BOLZANO - Sparkasse approva i risultati preliminari al 30 giugno 2025: utile netto consolidato a 59,8 milioni di euro, in miglioramento rispetto al risultato del primo semestre 2024, nonostante il calo dei tassi di interesse a livello di sistema. Forte rafforzamento dei coefficienti patrimoniali con l’indicatore (CET 1 ratio) che sale al 17,1%.

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Bolzano, presieduto da
Gerhard Brandstätter, ha approvato in data odierna i risultati individuali e di gruppo al 30 giugno 2025.
I numeri: Stato patrimoniale consolidato: crescita degli impieghi che raggiungono i 10,0 miliardi di euro (+1,6%) a conferma della capacità del Gruppo di sostenere le economie locali dei territori in cui esso opera; crescita della raccolta totale (diretta ed indiretta) che ammonta a 19,6 miliardi di euro (+1,6%).
L’incremento di questi aggregati testimonia da un lato la capacità del Gruppo di continuare a finanziare le imprese e le famiglie, e dall’altro la competenza di saper offrire servizi di consulenza di eccellenza nella gestione del risparmio. In particolare, proprio le masse di risparmio gestito, a fronte dei flussi positivi di nuove sottoscrizioni, si incrementano del 7,2%, contribuendo a confermare il trend positivo di lungo periodo
(nella foto credi da sinistra Calabro, Brandstätter e Costa).
Conto economico consolidato: il margine di interesse si attesta a 148,6 milioni di euro, in aumento rispetto al dato al 30 giugno 2024, pari quest’ultimo a 143,7 milioni di euro (+3,4%). L’incremento del margine di interesse è da imputare prevalentemente ai minori interessi passivi sulla raccolta diretta e sulle operazioni TLTRO III in essere nel precedente esercizio; il margine da servizi si attesta a 60,0 milioni di euro, in crescita rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, pari quest’ultimo a 57,3 milioni di euro (+4,8%); il risultato netto della finanza raggiunge i 7,0 milioni di euro, in deciso miglioramento rispetto al dato del corrispondente periodo dell’esercizio precedente che ammontava a 5,7 milioni (+21,1%); il costo del rischio del credito risulta essere positivo, con una ripresa di valore netta che ammonta a complessivi 3,4 milioni di euro a conferma del basso livello dei rischi del portafoglio crediti; i costi operativi ammontano a 130,7 milioni di euro.
Nel primo semestre 2024 la stessa voce ha beneficiato di un provento di 30,85 milioni di euro legato al realizzo della plusvalenza relativa alla cessione del ramo di azienda relativo all’acquiring. Al netto di questa componente, i costi operativi del primo semestre 2025 risultano in riduzione per 8 milioni di euro.
Nel dettaglio, le spese per il personale risultano pari a 82,1 milioni di euro, mentre le altre spese amministrative ammontano a 49,7 milioni di euro; Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri ammontano a 0,4 milioni di euro; l’utile consolidato si attesta a 59,8 milioni di euro, in lieve crescita rispetto al risultato del primo semestre 2024 (+0,1%), mentre la quota di pertinenza della Capogruppo ammonta a 56,8 milioni di euro.
