FOLGARIA (Trento) - E' andata in archivio la 37esima edizione del
Folgaria Basketball Camp: la favola della bellezza continua e intravede il traguardo dei 40 anni, prossimo obiettivo del direttore
Renato Caroli e del suo staff. Un viaggio meraviglioso sull'Alpe Cimbra dove i verdi prati fanno da contorno a questa favola che nasce nel 1988 e rimane ancor oggi un punto di riferimento per il territorio, gli abitanti e i turisti di Folgaria. Come ha sottolineato il sindaco della Magnifica Comunità di Folgaria,
Michael Rech, il FBC non è solo pallacanestro ma una full immersion, un mix magico di condivisione dell'Alpe dove i camperini praticano anche il mountain bike, il nuoto, il golf, il calcetto e l'orienteering.

Anche quest'anno sono stati 5 i turni del FBC che ha ospitato dal 15 giugno al 19 luglio un migliaio di ragazzi dai 7 ai 17 anni provenienti da ogni regione italiana e a questi aggiungiamoci lo staff tecnico e gli accompagnatori.
Non sono mancati gli "special guests", su tutti Alberto Blanco, una leggenda del FBC che viene a Folgaria dal 1996, gli americani ex NBA, Linton Johnson, William Barnes e Ricky Brooks, i "nostrani" Alberto Seravalli, Marco Cardani e Giovanni Ferruzza e la cestista della Reyer Venezia Giuditta Nicolodi.
Da non dimenticare il lavoro organizzativo di Matteo Caroli, figlio di "Renatone", del responsabile dello staff Roberto Rugo e degli "storici" Massimo Scalabrin, Monica Consonni e Guido D'Amore. Ultimo ma non ultimo l'apporto delle istituzioni locali, da sempre vicine al FBC: dal già citato primo cittadino di Folgaria, Michael Rech, alla direttrice dell'Alpe Cimbra Daniela Vecchiato e al suo presidente Alessandro Casti.
"Stiamo già progettando la 38esima edizione del nostro camp – ha commentato un raggiante Renato Caroli –. Anche quest'anno la gente di Folgaria ci ha accolto con il sorriso e i camperini e le loro famiglie sono rimasti entusiasti della settimana trascorsa sull'Alpe Cimbra. Il messaggio che vogliamo si formalizzi deve essere educativo, formativo e legato ai valori veri dello sport. I giovani hanno bisogno di certezze e di provare emozioni. Da notare che abbiamo ospitato figli di ex “camperini” al FBC e questo ci riempie d’orgoglio".