Borno (Brescia) - Matteo Rivadossi, 40 anni, ristoratore, sindaco uscente di Borno (Brescia) si ripresenta alle prossime elezioni comunali, in calendario il 14 e 15 maggio, a capo della lista "SiAmo Borno". Per il primo cittadino di Borno è tempo di bilanci.
Sindaco Rivadossi, come giudica questi cinque anni?
"Sono stati cinque anni intensi, tanto entusiasmanti quanto difficili, durante i quali la nostra comunità ha vissuto momenti tanto belli quanto drammatici. Non senza innegabili difficoltà, è stato a conti fatti un percorso fatto di grandissime soddisfazioni e importanti traguardi grazie ai tanti progetti concretizzati e ai cospicui contributi portati a casa per interventi grandi e piccoli sul territorio. In totale abbiamo messo in campo 25 milioni di euro tra progetti già completati e progetti già finanziati. Certo ci sono stati momenti di profonda sofferenza e incertezza a causa della pandemia che abbiamo vissuto sulla nostra pelle e ancora oggi ne accusiamo gli strascichi. È stato non da ultimo un viaggio alla scoperta della macchina amministrativa, in cui con la mia squadra abbiamo imparato, nella più totale trasparenza, il modo migliore per mettere la burocrazia al servizio dei cittadini".
Due le emergenze degli ultimi anni, Covid e caro bollette, come le avete affrontate?
"Sono anni che non dimenticheremo facilmente: l’emergenza che abbiamo vissuto nei mesi del Covid ha lasciato segni indelebili a livello globale, toccando anche la nostra comunità. Non vi nascondo che la gestione di questa emergenza non è stata facile: ci sono stati momenti incerti e decisioni non semplici da prendere, nella consapevolezza che mai si era dovuta affrontare una simile situazione. Eppure dalla grande tragedia di quel periodo è uscita l’anima più autentica del nostro paese, quella del volontariato e del sostegno agli altri: in quei mesi ho visto il cuore grande dei bornesi, i gesti di solidarietà e di sostegno che associazioni, volontari, privati cittadini hanno messo in campo perché nessuno fosse lasciato indietro. Sono quei gesti, quelle piccole azioni a volte invisibili che ci ricordano che nonostante le difficoltà possiamo andare avanti, insieme. Oltre alla gestione dei servizi per le necessità più impellenti, specie di chi era solo o anziano, abbiamo messo in campo una serie di progetti a sostegno delle attività, con bandi impresa dedicati e delle famiglie con i buoni spesa e il supporto psicologico.
Per quanto riguarda il caro bollette abbiamo ridotto al minimo le spese del Comune, tagliando dove possibile e costruendo un progetto con la Pro loco per le festività natalizie. Il Natale si è acceso, ma in maniera più sostenibile possibile: in piazza abbiamo posizionato un albero che si accendeva solo quando qualcuno si metteva in sella alle biciclette e pedalava per creare energia.