Gli indicatori che esprimono la qualità del credito si attestano su valori più che soddisfacenti. Considerando la sommatoria delle due banche, l’indicatore dei crediti non performing (NPL ratio) lordo scende al 3,7% (a fine 2024 era pari al 3,9%), mentre l’NPL ratio netto è pari a 1,8%. Le coperture sul credito deteriorato sono pari al 51,1%; Ottimo incremento dei coefficienti patrimoniali: il Cet1 Ratio (phased in) raggiunge il 17,1% rispetto al 14,7% del 31/12/2024, con un’eccedenza di capitale superiore a 850 punti base rispetto ai minimi regolamentari (OCR Cet1 ratio SREP), anche grazie ai benefici riconducibili alla prima applicazione ai fini prudenziali dei modelli interni per la misurazione dei requisiti patrimoniali relativi al rischio di credito, mentre il Total capital Ratio sale al 18,8%, rispetto al 16,0% del 31/12/2024. Parte di questo miglioramento è infatti da ricondurre all’avvenuta validazione dei nuovi modelli di rating; Migliora ulteriormente il livello dell’efficienza operativa, con il Cost Income Ratio che si attesta al 58,9% rispetto al 59,8% di fine primo semestre 2024 (escludendo le componenti non ricorrenti); L’indicatore Liquidity Coverage Ratio (LCR), in crescita rispetto al valore di fine 2024, si attesta al 30 giugno 2025 al 201%. Tale valore risulta essere ampiamente superiore ai limiti regolamentari ed in linea con il livello delle annualità precedenti. Andamento delle masse e principali dati di conto economici individuali di Sparkasse; Si riduce lievemente la raccolta diretta da clientela che, al netto delle operazioni pronti contro termine, passa da 9,1 a 9,0 miliardi di euro, con una decrescita dello 0,5% a conferma dell’ottimo livello di fiducia della clientela verso la banca; Prosegue lo sviluppo delle attività di consulenza del risparmio con flussi netti positivi di nuovi investimenti della clientela verso le forme di risparmio gestito per 194 milioni di euro. Lo stock di risparmio gestito ammonta a complessivi 2,96 miliardi di euro. Le masse di risparmio gestito, a fronte dei flussi positivi di sottoscrizioni e del buon andamento dei mercati finanziari, si incrementano del 6,8%, contribuendo a confermare il trend altamente positivo di lungo periodo; Lo stock dei crediti a clientela registra una crescita soddisfacente, passando da 6,7 a 6,9 miliardi di euro (+2,0%) a conferma della capacità di Sparkasse di sostenere l’economia dei territori in cui la banca opera; Con riferimento ai ricavi, il margine di interesse si attesta a 106,1 milioni di euro, in crescita rispetto al dato del 30 giugno 2024, pari quest’ultimo a 102,1 milioni di euro (+4,0%). A tale risultato hanno contribuito, da un lato il soddisfacente andamento della componente degli interessi con la clientela e la buona performance della componente cedolare del portafoglio titoli, dall’altro la riduzione degli interessi passivi sulla raccolta diretta da clientela e sulle operazioni di rifinanziamento del tipo TLTRO III ancora in essere nel 2024. Le commissioni nette ammontano a 41,9 milioni di euro, in crescita rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, pari quest’ultimo a 39,9 milioni di euro (+5,1%).
Il risultato netto della finanza si attesta a 13,1 milioni di euro, in forte incremento rispetto al dato del corrispondente periodo dell’esercizio precedente, che ammontava a 9,0 milioni di euro; i costi operativi sono pari a 97,0 milioni di euro.
Nel primo semestre 2024 la stessa voce ha beneficiato di un provento di 22,8 milioni di euro legato al realizzo della plusvalenza relativa alla cessione del ramo di azienda relativo all’acquiring. Al netto di tale componente i costi operativi del primo semestre 2025 registrano una riduzione di 2,9 milioni di euro.
Nel dettaglio, le spese per il personale risultano pari a 61,9 milioni di euro, mentre le altre spese amministrative ammontano a 34,9 milioni di euro. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano pari a 12,9 milioni; il costo per il rischio di credito si attesta a 0,1 milioni di euro, a testimonianza della qualità del portafoglio creditizio di Sparkasse; l’utile netto di periodo si attesta a 45,1 milioni di euro, in confronto ai 48,4 milioni del 30 giugno 2024.
Andamento delle masse e principali dati di conto economico della controllata CiviBank: sostanzialmente in linea con gli stessi valori di fine 2024 si attesta la raccolta diretta da clientela che, al netto delle operazioni pronti contro termine, passa da 3,02 a 2,99 miliardi di euro, con una riduzione dell’1,0%, a conferma dell’ottimo livello di fiducia della clientela verso la banca; prosegue lo sviluppo delle attività di consulenza del risparmio con flussi netti positivi di nuovi investimenti della clientela verso le forme di risparmio gestito per 74 milioni di euro. Lo stock di risparmio gestito ammonta a complessivi 1.059 milioni di euro. Le masse di risparmio gestito, a fronte dei flussi positivi di sottoscrizioni e del buon andamento dei mercati finanziari, si incrementano del 8,2%, contribuendo a confermare il trend altamente positivo di lungo periodo; il totale dei crediti a clientela risulta sostanzialmente in linea con il dato di fine esercizio precedente, passando da 2,994 a 2,985 miliardi di euro (-0,3%) dimostrando la capacità di CiviBank di sostenere l’economia dei territori in cui la banca opera, anche in una fase di generale riduzione della domanda di credito.
