Trento - Accordo sul contratto per 7mila docenti trentini. Salta il tavolo per il rinnovo di infanzia, personale Ata e assistenti educatori e insegnanti delle professionali. A rischio gli aumenti per 5mila lavoratrici e lavoratori.
Con tre anni di ritardo e sotto la spinta dell’accordo raggiunto a livello nazionale è stata trovata finalmente un’intesa oggi pomeriggio per il rinnovo del contratto dei docenti della scuola trentina a carattere statale, vale a dire primaria, secondaria di primo e secondo grado per un totale di 7 mila lavoratrici e lavoratori. L’intesa porterà agli insegnanti un aumento del 4,2% dal 1° gennaio 2022, identico a quello deliberato a Roma e gli arretrati 2019-2021. “Come a livello nazionale anche in Trentino questo dovrà essere solo un anticipo. Il contratto non è ancora chiuso. La nostra richiesta, in linea con tutto il comparto provinciale, è un incremento tabellare del 5% almeno e la rivalutazione dell'assegno provinciale. E su questo non intendiamo mollare la presa, per questo motivo abbiamo chiesto che le risorse che residuano dall'applicazione dell'accordo uno 0,8%, siano destinate o all'aumento tabellare così da raggiungere immediatamente il 5% oppure all'implementazione dell'assegno colonna B o assegno di flessibilità, in modo da raggiungere ugualmente aumento complessivo del 5%”, commentano a margine dell’incontro in Apran Cinzia Mazzacca, Monica Bolognani e Paolo Cappelli segretari provinciali di Flc Cgil, Cisl Scuola e Gilda degli insegnanti.
Le due sigle si dicono comunque soddisfatte per il risultato raggiunto oggi, seppur ricordano proteste e mobilitazioni che sono state rese necessarie per arrivare a questo punto e il ritardo con cui si è chiuso questo triennio contrattuale. Proprio per questa ragione non nascondono la preoccupazione per il rinnovo del prossimo triennio, 2022-2024.