Anche l'olio valtellinese 2020 sarà di qualità grazie alla buona fioritura e con un clima che è stato regolare, senza danni alle coltivazioni.
Attualmente in Valtellina supera i 100 ettari di superficie: la presenza dell’ulivo in Valtellina ha origine nel Medioevo, ma è andata scomparendo nei secoli: fu solo un trentennio fa (alla fine degli anni Ottanta) che i primi agricoltori pionieri decisero di tentare la coltivazione delle prime piante. Solo due i momenti di forte preoccupazione, con le gelate-record del 1985 e del 2012. Ma le piante hanno resistito e hanno dimostrato la loro perfetta adattabilità all’area valtellinese, a un microclima unico, che anche in inverno vede il territorio protetto dalle catene alpine. E ora, per i produttori valtellinesi, c'è la necessità di un frantoio, come esiste in altre zone, ad esempio sul Sebino sono cinque i frantoi in attività che soddisfano le esigenze dei produttori di olio.