità del Trentino nell’ambito del sistema di protezione civile e nella solidarietà al popolo ucraino, il presidente Fugatti ha ribadito la capacità degli operatori e dei volontari del nostro territorio di rendersi disponibili, al servizio delle persone in difficoltà. Come hanno fatto coloro che stanno viaggiando alla volta della Moldavia, mettendo competenze e capacità organizzative per un’operazione di solidarietà che esprime il senso autentico dell’autonomia trentina.


Presente per il Trentino anche il dirigente Raffaele De Col, componente del comitato operativo ristretto per l’Emergenza Ucraina, nonché responsabile tecnico della Commissione di protezione civile della Conferenza delle Regioni e Province autonome.


Aiuti all’Ucraina: continua a Rovereto la raccolta di materiale da spedire a Rivne


Bollitori elettrici, té, zucchero, antisettici per il trattamento delle mani, carta igienica, tovaglioli, sapone, acqua potabile, stoviglie usa e getta, materassini, sacchi a pelo, materassini ad aria, coperte e guanti monouso. Questi sono i beni di prima necessità di cui c’è ancora bisogno per la raccolta che il Comune di Rovereto sta portando avanti per aiutare la popolazione di Rivne, in Ucraina, dopo aver avuto la possibilità di ricevere la lista dei materiali necessari attraverso la città polacca di Zabzre. Dopo che la scorsa settimana il Sindaco Francesco Valduga, insieme alla Giunta comunale, ha avuto modo di mettersi in contatto con la Sindaca della città gemellata, l’amministrazione, in collaborazione con i Vigili del Fuoco Volontari, gli Alpini, l’Associazione Rasom, Cedas e gruppo Scout, ha attivato le forze per raccogliere quanto richiesto nel più breve tempo possibile. Il Centro Vendite Galvagni ha donato generatori elettrici, prolunghe e cavi elettrici, prese, torce portatili, batterie al litio e accumulatori. La Cartoleria Marco cederà al Comune, a prezzo di vendita, nastro adesivo verde, forbici per cancelleria e donerà borse e zaini, mentre la ditta Sicor di Rovereto ha messo a disposizione diversi bancali per lo stoccaggio di quanto donato e guanti da costruzione. L’associazione Rasom ha contribuito con la schiuma poliuretanica e con quanto si è accumulato in queste settimane, tra cui i moltissimi abiti pesanti messi a disposizione.


Per quanto riguarda il materiale sanitario, dopo il primo invio fatto attraverso la Croce Rossa, le Farmacie comunali hanno prolungato la raccolta anche questa settimana.


Per quanto riguarda l’accoglienza, ad oggi l’Ostello ha raggiunto la piena capienza e proprio per questo il Servizio Politiche Sociali ha messo a disposizione ulteriori alloggi. Oltre alle sei persone ospitate a Noriglio e delle quali si occupa la Comunità, è stata data disponibilità di un ulteriore alloggio in via Cartiera, di proprietà del Comune, per una mamma e un bambino che arriveranno in settimana. Nel complesso di via Tacchi è stato messo a disposizione dall’APSP Vannetti un appartamento di grandi dimensioni ed entro fine settimana dovrebbe essere a disposizione per nucleo cinque o sei persone.


“Non sappiamo ad oggi quanti siano gli alloggi messi a disposizione da privati, ma tutta la gestione passa per Cinformi, che ha preso accordi con la Cooperativa Sociale Punto d’Approdo che ha l’incarico di seguire i profughi che insistono sul comune di Rovereto” - spiega l’Assessore Mauro Previdi - “I prodotti che sono stati raccolti fino ad oggi avranno due vie per essere utilizzati. La prima è quella della spedizione verso la Poloni e da lì in Ucraina. La seconda è quella di essere dati ai profughi che sono già arrivati e che arriveranno nei prossimi giorni. Proprio per questo abbiamo attivato la filiera di chi già oggi distribuisce pacchi alimentari alle persone bisognose, attraverso Almac. Vogliamo anche lanciare un appello ai supermercati della città per attivare la “spesa sospesa”, a favore di quelle persone che hanno deciso di ospitare dei profughi e alle quali è importante dare un sostegno. I supermercati interessati possono contattare il Servizio Politiche sociali per coordinare gli interventi”.


La gara di solidarietà ha dunque già portato ottimi risultati, ma occorre mantenere alta l’attenzione e continuare a raccogliere i beni necessari alla popolazione in guerra e che sta fuggendo.


“L’emergenza – spiega l’assessore Previdi – è ancora in corso e non sappiamo come potrà evolvere. Il nostro ringraziamento va a tutti coloro che si stanno adoperando per prestare aiuto, ai volontari e alle Associazioni che si stanno prendendo cura di raccogliere il materiale e prepararlo. C’è bisogno dell’aiuto di tutti e ogni contributo è prezioso”.


I cittadini che volessero contribuire, potranno portare il materiale nell’area adibita presso Trentino Sviluppo il prossimo sabato 26, dalle 9 alle 18, dove sarà raccolto e predisposto all’invio.

Ultimo aggiornamento: 21/03/2022 19:09:40
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