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Covid-19, riunione in provincia di Sondrio. Scuole, RSA, Bormio e Livigno: la situazione contagi e le preoccupazione dei territori

venerdì, 6 novembre 2020

Livigno – Il Prefetto di Sondrio Salvatore Pasquariello ha presieduto in videoconferenza una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica a cui hanno preso parte, oltre al Questore, al Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, anche il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il rappresentante del Presidente della Provincia, i Sindaci dei Comuni di Sondrio e Bormio, i Comandanti delle Polizie locali di Sondrio, Chiavenna e Tirano, il Direttore della Casa circondariale di Sondrio, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, il Direttore Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute, il Direttore Generale dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Valtellina e Alto Lario, il Presidente dell’Ordine dei Medici e il Direttore dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale per l’esame di numerosi argomenti all’ordine del giorno, tra cui un aggiornamento della situazione pandemica in atto alla luce delle disposizioni contenute nel DPCM del 3 novembre scorso e dell’Ordinanza del Ministro della Salute in vigore dal 6 novembre prossimo.

Il Prefetto, dopo aver richiamato la direttiva del Ministro Lamorgese del 10 aprile scorso, che invitava a porre in essere tutte le misure necessarie atte a fronteggiare il disagio sociale derivante dall’emergenza sanitaria in atto, anche al fine di prevenire turbative all’ordine pubblico e infiltrazioni di tipo mafioso nel tessuto socio-economico, ha dato la parola al Direttore Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute per un quadro della situazione in questa provincia.

La Dottoressa Cecconami ha precisato che la situazione epidemiologica è nota; i valori di Rt hanno superato l’unità e sono sotto costante monitoraggio le criticità evidenziate in alcune città come Livigno.

Sono state implementate le tecnologie informatiche allo scopo di avere un quadro epidemiologico aggiornato quasi in tempo reale, consentendo a tutte le persone “tamponate” di poter avere contezza dell’esito degli esami nel più breve tempo possibile.

Per quanto riguarda la situazione delle RSA, su 2700 ospiti, 115 sono risultati positivi oltre a 20 operatori socio-sanitari.

ats montagnaIl rappresentante dell’Azienda Socio Sanitaria Valtellina e Alto Lario ha precisato che al momento 114 persone sono ricoverate a causa del Covid, di cui 12 di queste in terapia sub-intensiva e 10 in intensiva. Al momento, si è in grado di aumentare i numeri dei posti di 40/50 unità. Due piani del sesto padiglione potranno essere aperti, ma è necessario individuare ulteriore personale. A tal uopo si sta cercando di provvedere con figure interinali. E’ stata, inoltre, ridotta l’attività chirurgica per supportare i reparti Covid a Sondalo.

Al momento, si effettuano circa 500 tamponi al giorno, mentre da lunedì tre unità dell’esercito coadiuveranno il personale sanitario nell’effettuazione dei tamponi attraverso il “drive trough”.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici ha precisato che i medici di medicina generale hanno dato tutta la loro disponibilità ad eseguire i tamponi in spazi destinati ad hoc. I vaccini anti-influenzali, purtroppo però, stanno arrivando a rilento.

Il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale ha illustrato la situazione delle scuole, chiarendo che le scuole medie superiori possono organizzarsi con la didattica a distanza al 100%, avendo come obiettivo quello di portare anche le scuole medie inferiori di seconda e terza classe. Tutto il personale dell’Ufficio scolastico è in smart working al 75%, mentre da domani gli Uffici resteranno chiusi al pubblico.

Per quanto riguarda la situazione dei trasporti, la dottoressa Carmeli dell’ATPL ha chiarito che la percentuale di posti a sedere è scesa al 50% di quelli previsti.

Il Sindaco di Sondrio ha precisato che da domani verrà riaperto il Centro Operativo Comunale per circa mezza giornata al giorno. Ad ogni buon conto, le procedure sono ormai collaudate e si registra la collaborazione della popolazione in ordine al rispetto delle prescrizioni anti-Covid.

