Lo studio è stato condotto da 30 gruppi di lavoro coordinati da 34 fra ricercatori e docenti dell'Istituto di Osservazione della Terra Eurac Research e dell’Istituto di geografia dell’Università di Innsbruck.
Cambiamento climatico, effetti su ambiente e agricoltura
L’incremento della zanzara tigre sul lago di Caldaro, la proliferazione delle alghe nei laghi dell’Alto Adige, gli effetti del cambiamento climatico sulle valanghe nel comprensorio sciistico di Obereggen, le trasformazioni della coltivazione delle mele e dell’uva in val d’Adige e l’esigenza di proteggere dalle ondate di calore la fascia più anziana e quella più giovane della popolazione sono alcuni dei temi con cui si sono confrontati gli studenti, che hanno formulato soluzioni creative destinate ai indirizzare la politica di oggi e a ispirare i decisori di domani. "Se la popolazione dell’Alto Adige rinunciasse totalmente all’uso di buste di plastica, in un anno si risparmierebbe l’equivalente di 1,2 tonnellate di petrolio" è stato uno dei risultati cui sono giunti i ragazzi. Nel ricevere il dossier, il presidente Kompatscher ha manifestato apprezzamento nei confronti di un impegno così serio per un futuro sostenibile. "I risultati di questo progetto mostrano che i nostri investimenti in ricerca e innovazione vanno nella giusta direzione, consentendo alla pianificazione politica regionale di ispirarsi alla sostenibilità e al rispetto delle risorse naturali" ha detto il presidente Kompatscher. "Mobilità sostenibile, energie rinnovabili, biodiversità in agricoltura e sistemi di combustione più efficienti nell’industria ma anche i progetti cooperazione in altri continenti sono alcuni dei settori nei quali, con il supporto delle evidenze scientifiche degli istituti di ricerca del nostro territorio e il Piano per il clima, con Giunta ci impegniamo a lavorare per garantire a voi giovani un futuro equo e giusto anche dal punto ambientale" ha concluso il presidente.