PASSO TONALE - E' partita dal passo al confine tra
Valle Camonica e
Val di Sole, tra
Lombardia e
Trentino, la
VI edizione della carovana dei ghiacciai di Legambiente. Dal 17 agosto al 2 settembre sono in programma
5 tappe sui ghiacciai alpini di Svizzera, Lombardia, Alto Adige, Germania e Piemonte.
CAROVANA DEI GHIACCIAI

Dopo l’anteprima del 2 agosto sull’Adamello, Carovana dei ghiacciai inizierà il suo viaggio dalla Svizzera (dal 17 al 20 agosto) facendo tappa sul ghiacciaio Aletsch, il più esteso delle Alpi, per poi spostarsi in Lombardia sul ghiacciaio della Ventina (dal 20 al 23 agosto), in Alto Adige sul ghiacciaio Ortles - Cevedale (dal 23 al 26 agosto), in Germania sul ghiaccio Zugspitze (dal 26 al 29 agosto), e infine in Piemonte sui ghiacciai della Bessanese e della Ciamarella (dal 30 agosto al 2 settembre). Tanti come sempre i temi al centro della campagna: dagli effetti della crisi climatica in quota e a valle agli eventi meteo estremi che ridisegnano il profilo della montagna all’overtourism, dalla tutela della biodiversità alle politiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici alle buone pratiche di sviluppo sostenibile. Non mancheranno testimonial d’eccezione che accompagneranno il viaggio di Carovana dei ghiacciai 2025. Tra i primi ci sono: la giornalista Milena Boccadoro, il gruppo musicale Eugenio in Via Di Gioia, la scrittrice Loredana Lipperini. In ogni tappa sarà proiettato il documentario sui ghiacciai alpini, realizzato da Carovana dei ghiacciai.
SOS ADAMELLO
Se nel 2024 il ghiacciaio dell’Adamello ha registrato un importante arretramento della fronte del ghiacciaio, parliamo di -127 metri rispetto alla posizione del 2023 (fonte: SAT), c’è da dire che questo dato si inserisce in un trend pluriennale di forte regressione: nel 2022 l’arretramento era stato di -114 metri (fonte: SAT), mentre nel 2021 di -90 metri (fonte SAT), segnalando un’accelerazione del ritiro frontale. Il bilancio di massa 2024, calcolato attraverso l’interpolazione dei dati delle paline glaciologiche, della linea di equilibrio e dei rilievi degli accumuli, risulta pari a -0,36 metri di acqua equivalente rispetto al 2023 (fonti: SGL, SAT, PAT). Si tratta di un dato negativo, ma meno grave rispetto all’eccezionale perdita del 2022, quando il bilancio di massa aveva superato i -2 metri di acqua equivalente (fonti: SGL, SAT, PAT), a causa delle anomalie termiche e dello scarso accumulo nivale durante l’inverno.
FLASH MOB SULL'ADAMELLO

Flash mob sull’Adamello che ospita il ghiacciaio più grande delle Alpi Italiani. Il gigante bianco è sempre più sotto scacco della crisi climatica: nel 2024 ha registrato un importante arretramento della fronte di –127 metri, un dato preoccupante e in costante crescita. Da qui, al grido “il tempo di agire è ora”, un lungo e colorato serpentone umano, guidato da Legambiente e composto da persone provenienti da diversi paesi europei, questo week-end ha srotolato uno striscione di 4 metri x 4 formando intorno ad esso una catena umana circolare per richiamare l’attenzione dei governi chiedendo a gran voce una governance europea per i ghiacciai.
Si è aperta così, con un’azione collettiva e internazionale, l’anteprima di Carovana dei ghiacciai 2025 di Legambiente che ha visto sull’Adamello la partecipazione del CAI, della Fondazione Glaciologica Italiana (già Comitato Glaciologico Italiano), di CIPRA ITALIA (Commissione internazionale per la protezione delle Alpi), - promotori insieme a Legambiente del “Manifesto europeo per una governance dei ghiacciai e delle risorse connesse” - e di una numerosa rappresentanza degli oltre 80 sottoscrittori del Manifesto, tra enti pubblici e privati, ONG, progetti europei, enti di ricerca e altre organizzazioni. Tra i presenti sull’Adamello anche: AGRAP (Associazione Gestori Rifugi del Piemonte); CAA Club Arc Alpin; CAI Alto Adige; CIPRA France; CIPRA Sud Tirolo; CIRF (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale); Legambiente Lombardia; Legambiente Trento; Lipu; Mountain Wilderness Italia; Politecnico di Milano Dipartimento Ingegneria; Progetto Interreg Alpine Space Waterwise; Protect Our Winters Italy; WWF Italia.
Sullo striscione srotolato in quota la scritta in inglese del Manifesto europeo dei ghiacciai per ricordare la necessità di una governance europea, senza dimenticare che in questa partita è fondamentale che i vari Paesi facciano rete tra di loro come hanno ricordato gli stessi partecipanti al flash mob con il gesto della catena umana, un vero e proprio
“fiume di solidarietà”. Per Legambiente e i firmatari del Manifesto europeo, per contrastare la crisi climatica in atto occorre agire subito in sinergia mettendo al centro le 8 azioni indicate dal Manifesto a partire da una governance europea e da un monitoraggio costante dei ghiacciai. Due azioni fondamentali per garantire un futuro sostenibile ai giganti bianchi e alle comunità che da essi dipendono. I giganti bianchi sono, infatti, sempre più in sofferenza. Ce lo ricordano il ghiacciaio dell’Adamello e i dati raccolti dalla Fondazione Glaciologica Italiana.