Il Sindaco di Bormio ha chiarito che dal punto di vista sanitario la situazione non è particolarmente preoccupante e al momento si contano una cinquantina di casi. Si paventano le difficoltà nella gestione di un’eventuale affluenza da parte dei proprietari di seconde case per trascorrere il periodo di “lockdown”.

La Direttrice della Casa Circondariale di Sondrio ha chiarito che la situazione sanitaria all’interno della Casa circondariale è sotto controllo. L’istituzione della “zona rossa” potrà avere delle ripercussioni a livello dei colloqui per i quali si procederà con metodiche a distanza.

Il Questore, per quanto concerne le attività di controllo del territorio, ha precisato che la situazione è per alcuni aspetti simile a quanto già affrontato negli scorsi mesi di Marzo – Aprile, anche se, al momento, la maggioranza delle attività economiche continuano a svolgersi regolarmente.

Nel corso della riunione si è discusso, altresì, di una progettualità da attivare in ambito sicurezza stradale, che vede coinvolta oltre alla Prefettura, la Provincia di Sondrio e le Polizie locali dei cinque Comuni capoluogo di Mandamento, allo scopo di beneficiare di un finanziamento pari a 350mila euro per l’attivazione di apposite iniziative in materia, oltre all’acquisto di attrezzatura specifica.  

RSA, ALTRA RIUNIONE

In data odierna si è tenuto in videoconferenza un incontro presieduto dal Prefetto Salvatore Pasquariello a cui hanno partecipato il Presidente della Provincia di Sondrio, i Direttori Generali dell’Agenzia di Tutela della Salute della Montagna e dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale, i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL e UIL ed i rappresentanti delle RSA di Sondrio, Tirano, Morbegno, Chiavenna, Bormio e Ponte in Valtellina.

In considerazione dell’attuale contesto di nuova espansione del contagio da Covid-19 si è ritenuto opportuno riattivare il tavolo di confronto, in precedenza costituito; l’odierno incontro ha avuto lo scopo di fare il punto della situazione sullo stato delle RSA della provincia ed in particolare sulle criticità, nonché una valutazione congiunta delle prospettive future anche alla luce della passata esperienza.

Dagli interventi e dalle esperienze esposte dai rappresentanti delle RSA sono emerse problematiche comuni legate sia al profilo gestionale-organizzativo, sia a quello economico-finanziario. La gestione della pandemia ha messo a dura prova l’organizzazione di molte RSA, contribuendo ad aggravare talune situazioni di criticità già presenti e più volte segnalate: prima fra queste la perdurante carenza di operatori sanitari e sociosanitari (medici, infermieri, fisioterapisti, ausiliari socio assistenziali (ASA) e operatori socio sanitari (OSS), aggravata da trasferimenti, lunghi periodi di malattia, quarantene, dimissioni e trasferimenti presso le strutture ospedaliere.

Per quanto riguarda in particolare il profilo dell’operatore socio assistenziale e sociosanitario, le RSA hanno auspicato lo svolgimento di corsi di formazione e qualificazione a partecipazione gratuita, finanziati dalla Regione Lombardia.

Sono state rappresentate nuovamente le difficoltà in ordine al grande impegno amministrativo ed economico per mantenere in isolamento gli anziani affetti da COVID-19 ed erogare loro adeguate prestazioni sanitarie, in assenza dei requisiti strutturali e gestionali propri delle strutture ospedaliere. A tal proposito, è stata ribadita la necessità di individuare alcune strutture da dedicare agli eventuali isolamenti di ospiti che risultassero positivi.

A tal fine, il rappresentante dell’ASST ha fatto presente che il IV padiglione dell’Ospedale “Morelli” di Sondalo, pur avendo la disponibilità di 45 posti letto da impiegare per le degenze di sorveglianza, non è operativo a causa della succitata mancanza di personale.

L’incontro si è svolto in un clima di proficua collaborazione e nella condivisa volontà di utilizzare tutti gli strumenti consentiti per coordinare le attività necessarie a contenere il propagarsi del contagio, salvaguardando la salute di medici, degli operatori e degli ospiti.



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