Per chi decide di aprire una impresa, un passaggio fondamentale è quello rappresentato dall’iscrizione alla Camera di Commercio alla quale fa seguito il rilascio del cosiddetto codice Ateco. Ovvero del codice identificativo alfanumerico chiamato a classificare le attività a livello contributivo, in modo da semplificare le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico effettuate da Istat.
Proprio tale codice dovrà essere indicato all’interno della DIA (Dichiarazione di Inizio Attività), il documento che viene fornito in tale occasione dal commercialista. Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratti con il supporto delle news dal mondo dell'economia di Economia24.
Cos’è il codice Ateco e a cosa serve
Ateco è la contrazione di Attività Economiche e rappresenta la nomenclatura delle attività economiche (NACE) creata dall’Eurostat, in modo da rendere più facili modifiche e aggiornamenti periodici. Per riuscire a reperire quello della propria, si possono consultare la visura camerale oppure il certificato di attribuzione del proprio numero di Partita IVA. Inoltre è possibile fare ricorso allo strumento di ricerca Ateco presente sul sito dell’ente nazionale di statistica.
La sua funzione principale è quella di individuare più facilmente la categoria di pertinenza della propria attività economica, a fini non solo statistici, ma anche di carattere fiscale. Inoltre il codice Ateco può rivelarsi indispensabile quando si intende aprire una nuova Partita IVA.