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Campione del Garda: tre giorni di sport per atleti paralimpici

venerdì, 2 ottobre 2020

Campione – Tre giorni speciali all’Univela di Campione, sulle rive del lago di Garda, con 20 assistiti Inail che partecipano all’evento organizzato dal CIP (Comitato Italiano Paralimpico) della Lombardia, che prevede una serie di sport, dalla vela al tennistavolo, dalle freccette al tiro con l’arco.

L’iniziativa, avviata da anni dal CIP Lombardia, presieduto da Pierangelo Santelli, vede la presenza anche di esperti, tecnici, responsabili delle diverse discipline, tra cui Marco Zerbini, Massimiliano Manfredi ed Elio Imbres, oltre al presidente della XIV zona della FIV, Rodolfo Bergamaschi.

Zerbini - Bergamaschi - Santelli 1Lo sport – sostiene Pierangelo Santelli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico della Lombardia – favorisce la socializzazione, l’integrazione e la partecipazione emotiva di ogni individuo e costituisce un mezzo privilegiato di costruzione e ricostruzione dell’identità personale sia per le persone normodotate che per quelle che nascono o acquisiscono una disabilità”.

“In queste due giornate all’Univela di Campione del Garda – prosegue – verranno organizzati eventi sportivi per persone assistite da Inail che, dopo i traumi, hanno avviato un’attività sportiva: qui a Campione del Garda verranno proposti una serie di sport paralimpici” (nella foto da sinistra Marco Zerbini, Rodolfo Bergamschi e Pierangelo Santelli).

I 20 assistiti sono arrivati all’Univela, che offre grandi spazi e un colpo d’occhio eccezionale sull’Alto Garda, e iniziato le diverse attività. A gruppi – come prevedono le norme Covid- 19 – praticano sport, seguiti da esperti e responsabili o delegati di federazioni, tra cui Marco Zerbini per la disciplina delle freccette, Massimiliano Manfredi per il tennis tavolo ed Elio Imbres per il tiro con l’arco.

Univela - Campione 0L’idea di Ludwig Guttmann, che impose terapie, quali movimento, attività fisica e sport, con l’obiettivo di riportare i paraplegici vicino a una vita normale, è stata lungimirante e dalle prime Paralimpiadi del 1960 sono stati fatti passi da gigante e progressi. “Dopo interventi legati a traumi – continua Santelli – una parte delle persone si perde, in primo luogo perché risiedono fuori regione e quindi non abbiamo più contatto, in secondo luogo ci sono persone che si chiudono e non vogliono più avere contatto con il mondo esterno alla loro casa e famiglia. Invece una parte – dopo aver superato la fase di riabilitazione – partecipa ad attività sportive”.

Il Comitato Italiano Paralimpico della Lombardia ha una convenzione con le unità spinali degli ospedali Morelli di Sondalo, Papa Giovanni di Bergamo e Niguarda di Milano per il recupero delle persone che hanno subito traumi. Negli ultimi anni sono state circa 400 le persone che sono state recuperate da tecnici e preparatori del CIP Lombardia e dei comitati provinciali e che praticano i diversi sport riconosciuti dal Coni e complessivamente sono attorno a 2500-2600 disabili che praticano sport.

Comitato ParalimpicoOltre a vela, tennistavolo e sci, sono in forte crescita attività quali freccette, tiro con l’arco e bocce. “Le freccette – racconta Marco Zerbini della Fidart – sono uno sport in crescita e coinvolge le persone che hanno subito traumi e sono in carrozzina”. In questi giorni i 20 assistiti Inail presenti all’Univela avranno la possibilità di divertirsi e praticare sport riconosciuti a livello paralimpico.



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