BRESCIA - La Giunta regionale della Lombardia ha deliberato in data odierna l’intenzione di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio al fine di ottenere l’accertamento dell’obbligo di provvedere da parte di ISPRA, in merito alla richiesta di prelievo in deroga delle specie peppola, pispola e frosone per la stagione venatoria 2025/2026. La richiesta, trasmessa dall’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi in data 28 aprile 2025, chiedeva a ISPRA l’espressione del parere tecnico e la determinazione delle cosiddette “piccole quantità”. Tuttavia, ISPRA non ha fornito alcun riscontro in merito alla determinazione delle piccole quantità per queste specie e Regione Lombardia ha pertanto deciso di ricorrere alla giustizia amministrativa.

“È un’iniziativa che ho fortemente voluto e sostenuto – commenta soddisfatto Carlo Bravo, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – sia nella fase preliminare, con la richiesta di prelievo in deroga per queste tre specie, che da anni non veniva avanzata, sia oggi, con la promozione del ricorso contro ISPRA. Già lo scorso anno avevo proposto di seguire l’esempio della Regione Liguria, che ha già intrapreso con successo questa strada per storno e fringuello. Ora è giusto che anche la Lombardia faccia la sua parte e chieda alla giustizia amministrativa che ISPRA rispetti i propri compiti”.
“Ringrazio l’assessore Beduschi – prosegue Bravo – per aver raccolto questa sollecitazione e per aver portato avanti un’istanza che la nostra Regione ha il dovere di perseguire.
Il prelievo in deroga è uno strumento previsto dalla direttiva comunitaria, e non si capisce perché in alcuni Paesi venga attivato con regolarità, mentre in Italia si debbano sempre affrontare ostacoli.”
“È un’iniziativa che, assieme ai colleghi Bravo e Macconi, ho fortemente voluto e sostenuto – dichiara il Consigliere regionale della Lega Floriano Massardi, Presidente della Commissione Agricoltura, Montagna e Foreste – sulla scorta del precedente virtuoso della Regione Liguria, che ha già ottenuto dal Consiglio di Stato l’obbligo per ISPRA di adempiere ai propri doveri. Anche la Lombardia ha ora il dovere di far valere le proprie prerogative, a tutela di un mondo venatorio sempre più penalizzato da inerzie amministrative incomprensibili.”
“Il prelievo in deroga è uno strumento previsto e regolamentato dalla direttiva europea – prosegue Massardi – e viene regolarmente applicato in molti Paesi dell’Unione. È inaccettabile che in Italia si debbano ogni anno superare ostacoli burocratici per affermare un diritto sancito a livello comunitario. Nei giorni scorsi avevo sollecitato formalmente per iscritto il Presidente Attilio Fontana a procedere con il ricorso, e lo ringrazio per aver raccolto questa istanza, avviando un’azione che ristabilisce il principio della legalità e del rispetto delle competenze dimostrando ancora una volta attenzione e sensibilità verso il mondo rurale lombardo.”
Con questo ricorso, Regione Lombardia intende quindi affermare il proprio diritto a ottenere una risposta puntuale da parte di ISPRA in merito alla definizione delle piccole quantità, anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato del 2024, che obbliga l’Istituto ad adempiere a tale compito.