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Luigi Cannillo vince il premio Pontedilegnopoesia 2025

Promosso per il 16esimo anno da MirellaCultura del patron Andrea Bulferetti

PONTE DI LEGNO (Brescia) - Il premio Pontedilegnopoesia 2025, organizzato da MirellaCultura con Pro Loco e Biblioteca Civica, è stato vinto da Luigi Cannillo, con il suo “Dal Lazzaretto”, edito da La Vita Felice. il poeta, saggista e traduttore milanese è salito sul gradino più alto di un podio che comprende anche il genovese Massimo Morasso, secondo con “Frammenti di nobili cose” (PassigliPoesia), e Marco Vitale, napoletano trapiantato da decenni a Milano, terzo con “La strada di Morandi”, anch’esso edito da Passigli.
Alla cerimonia di premiazione, che si è tenuta nella sala consiliare di Ponte di Legno, erano presenti il sindaco Ivan Faustinelli, il prefetto della provincia di Brescia Andrea Polichetti, il comandante della Compagnia carabinieri di Breno, Maggiore Yuri Abbate, il comandante della Staziione di Ponte di Legno Maresciallo Maggiore Fabio Centola, il comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Breno, capitano Lidia Peca, e la presidente della Pro Loco, Elena Veclani.

Sei i finalisti del premio, promosso da Mirella Cultura del patron Andrea Bulferetti: Luigi Cannillo, “Dal Lazzaretto”, La Vita Felice; Gianluca D’Annibali, “Poeti, migranti…ed altri insolenti (a braccia semiaperte)”, Arcipelago Itaca; Andrea Longega, “Caterina (come le coe dei cardelini)”, edizione Le Lettere; Massimo Morasso con “Frammenti di nobili cose”, Passigli Poesia; Maria Pia Quintavalla, “Saudade 2017-2022”, edizione Puntoacapo e Marco Vitale, “La strada di Morandi”, Passigli Poesia.

La presidente della giuria da Eletta Flocchini (gli altri giurati Giuseppe Grattacaso, Vincenzo Guarracino, Giuseppe Langella e Nina Nasilli) ha presentato le opere dei sei finalisti, ricordando l'elevato livello delle opere (78) presentate e il lavoro svolto dalla giuria.

I premi sono stati consegnati a conclusione di tre giorni durante i quali i sei autori hanno illustrato e letto le loro poesie in eventi aperti al pubblico nella località turistica del bresciano dell'Alta Valle Camonica.
Pubblico che, come consuetudine del premio, è chiamato poi a votare l'autore preferito.

Luigi Cannillo ha ricevuto dal sindaco Ivan Faustinelli il PontedilegnoPoesia 2025 perché “Il suo poema ‘Dal Lazzaretto’ è una sorta di freudiano romanzo familiare, in cui compaiono situazioni, personaggi e luoghi che apparentemente si riferiscono alla vita dell’autore, ma che assumono un aspetto universale. Muovendosi fra il dato storico e la dimensione personale, il poeta restituisce un ritratto evocativo, riscattando dall’oblio il valore della memoria”. E’ questa la motivazione con la quale la giuria glielo ha attribuito.

Gianluca D’Annibali, marchigiano, il più giovane tra i finalisti, con il suo “Poeti, migranti…ed altri insolenti (a braccia semiaperte)” – titolo di un libro di aperta denuncia politica e di aspra critica sociale – ha ottenuto il premio deciso con voto del pubblico e intitolato quest’anno alla memoria di Lorenzo Pataro, poeta calabrese morto a soli 27 anni nel febbraio scorso.
A consegnarglielo è stato proprio il padre di Lorenzo, Fernando Pataro.

Il premio Franco Loi-PontedilegnoPoesia alla carriera è andato quest’anno a Giuseppe Conte ma il poeta e scrittore ligure non ha potuto essere presente per ragioni familiari. Ha inviato un forte intervento scritto in cui sostiene, fra l’altro, che “la poesia ha oggi il compito immane di difendere e diffondere l’umano: la felicità, l’amore, la compassione, la pietà, la preghiera. Prima che la Macchina inghiotta tutto, e tutto diventi cifra e algoritmo”.

L’atto finale è stato la consegna del premio che MirellaCultura destina al sociale e a personaggi e istituzioni che sono o sono stati parte attiva e illuminata della vita del Paese. Quest’anno è stato attribuito alla memoria di Gianni Prandini, politico bresciano, già ministro, scomparso nel 2018, “come riconoscimento di quanto fatto a favore della sua terra e non solo”. Lo ha ritirato dalle mani di Andrea Bulferetti, presidente dell’Associazione, la vedova, signora Adele: Andrea Bulferetti (nel video sopra) le ha consegnato una scultura dell'artista Ettore Calvelli, che ha vissuto a Pontedilegno e riposa nel cimitero dalignese (nelle foto dall'alto al basso: i poeti finalisti, la giuria, Luigi Cannillo, Gianluca D’Annibali, e patron Bulferetti consegna il premio ad Adele, vedova Prandini), .

La premiazione ha chiuso una intensa “tre giorni” durante la quale è stato inaugurato il dodicesimo totem del percorso culturale nella località turistica dell’Alta Val Camonica: è dedicato a Vivian Lamarque con all’interno la sua poesia “Il sole e mio padre a Pontedilegno”.
Ultimo aggiornamento: 04/08/2025 00:26:09
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