Con riferimento ai ricavi, il margine di interesse si attesta a 38,6 milioni di euro, in aumento rispetto al dato del 30 giugno 2024, pari quest’ultimo a 35,3 milioni di euro (+9,3%). Tale incremento conferma l’andamento registrato dalla Capogruppo, in riferimento alle dinamiche del costo della raccolta da clientela e degli interessi passivi sul TLTRO III. Le commissioni nette risultano pari a 18,2 milioni di euro e sono in apprezzabile aumento rispetto al dato dello stesso periodo dell’esercizio precedente (+4,4%). Il risultato netto della finanza si attesta a -0,9 milioni di euro (- 0,2 milioni di euro al 30.06.2024); i costi operativi ammontano a 38,0 milioni di euro.
Nel primo semestre 2024 la stessa voce ha beneficiato di un provento di 8,02 milioni di euro legato al realizzo della plusvalenza relativa alla cessione del ramo di azienda relativo all’acquiring. Al netto di tale componente i costi operativi del primo semestre 2025 registrano una riduzione di 3,0 milioni di euro. Nel dettaglio, le spese per il personale risultano pari a 19,0 milioni di euro, mentre le altre spese amministrative ammontano a 18,8 milioni di euro. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano pari a 3,2 milioni di euro; il costo per il rischio di credito registra una ripresa di valore pari a 3,2 milioni di euro, rispetto a rettifiche dello stesso periodo dell’esercizio precedente pari a - 7,6 milioni di euro, a conferma dell’attenta politica di presidio e gestione dei rischi, rafforzata post entrata della banca nel Gruppo Sparkasse; l’utile netto di periodo raggiunge l’importo di 13,6 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto all’utile del corrispondente periodo del precedente esercizio, nel quale il risultato netto si era attestato a 9,7 milioni di euro (+40,5%).
Il presidente Gerhard Brandstätter ha dichiarato: “Anche il primo semestre 2025 esprime una conferma dell’ottimo stato di salute del nostro Gruppo bancario; entrambe le banche, Sparkasse e CiviBank realizzano ottimi risultati che permettono di far ulteriormente crescere il già buon livello di redditività. Nella nostra visione ci attendiamo anche per il secondo semestre un analogo andamento positivo che permetterà di soddisfare ampiamente le aspettative dei nostri azionisti. Di particolare importanza anche il miglioramento dei coefficienti patrimoniali che testimoniano l’ulteriore rafforzamento che porta il nostro Gruppo bancario ad esprimere ottimi livelli di solidità. Siamo fiduciosi che anche il 2025 possa risultare molto positivo in termini di remunerazione che potremo corrispondere ai nostri soci sotto forma di distribuzione di dividendi”.
Il Vice Presidente Carlo Costa aggiunge: “Siamo inoltre particolarmente soddisfatti che, nel corso del mese di luglio 2025, per la prima volta nella storia del Gruppo, Sparkasse sia riuscita a finalizzare un’operazione di raccolta istituzionale tramite l’emissione di un’obbligazione green. L’importo di 100 milioni di euro così raccolto verrà utilizzato per finanziare e/o rifinanziare impieghi nuovi e/o esistenti a favore di progetti in ambito ambientale”.
L’Amministratore Delegato e Direttore Generale Nicola Calabrò conclude: “Il Gruppo Sparkasse realizza nel primo semestre 2025 risultati che vanno oltre gli obiettivi che c’eravamo dati. Crescono i ricavi, diminuiscono i costi, si riducono i rischi creditizi e si mantiene un ottimo livello di redditività, nonostante la flessione dei tassi di interesse conseguente alle decisioni di politica monetaria della BCE. Registriamo pertanto un generale miglioramento, che rappresenta ormai un trend che vede il gruppo Sparkasse progredire di anno in anno sotto tutti i punti di vista. In questo semestre abbiamo anche registrato l’avvenuta validazione da parte delle autorità di vigilanza dei modelli di rating interni che rappresenta un passaggio importante di sviluppo del gruppo. I nuovi modelli di rating permettono infatti di misurare con maggiore precisione il rischio di credito e di poter beneficiare di assorbimenti patrimoniali che si riflettono sugli indicatori di solidità. In questo contesto molto positivo, anche il valore della nostra azione è cresciuto passando da un valore medio del mese di luglio 2024 quando l’azione quotava 10,40 euro al valore medio di luglio 2025 che ammonta a 13,95 euro a testimonianza dell’interesse che la nostra banca genera verso gli investitori”.