GLI INTERVENTI
“Nell’anno internazionale dei ghiacciai e in occasione dell’anteprima di Carovana dei ghiacciai – commenta Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - vogliamo ribadire l’importanza di ridurre le emissioni di gas serra limitando il riscaldamento globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali e prevedere azioni immediate per l’adattamento agli effetti della crisi climatica, a partire dalle aree più vulnerabili, come l’arco alpino. Non si può più restare indifferenti rispetto a quanto sta accadendo ad alta quota e agli effetti che la fusione dei ghiacciai sta generando a valle. Per questo oggi torniamo a chiedere una governance europea dei ghiacciai e l’applicazione delle otto azioni al centro del Manifesto europeo che abbiamo presentato lo scorso dicembre”.
“Il tempo di agire è ora - commenta Vanda Bonardo, presidente Cipra ITALIA e responsabile nazionale Alpi di Legambiente – non sono ammessi più ritardi. Urge una risposta collettiva alla crisi climatica, prendendo i ghiacciai come simbolo della fragilità del pianeta e del nostro tempo. Serve una transizione ecologica intesa come trasformazione sistemica e culturale, non solo tecnica, fondata su cura, giustizia e responsabilità condivisa. Il Manifesto europeo per una governance dei ghiacciai propone una visione partecipativa, multilivello e solidale, in cui la speranza diventa azione concreta, dialogo e costruzione di un futuro diverso”.
“Il ghiacciaio dell’Adamello - dichiara Valter Maggi, presidente della Fondazione Glaciologica Italiana – di anno in anno registra una perdita continua e significativa di volume e superficie a causa degli effetti combinati del riscaldamento climatico e nel cambio della distribuzione delle precipitazioni nevose. Una situazione che accomuna tutti i ghiacciai dell’arco alpino e su cui è fondamentale mantenere l’attenzione attraverso studi, ricerche, monitoraggi, come da oltre un secolo fa la Fondazione Glaciologica Italiana”.
“Nel corso dell’Anno internazionale dei ghiacciai, il Club alpino italiano – firmatario del manifesto – partecipa nuovamente all’iniziativa promossa da Legambiente, in collaborazione con la Fondazione Glaciologica Italiana, sul ghiacciaio dell’Adamello. L’obiettivo è contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla fusione dei ghiacciai e a rafforzare la consapevolezza sugli impatti del cambiamento climatico. In questo contesto, l’auspicio di una governance europea rappresenta un’ulteriore speranza per affrontare questa drammatica realtà che ci riguarda tutti, andando oltre i confini nazionali e mettendo al centro la fragilità degli ecosistemi montani. Fondamentale, in questa azione, è il coinvolgimento delle comunità locali, veri conoscitori del territorio, delle risorse idriche e delle esigenze specifiche legate a questi ambienti”, commenta Mario Vaccarella del CAI, Comitato Direttivo CAI con delega alle attività ambientali, Comitato Scientifico ed Aree Protette.
AZIONI PER GHIACCIAI
Otto le azioni al centro del Manifesto europeo dei ghiacciai che Legambiente e i firmatari rilanciano oggi chiedendo a livello europeo di:
Creare un sistema europeo di monitoraggio del rischio criosferico, favorendo la condivisione di esperienze maturate a livello locale e regionale e sviluppando un insieme comune di regole per il monitoraggio;
Istituire una rete multidisciplinare di competenze da condividere, con l’obiettivo di costituire una Governance Europea dei Ghiacciai (EGG);
Valorizzare gli strumenti e le politiche internazionali per la mitigazione e l’adattamento alla crisi climatica nelle aree glaciali europee;
Sostenere la leadership e il ruolo guida dell’Europa a livello globale orientando le scelte dell’Unione Europea verso la tutela degli ambienti glaciali, dalle calotte polari ai ghiacciai, e promuovendo la riduzione degli impatti sulla criosfera, sull’uso del suolo e delle risorse idriche.
A livello generale, i promotori e i firmatari del Manifesto chiedono anche di: sostenere il valore e la protezione dei ghiacciai, collaborare con università, centri di ricerca e scuole per sensibilizzare e accrescere la consapevolezza di cittadini e istituzioni, sviluppando percorsi formativi finalizzati a creare nuove professionalità nel campo della mitigazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici, istituire spazi di confronto, promuovere e mettere in rete le esperienze provenienti da diverse realtà geografiche, politiche e climatiche, al fine di rafforzare la cooperazione.
“Siamo orgogliosi di sostenere per il sesto anno consecutivo Legambiente e la Carovana dei Ghiacciai – dichiara Gianluca Mastrocola, Amministratore Delegato di FRoSTA Italia –. Un progetto che racconta in modo concreto gli effetti del cambiamento climatico e che riflette il nostro comune impegno con Legambiente verso la sostenibilità e il supporto alla ricerca scientifica. Negli anni abbiamo rafforzato il nostro contributo, come la donazione nel 2023 del pluviometro al Laboratorio di Climatologia Alpina sul Monte Rosa, fondamentale per monitorare i cambiamenti in alta quota. Nel 2024 abbiamo partecipato anche alla Festa dell’Albero, un’ulteriore occasione per promuovere la tutela dell’ambiente e coinvolgere attivamente le comunità. Anche nel 2025 sosteniamo il progetto di Carovana dei Ghiacciai e ci facciamo promotori di un impegno fatto di azioni concrete verso un modello più sostenibile, attento e compartecipativo”.