E sul rilancio della città?
"C'è un tessuto sociale da ricostruire, con delle proposte concrete dal punto di vista urbanistico. Nell'ultimo decennio sono stati creati quartieri dormitorio, e a Trento manca il senso dell'appartenenza, della vicinanza a chi ti abita accanto e, se ha bisogno, portagli un aiuto. E' venuta meno la "Polis", quindi occorre costruire e valorizzare la città in quest'ottica con interventi urbanistici che vadano in quella direzione".
Ma ci sono anche aree e un patrimonio da recuperare...
"Sulle aree dismesse e patrimonio abbandonato c'è il silenzio più assoluto. Parto dall'ex Atesina per arrivare all'ex questura poi le ex caserme Candriai, ma ci sono tanti altri beni immobiliari dismessi e cadenti che potrebbero essere recuperati e destinati ad esempio alla sicurezza. Non riesco a capire perché la polizia locale sta in periferia, quando recuperando alcuni immobili potrebbero servire come presidi di sicurezza in città e in quartieri strategici. Sul tema della sicurezza tra l'altro va rivisto il sistema di videosorveglianza che si è rivelato fallimentare".
E sul Bondone?
"Tutti ne parlano e sono decenni. La funivia del Bondone è importante anche per noi, però occorre costruire un progetto attorno. Ad esempio accanto dev'essere valorizzato il patrimonio, rilanciata anche l'idea dei campeggi che una volta era una vera attrattiva, poi lo scialpinismo e il turismo sostenibile".
La crisi sta colpendo anche Trento..
"L'emergenza sanitaria ha colpito duramente anche a Trento. Noi - già a gennaio - avevamo puntato su un programma "Trento riparte" per segnare una svolta rispetto agli ultimi decenni. Siamo attenti alle attività economiche e puntiamo su un Comune che sia veramente smart. In piazza Dante è stato negato il permesso a un operatore economico che voleva aprire un'attività e non riesco a capire il motivo. Quindi meno burocrazia e più attenzione alle attività economiche che in questo periodo hanno veramente bisogno. Sono questi i punti fondamentali del nostro programma e sono racchiusi in quattro parole: responsabilità, sicurezza, sostenibilità e territorialità".